Ticket non versati e sanzioni per mancata disdetta visite, il Consiglio Regionale dice ok allo stop
Si viene incontro alle condizioni di povertà di tanti debitori e alle difficoltà di alcuni di provare pagamenti effettuati anni prima
mercoledì 28 luglio 2021
8.45
Le Asl pugliesi non insisteranno nel sollecitare dai pazienti il pagamento delle prestazioni di Pronto Soccorso non seguite da ricovero, precedentemente al 30 giugno 2016. Lo stesso vale per i ticket non versati per un'esenzione dichiarata ma insussistente.
Lo prevede l'articolo unico di una legge regionale approvata all'unanimità dal Consiglio regionale. La limitazione dell'intervento normativo al giugno 2016 è stata determinata da un emendamento condiviso dall'intero Assemblea rispetto alla testo iniziale della proposta legislativa, che estendeva il termine della sanatoria a tutto il 2020. La modifica si è resa necessaria per superare le obiezioni tecniche e giuridiche sollevate dagli uffici regionali.
Sono quindi "automaticamente annullate e stralciate" dalle scritture contabili tutte le rivalse per omesso versamento e omessa compartecipazione alla spesa sanitaria, riferite ai ticket di Pronto Soccorso dovuti dai cittadini alle Asl. La disposizione si applica, con lo stesso limite temporale, anche alle sanzioni per la mancata disdetta delle prenotazioni emesse a carico di quanti fossero esonerati per legge dal pagamento del ticket sanitario.
Si viene incontro alle condizioni di povertà di tanti debitori, alle difficoltà di alcuni di provare pagamenti effettuati anni prima, alla dubbia esigibilità di molti crediti e all'antieconomicità del recupero crediti da parte delle Asl, che distraggono risorse umane dai procedimenti amministrativi più recenti ed affrontano spese di notifica a fronte di incassi spesso esigui. In genere arriva a risultato meno del 10% delle procedure.
Lo prevede l'articolo unico di una legge regionale approvata all'unanimità dal Consiglio regionale. La limitazione dell'intervento normativo al giugno 2016 è stata determinata da un emendamento condiviso dall'intero Assemblea rispetto alla testo iniziale della proposta legislativa, che estendeva il termine della sanatoria a tutto il 2020. La modifica si è resa necessaria per superare le obiezioni tecniche e giuridiche sollevate dagli uffici regionali.
Sono quindi "automaticamente annullate e stralciate" dalle scritture contabili tutte le rivalse per omesso versamento e omessa compartecipazione alla spesa sanitaria, riferite ai ticket di Pronto Soccorso dovuti dai cittadini alle Asl. La disposizione si applica, con lo stesso limite temporale, anche alle sanzioni per la mancata disdetta delle prenotazioni emesse a carico di quanti fossero esonerati per legge dal pagamento del ticket sanitario.
Si viene incontro alle condizioni di povertà di tanti debitori, alle difficoltà di alcuni di provare pagamenti effettuati anni prima, alla dubbia esigibilità di molti crediti e all'antieconomicità del recupero crediti da parte delle Asl, che distraggono risorse umane dai procedimenti amministrativi più recenti ed affrontano spese di notifica a fronte di incassi spesso esigui. In genere arriva a risultato meno del 10% delle procedure.