Televendite, statuette in avorio per 150 chili di peso sequestrate dai carabinieri

Le due ditte che vendevano i manufatti illegali sono di Casamassima e Triggiano

giovedì 12 aprile 2018 14.01
Oggetti in avorio, presumibilmente di origine e manifattura cinese, giapponese ed europea per un totale di circa 150 kg di peso e 250 mila euro di valore commerciale stimato, erano stati posti in vendita senza la documentazione che ne attestasse l'origine antica, presso le ditte che in Puglia producono televendite di antiquariato a livello nazionale. Lo hanno scoperto i carabinieri del Nucleo CITES di Bari. Le indagini effettuate hanno portato i militari ad approfondire sulla regolarità del commercio di manufatti in avorio e durante le verifiche effettuate hanno riscontrato presso due ditte, una di Casamassima e l'altra di Triggiano, complessivamente più di duecento, fra statue, zanne lavorate, quadri e altre diverse tipologie di manufatti di notevole interesse artistico; tutti in avorio.
L'avorio, essendo parte di elefante, è tutelato da normative CITES internazionali, europee e nazionali. Pertanto i carabinieri del CITES di Bari hanno sequestrato tutti gli esemplari rinvenuti e deferito all'Autorità Giudiziaria i detentori.