Tenta di violentare una donna, arrestata guardia giurata di Bari
Il fatto a Barletta, dove la polizia ha fermato il 40enne. L'uomo è stato trovato in possesso di cocaina e 50mila euro in contanti
martedì 5 novembre 2019
12.00
Picchia una donna e cerca di violentarla. La polizia di Stato ha sottoposto agli arresti un 40enne residente a Bari ma originario di Andria, di professione guardia giurata.
Il fatto a Barletta, dove una giovane donna, contattando il locale commissariato, ha riferito agli agenti di essere stata malmenata da un suo conoscente, che aveva anche tentato di violentarla. Fortunatamente la donna è riuscita a sottrarsi alla violenza sessuale. Ascoltato il racconto, i poliziotti della squadra volante barlettana hanno raggiunto prontamente la ragazza, che è stata accompagnata al pronto soccorso per ricevere le cure del personale sanitario.
Contemporaneamente, i poliziotti delle volanti si sono messi sulle tracce della guardia giurata 40enne, su cui pendeva l'ipotesi del reato di violenza sessuale. I poliziotti di Barletta, coadiuvati dal personale della squadra volante della Questura di Bari, si sono recati a casa del 40enne per procedere, in via cautelativa, anche al ritiro dell'arma di servizio. Nel corso della perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti un pezzo solido di cocaina e due mazzette di banconote, per un totale di 2.360 euro, custodite all'interno di un marsupio nella disponibilità dell'uomo. Lo stupefacente, inviato per analisi al gabinetto interregionale della polizia scientifica di Bari, è risultato pesare complessivamente 40 grammi.
La perquisizione, estesa al veicolo del 40enne, ha consentito di rinvenire altre due dosi di cocaina e 240 euro in contanti. Dopo i vari accertamenti, è emerso che l'uomo aveva anche un'abitazione in fitto; l'appartamento è stato sottoposto a perquisizione e i poliziotti, all'interno di uno stanzino, hanno rinvenuto una busta contenente numerose banconote, per un totale di 45.490 euro. L'uomo è stato così arrestato e trasferito nella casa circondariale di Bari.
Sono in corso indagini per accertare la provenienza delle somme di denaro, anche in considerazione del fatto che alcune banconote risultavano macchiate da inchiostro, tipico segno di riconoscimento di "mazzette civetta" che si attivano in caso di rapina.
Il fatto a Barletta, dove una giovane donna, contattando il locale commissariato, ha riferito agli agenti di essere stata malmenata da un suo conoscente, che aveva anche tentato di violentarla. Fortunatamente la donna è riuscita a sottrarsi alla violenza sessuale. Ascoltato il racconto, i poliziotti della squadra volante barlettana hanno raggiunto prontamente la ragazza, che è stata accompagnata al pronto soccorso per ricevere le cure del personale sanitario.
Contemporaneamente, i poliziotti delle volanti si sono messi sulle tracce della guardia giurata 40enne, su cui pendeva l'ipotesi del reato di violenza sessuale. I poliziotti di Barletta, coadiuvati dal personale della squadra volante della Questura di Bari, si sono recati a casa del 40enne per procedere, in via cautelativa, anche al ritiro dell'arma di servizio. Nel corso della perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti un pezzo solido di cocaina e due mazzette di banconote, per un totale di 2.360 euro, custodite all'interno di un marsupio nella disponibilità dell'uomo. Lo stupefacente, inviato per analisi al gabinetto interregionale della polizia scientifica di Bari, è risultato pesare complessivamente 40 grammi.
La perquisizione, estesa al veicolo del 40enne, ha consentito di rinvenire altre due dosi di cocaina e 240 euro in contanti. Dopo i vari accertamenti, è emerso che l'uomo aveva anche un'abitazione in fitto; l'appartamento è stato sottoposto a perquisizione e i poliziotti, all'interno di uno stanzino, hanno rinvenuto una busta contenente numerose banconote, per un totale di 45.490 euro. L'uomo è stato così arrestato e trasferito nella casa circondariale di Bari.
Sono in corso indagini per accertare la provenienza delle somme di denaro, anche in considerazione del fatto che alcune banconote risultavano macchiate da inchiostro, tipico segno di riconoscimento di "mazzette civetta" che si attivano in caso di rapina.