Tassisti in piazza con Francesco: «La notte ho gli incubi, ho paura di tornare al lavoro»
Manifestazione questa mattina per chiedere più sicurezza e tutele, previsto incontro con il prefetto
venerdì 24 gennaio 2025
11.24
«Dopo più di un mese e mezzo sono ancora dolorante, ho il braccio che fa male e delle ferite che ancora sanguinano. È dura, però i dolori fisici passeranno ma per i problemi psicologici sarà più difficile. La notte non dormo e faccio gli incubi».
A parlare è Francesco Rubini, il tassista accoltellato lo scorso 8 dicembre nel suo taxi, mentre svolgeva il suo lavoro, da due persone salite a bordo come clienti. Francesco ha paura, e come lui ce l'hanno i suoi colleghi che stamattina sono scesi in piazza per chiedere maggiore sicurezza e maggiori tutele. Una loro delegazione ha anche chiesto di essere ricevuta dal prefetto, così da poter presentare delle richieste ufficiali.
I tassisti chiedono prima di tutto l'installazione su tutti i mezzi di dashcam che funzionino come deterrente, ma anche come strumento per risalire ai colpevoli in caso di episodi delittuosi, come accaduto nel caso di Francesco, in cui gli inquirenti hanno potuto trovare immediatamente i responsabili anche grazie alle immagini registrate dell'accaduto. Ma in ballo c'è anche l'ipotesi del vetro divisorio tra tassista e clienti.
In piazza l'assessore Pietro Petruzzelli che con la sua presenza ha voluto manifestare vicinanza non solo a Francesco ma a tutta la categoria dei tassisti.
A parlare è Francesco Rubini, il tassista accoltellato lo scorso 8 dicembre nel suo taxi, mentre svolgeva il suo lavoro, da due persone salite a bordo come clienti. Francesco ha paura, e come lui ce l'hanno i suoi colleghi che stamattina sono scesi in piazza per chiedere maggiore sicurezza e maggiori tutele. Una loro delegazione ha anche chiesto di essere ricevuta dal prefetto, così da poter presentare delle richieste ufficiali.
I tassisti chiedono prima di tutto l'installazione su tutti i mezzi di dashcam che funzionino come deterrente, ma anche come strumento per risalire ai colpevoli in caso di episodi delittuosi, come accaduto nel caso di Francesco, in cui gli inquirenti hanno potuto trovare immediatamente i responsabili anche grazie alle immagini registrate dell'accaduto. Ma in ballo c'è anche l'ipotesi del vetro divisorio tra tassista e clienti.
In piazza l'assessore Pietro Petruzzelli che con la sua presenza ha voluto manifestare vicinanza non solo a Francesco ma a tutta la categoria dei tassisti.