Sworkers, uno spettacolo teatrale sul mercato del sesso
L'autrice Valeria Simone: “In Italia non esiste una educazione alla sessualità”
domenica 17 marzo 2019
17.45
"Sworkers", uno spettacolo sul mercato del sesso così com'è oggi nelle città europee. L'idea, dell'autrice e drammaturga Valeria Simone, nasce più di tre anni fa dalla necessità di capire il valore dell'educazione sessuale nei rapporti di coppia. Un fenomeno che sta mutando l'idea della sessualità, dell'equilibrio delle relazioni di coppia e del nucleo familiare. In scena per sottolineare le difficoltà che si vivono in contesti, alcuni poveri e degradati dove la prostituzione per molte donne è una scelta per sopravvivere. Altre volte per chi è costretto a migrare da situazioni difficili e deve pagare i debiti per arrivare in Europa. Ma anche il mondo delle escort, prostitute e attrici di film porno che provengono da classi medio alte con un alto livello di istruzione che non hanno alcun bisogno di soldi.
"Ho scritto questo spettacolo - spiega l'autrice - perché in Italia non esiste una educazione alla sessualità e quindi per molte persone, l'acquisto del sesso a pagamento è una forma di educazione. Si parla di prostituzione, e quindi anche di rapporti di potere e di violenza. Grazie ad uno studio approfondito di due anni, abbiamo scoperto cose che andavano ben oltre l'idea di partenza. E' uno spettacolo che parla di vari aspetti della prostituzione oggi".
Un reato che punisce anche il cliente in alcuni paesi. Ma in Italia come in altri posti nel mondo, è legale a patto che non ci sia sfruttamento e che sia vietato ai minori, e spesso così non è. In uno dei monologhi si pone l'attenzione proprio su questo aspetto.
"Si tratta di un confronto con gli altri stati. E' giusto che la prostituzione non sia un reato, ognuno è libero di scegliere cosa fare però in questo modo è difficile punire quegli aspetti della prostituzione dove c'è violenza ed una organizzazione criminale dietro, che gestisce".
E qui un uomo, il magnaccio, che comanda e da disposizioni, ma questo la sua famiglia non lo sa, anzi fa di tutto per essere un bravo padre agli occhi della figlia per cui farebbe qualsiasi cosa pur di esaudire ogni suo desiderio.
"Abbiamo costruito grazie all'autore Marco Grossi questo personaggio interpretato da William Volpicella. E' un po' paradossale, uno di quelli che contano meno, ma con una sua etica, come tutti i personaggi di questo spettacolo"
E' giusto o no che esista un mercato del sesso?
"Io credo che non sia tanto quello il problema. Io sono contraria quando all'interno di una cultura, il corpo è visto come oggetto e quasi sempre è presupposta una forma di violenza".
Lo spettacolo, una produzione della compagnia Acasa, sarà in replica il prossimo 5 aprile presso il Teatro Traetta di Bitonto per il Comune di Bitonto e il Teatro Pubblico Pugliese. Ideazione e drammaturgia Valeria Simone; autori Valeria Simone, Marianna De Pinto, Maristella Tanzi, Marco Grossi, Rossella Giugliano. Con le attrici oltre che autrici dei loro monologhi, Maristella Tanzi, Marianna De Pinto e Rossella Giugliano. E Maria Luisa Longo, Erika Lavermicocca che hanno interpretato i testi scritti da Valeria Simone. Costumi e oggetti di scena: Porziana Catalano; Visual design: Visual design: Maria Grazia Morea; Comunicazione Marilù Ursi
"Ho scritto questo spettacolo - spiega l'autrice - perché in Italia non esiste una educazione alla sessualità e quindi per molte persone, l'acquisto del sesso a pagamento è una forma di educazione. Si parla di prostituzione, e quindi anche di rapporti di potere e di violenza. Grazie ad uno studio approfondito di due anni, abbiamo scoperto cose che andavano ben oltre l'idea di partenza. E' uno spettacolo che parla di vari aspetti della prostituzione oggi".
Un reato che punisce anche il cliente in alcuni paesi. Ma in Italia come in altri posti nel mondo, è legale a patto che non ci sia sfruttamento e che sia vietato ai minori, e spesso così non è. In uno dei monologhi si pone l'attenzione proprio su questo aspetto.
"Si tratta di un confronto con gli altri stati. E' giusto che la prostituzione non sia un reato, ognuno è libero di scegliere cosa fare però in questo modo è difficile punire quegli aspetti della prostituzione dove c'è violenza ed una organizzazione criminale dietro, che gestisce".
E qui un uomo, il magnaccio, che comanda e da disposizioni, ma questo la sua famiglia non lo sa, anzi fa di tutto per essere un bravo padre agli occhi della figlia per cui farebbe qualsiasi cosa pur di esaudire ogni suo desiderio.
"Abbiamo costruito grazie all'autore Marco Grossi questo personaggio interpretato da William Volpicella. E' un po' paradossale, uno di quelli che contano meno, ma con una sua etica, come tutti i personaggi di questo spettacolo"
E' giusto o no che esista un mercato del sesso?
"Io credo che non sia tanto quello il problema. Io sono contraria quando all'interno di una cultura, il corpo è visto come oggetto e quasi sempre è presupposta una forma di violenza".
Lo spettacolo, una produzione della compagnia Acasa, sarà in replica il prossimo 5 aprile presso il Teatro Traetta di Bitonto per il Comune di Bitonto e il Teatro Pubblico Pugliese. Ideazione e drammaturgia Valeria Simone; autori Valeria Simone, Marianna De Pinto, Maristella Tanzi, Marco Grossi, Rossella Giugliano. Con le attrici oltre che autrici dei loro monologhi, Maristella Tanzi, Marianna De Pinto e Rossella Giugliano. E Maria Luisa Longo, Erika Lavermicocca che hanno interpretato i testi scritti da Valeria Simone. Costumi e oggetti di scena: Porziana Catalano; Visual design: Visual design: Maria Grazia Morea; Comunicazione Marilù Ursi