Tenta di uccidere la moglie al Libertà, lei voleva separarsi

L'uomo era fuggito dopo l'aggressione ed è stato rintracciato nel primo pomeriggio di ieri, ora è in carcere

mercoledì 29 marzo 2023 15.48
A cura di La Redazione
Ci sarebbe la volontà della 32enne georgiana di separarsi dal marito, dietro l'aggressione e il tentato omicidio consumatosi nella mattinata di ieri al quartiere Libertà, nell'appartamento di via Abate Gimma dove i due vivevano da qualche tempo.

L'uomo, dopo aver colpito diverse volte la donna con un coltello da cucina (trovato all'interno dell'appartamento), era scappato, per essere poi rintracciato dagli agenti della polizia di Stato in via Davanzati, nei pressi della stazione ferroviaria.

Stando a quanto riportato nelle carte, la donna, come da referto medico, «è stata colpita, con un'arma bianca, due volte nella zona sinistra del collo, una volta nella zona destra del collo ed una volta all'epigastro. Inoltre, presenta tre ferite da arma bianca, da difesa, sulla zona volare della mano destra». Solo per un caso fortuito le ferite riportate dalla donna non sono state mortali, ma di sicuro l'uomo ha colpito con l'intento di uccidere dato che «le due ferite localizzate a livello della regione sinistra del collo, sono situate in stretta vicinanza del fascio vascolo-nervoso del collo, ad alta portata sanguigna e posta in un'area superficiale del piano sottocutaneo. La ferita riscontrata a livello epigastrico è sita in vicinanza della gabbia cardiaca, ovvero la regione anatomica ove è presente il cuore. Entrambe le regioni sono da considerarsi vitali».

L'aggressore, classe '76, in procinto di tornare nel suo Paese, avrebbe scatenato la sua rabbia contro la moglie, in quanto la stessa aveva «manifestato la volontà di separarsi», e si sarebbe fermato solo quando lei «l'ha implorato di non ucciderla perché non voleva che la loro figlia rimanesse orfana».

L'uomo si trova ora in stato di fermo per il tentato omicidio della moglie, ed è stato condotto nella casa circondariale di Bari.