Tassista accoltellato, restano in carcere i due aggressori: non rispondono al Gip

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere: l'accusa è di tentata rapina e lesioni personali, aggravati dalla minorata difesa della vittima, dell’uso dell’arma e della crudeltà

mercoledì 11 dicembre 2024 10.00
A cura di Nicola Miccione
La giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Anna Perrelli, ha confermato il carcere per Giovanni Monno e Angela De Vincenzo, i baresi di 30 e di 31 anni arrestati la notte tra domenica e lunedì dopo avere tentato di rapinare e accoltellato un tassista di 34 anni, curato e dimesso con una prognosi di 25 giorni.

I due, già noti alle forze dell'ordine e con precedenti specifici, difesi dagli avvocati Gianstefano Romanelli e Claudio Alboreto, ieri si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti alla gip: entrambi, quindi, restano in carcere, l'uomo nel penitenziario Bari, mentre la donna nella sezione femminile dell'istituto detentivo di Trani. L'accusa a loro carico è quella di tentata rapina e lesioni personali, reati aggravati dalla minorata difesa della vittima, dell'uso dell'arma e della crudeltà.

Secondo quanto ricostruito dai poliziotti delle Volanti della Questura di Bari, che li hanno arrestati a pochissime ore dai fatti, domenica sera i due sarebbero saliti a bordo del taxi e, dopo qualche minuto, avrebbero aggredito il conducente, che a bordo dell'auto aveva installato una telecamera che ha aiutato gli inquirenti a ricostruire il fatto. Il 34enne è stato colpito circa 20 volte prima che Monno e De Vincenzo, che avrebbero avuto intenzione di rapinarlo, fuggissero a mani vuote.

Ad inchiodarli anche l'abbigliamento trovato a casa della donna, al rione Libertà. Trasportato al pronto soccorso del Policlinico di Bari, il tassista - alla sua prima settimana di lavoro - è stato curato con 122 punti di sutura e dimesso con 25 giorni di prognosi, dopo avere riportato ferite al volto, al braccio destro e al dorso.