Tentato omicidio, arrestato un 26enne vicino a Savinuccio Parisi
L'uomo sarebbe responsabile del tentato omicidio di Nicola Cisternino, risalente al marzo 2015
domenica 25 febbraio 2018
La Polizia di Stato ha arrestato Cristian Lovreglio, 26enne barese, con precedenti penali e di polizia, per favoreggiamento personale aggravato dall'utilizzo del metodo mafioso, in materia di armi e reati contro il patrimonio. L'arresto è stato operato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale della Libertà di Bari, per i reati di tentato omicidio aggravato e porto abusivo di arma da fuoco.
Il predetto, vicino al sodalizio mafioso capeggiato dal noto pregiudicato Savino Parisi, detto "Savinuccio", egemone nel quartiere Japigia di Bari, con cui l'uomo è legato da vincoli di parentela, è ritenuto responsabile del tentativo di omicidio, avvenuto nella tarda serata del 5 marzo 2015, ai danni del pregiudicato Nicola Cisternino di 51 annu, detto "o'americano"; questi, nella circostanza, era stato attinto all'addome e agli arti inferiori con proiettili esplosi da una pistola cal.7,65 mentre si trovava all'interno del circolo ricreativo "F.C. Barcellona", ubicato nel citato quartiere.
Le articolate indagini, condotte dalla Sezione omicidi della Squadra Mobile e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, avevano consentito di raccogliere gravi e concordanti elementi di responsabilità a carico di Lovreglio che permettevano all'Autorità Giudiziaria inquirente di richiedere l'emissione di una misura cautelare restrittiva della libertà personale, poi confermata dalla Cassazione che, in data 6 febbraio 2018, dichiarava l'inammissibilità del ricorso dallo stesso presentato.
Secondo quanto ricostruito, con la plateale esplosione dei colpi nei confronti di Cisternino, Lovreglio aveva voluto affermare la propria caratura criminale, incrinata da affronti personali non dimenticati, presentandosi nel circolo ed affrontando la vittima a volto scoperto e in presenza di molte persone. Nel medesimo contesto investigativo, sono in corso nuovi accertamenti tesi a ricostruire l'esatta dinamica e ad accertare le responsabilità relative all'esplosione di numerosi colpi di arma da fuoco con una mitraglietta, avvenuta, in pieno giorno, il successivo 18 marzo 2015, ai danni del Circolo ricreativo "U.C. Japigia", considerata una risposta al grave ferimento del Cisternino.
Il predetto, vicino al sodalizio mafioso capeggiato dal noto pregiudicato Savino Parisi, detto "Savinuccio", egemone nel quartiere Japigia di Bari, con cui l'uomo è legato da vincoli di parentela, è ritenuto responsabile del tentativo di omicidio, avvenuto nella tarda serata del 5 marzo 2015, ai danni del pregiudicato Nicola Cisternino di 51 annu, detto "o'americano"; questi, nella circostanza, era stato attinto all'addome e agli arti inferiori con proiettili esplosi da una pistola cal.7,65 mentre si trovava all'interno del circolo ricreativo "F.C. Barcellona", ubicato nel citato quartiere.
Le articolate indagini, condotte dalla Sezione omicidi della Squadra Mobile e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, avevano consentito di raccogliere gravi e concordanti elementi di responsabilità a carico di Lovreglio che permettevano all'Autorità Giudiziaria inquirente di richiedere l'emissione di una misura cautelare restrittiva della libertà personale, poi confermata dalla Cassazione che, in data 6 febbraio 2018, dichiarava l'inammissibilità del ricorso dallo stesso presentato.
Secondo quanto ricostruito, con la plateale esplosione dei colpi nei confronti di Cisternino, Lovreglio aveva voluto affermare la propria caratura criminale, incrinata da affronti personali non dimenticati, presentandosi nel circolo ed affrontando la vittima a volto scoperto e in presenza di molte persone. Nel medesimo contesto investigativo, sono in corso nuovi accertamenti tesi a ricostruire l'esatta dinamica e ad accertare le responsabilità relative all'esplosione di numerosi colpi di arma da fuoco con una mitraglietta, avvenuta, in pieno giorno, il successivo 18 marzo 2015, ai danni del Circolo ricreativo "U.C. Japigia", considerata una risposta al grave ferimento del Cisternino.