Time Zones, presentata la XXXII Edizione. Maselli: «Festival che a Bari nasce dal basso»
Il programma completo: si inizia il 13 ottobre al Pellicano Pub
giovedì 5 ottobre 2017
15.51
Pronta ai nastri di partenza l'edizione 2017 di Time Zones - Sulla Via delle Musiche Possibili, festival dedicato alla cultura musicale lontana dal mainstream commerciale e che, per questo, merita uno spazio a sé stante.
Time Zones, che quest'anno festeggia la trentaduesima edizione, è stato presentato questa mattina a Palazzo di Città, dove è intervenuto anche l'assessore alle Culture Silvio Maselli per illustrare un cartellone denso di appuntamenti, che si dipaneranno dal 13 ottobre al 20 novembre tra Bari e provincia, con costanti incursioni non solo nella musica ma anche nel cinema, nella letteratura e nella cultura digitale.
«Time Zones è uno degli appuntamenti più importanti dell'offerta culturale della città - commenta Maselli - non solo per il suo valore e la sua storia ma anche per il posizionamento indiscutibile che ha assunto in questi tre decenni. La scelta fatta da Gianluigi Trevisi trentadue anni fa è stata una scelta pionieristica, con gli onori e gli oneri che accompagnano tutte le scelte che aprono mondi nuovi. D'altronde le grandi città, le città vive e intelligenti, sono quelle che possono annoverare tra i propri concittadini personalità come quella di Gianluigi Trevisi: pionieri visionari, capaci di posizionare un'intera città grazie alla spinta propulsiva di cui sono portatori. Una spinta che arriva dal basso, da un operatore culturale e non da una struttura istituzionale o una fondazione che dona alla città il proprio talento e il proprio impegno in regime di sussidiarietà. Una condizione complessa e non sempre facile, che per la città ha significato un posizionamento strategico chiaro: Bari è la città di Time Zones, gli ha dato i natali e continua ad ospitare questo esempio di innovazione musicale e di ricerca delle tendenze e delle musiche possibili grazie a una direzione artistica non accecata da ossessioni personali o visioni del mondo precostituite ma aperta alla scoperta, alla contemporaneità e alla contaminazione dei linguaggi. Per questo siamo particolarmente orgogliosi non solo di ospitare questa trentaduesima edizione di Time Zones ma anche di assistervi come spettatori, per scoprire cosa ci riserverà il futuro».
Il Programma Completo
Per la trentaduesima edizione del festival Time Zones il programma è stato rinnovato e arricchito con ulteriori spunti provenienti dalla nicchia musicale a livello internazionale, senza dimenticare lo spirito con cui la rassegna è nata, cioè scoprire nuovi codici e nuovi linguaggi attraverso la musica, e le arti performative e figurative in generale.
Come ogni anno, Time Zones inizierà con un gradito prologo, e palcoscenico dell'ormai consueto "giro di riscaldamento" sarà ancora il Pellicano Pub di Bari che ospiterà, per Time Zones Off, dal 13 al 15 ottobre, in ordine, il visionario mix di rock, classica e rap dei Turukù, i suoni sospesi del post-rock e math-rock strumentale dell'ensemble Rumori di Scena e la sperimentazione sonora estrema del duo Peekaboom, contrabbasso, live looping Ableton e voce per un cocktail musicale innovativo e affascinante.
Lo start ufficiale della rassegna vera e propria si avrà il 20 ottobre, nella location dell'Anche Cinema Royal, ormai diventato punto di riferimento della cultura "alternative" barese. Protagoniste della serata inaugurale saranno due formazioni di altissimo interesse e di ottimo livello: i primi a esibirsi saranno i Saroos, provenienti da Berlino e Monaco, side-project tra elettronica e post-rock nato dopo l'esperienza in gruppi storici della scena "underground" tedesca come Notwist e Lali Puna. A seguire, sul palco salirà uno degli esponenti di punta del minimalismo, il sassofonista e compositore Jon Gibson, originario della West Coast e trapiantato a New York, dove diventa partner storico di Philip Glass. Assieme a lui sul palco ci sarà Britton Powell, compositore e performer di base a Brooklyn, i cui lavori sono stati commissionati per performance in tutto il pianeta. Il finale di serata è invece affidato al progetto di suoni e immagini "Visitations", a cura di Luigi Morleo e Niccolò Mastrolonardo.
Sabato 21 il grosso della manifestazione si sposterà all'Eremo Club di Molfetta per il concerto di Alexander Hacke e Danielle De Picciotto. Entrato come chitarrista e produttore nei mitici Einstürzende Neubauten nel 1980, nel 2005 Hacke pubblica l'album solista "Sanctuary". Nel 2006 sposa la De Picciotto, artista multimediale americana trapiantata a Berlino e cantante degli Space Cowboys, famosa anche per aver dato vita alla Love Parade. A Time Zones presenteranno l'album "Perseverantia", uscito a maggio del 2016. Nella stessa serata si esibirà anche Claudia Ferrari, in arte Missy Jay, artista di techno, minimal, tribale e funky. L'artista gira il mondo proponendo set estremamente coinvolgenti ed è residente a Ibiza ormai da anni.
Il 27 ottobre, nell'Auditorium Showville, altro grande evento con il noto Jeff Mills, innovatore, profeta e autentica leggenda della techno. La sua è una produzione sterminata, con alcuni dischi davvero epocali ed incalcolabili dj-set in giro per il mondo. Ha realizzato decine di progetti trasversali tra le arti, passando dalla fantascienza allo spazio, dall'afrofuturismo all'elettronica e alla vera contaminazione. Quella che verrà presentata in esclusiva nazionale a Time Zones è l'ultima versione di "The Trip".
Sabato 28 ottobre si torna all'Eremo Club di Molfetta con quattro esibizioni: alle 21,30 si parte con Mary Ocher, cantautrice di origine russa trapiantata in Israele, la cui cifra stilistica è composta da chitarra, synth e vocalizzi eterei. Alle 22,30 arriva Bebawinigi, cantante, compositrice, polistrumentista ed attrice, alle prese con rock, industrial e new wave. A seguire è la volta di Sun Yufka con un progetto che si muove da mercati metropolitani a montagne tropicali, mentre la chiusura della serata è per la console di DJLag, riconosciuto come il principale pioniere della Gqom, il suono che unisce Durban, Londra e Roma.
Il primo novembre ad Anche Cinema Royal si passa a Resina, alias di Karolina Rec, violoncellista e compositrice che vive a Varsavia. Laureatasi all'Accademia Musicale di Danzica e all'Università di Danzica, è da sempre attiva nella scena musicale indipendente e co-fondatrice di alcuni dei più influenti gruppi alternativepolacchi. Il suo album di debutto, molto autobiografico e uscito nel 2016, è il risultato di esperimenti con violoncello e semplici strumenti elettronici. Nella stessa serata ci sarà Sarathy Korwar, nato negli Stati Uniti, cresciuto in India ed attualmente residente a Londra; nel suo percorso è diventato un abile suonatore di tabla classica e drum-kit, ponendosi al fianco di grosse firme del panorama jazz internazionale. Ora, grazie anche alla prestigiosa Ninja Tune, la sua opera è diventata un successo anche oltre oceano.
Venerdì 3 novembre Time Zones sarà nuovamente ad Anche Cinema Royal, dove arriva Maarja Nuut, violinista e cantante dell'Estonia settentrionale. La sua musica combina brani tradizionali con l'elettronica, creando un intricato suono dove il minimalismo e la musica sperimentale incontrano le tradizioni musicali di un villaggio nordico dell'Europa pre-guerra. A seguire saliranno sul palco Las Hermanas Caronni, due sorelle gemelle argentine che mettono al centro della loro musica l'eleganza e l'intimismo, ma con un suono intenso che proviene da arrangiamenti minimalisti e inventivi.
Altro grande evento è quello del 10 novembre all'Auditorium Vallisa con Rayon, il progetto solista di Markus Acher, cantante e chitarrista dei Notwist, ex-membro dei Lali Puna e fondatore dell'etichetta Alien Transistor. L'ossimorico accostamento tra battito e silenzio identifica la sua seconda esplorazione in un universo di microsuoni elettro-acustici, condensato in una sequenza di brevi bozzetti strumentali. Lounge, tropicalismo e post-modernariato vintage si fondono nella sua ricerca sonora, sospesa in una onirica dimensione a mezz'aria. La chiusura della manifestazione si terrà invece sabato 11 novembre con Panji & Feldmanghosts all'Auditorium Vallisa, ensemble con danzatore tradizionale di Giava che combina scrittura, improvvisazione e materiali elettroacustici.
Continua anche per l'edizione trentadue la collaborazione fra Time Zones e la Compagnia Diaghilev con il trittico di Literature & Le Direzioni Del Racconto, una rassegna nella rassegna che si svolgerà dal 7 al 9 novembre con la guida creativa di Paolo Panaro. Al centro degli appuntamenti – tutti programmati negli spazi dell'Auditorium Vallisa – assieme a lui ci saranno Christian Lavernier con un lavoro sulla poesia italiana dal 200 al 500 (7 novembre),Paki Zennaro e Paolo Panaro con Bacco in Toscana (di Francesco Redi, 9 novembre), Piero Romano Matarrese con Les Maudits (10 novembre).
Time Zones, che quest'anno festeggia la trentaduesima edizione, è stato presentato questa mattina a Palazzo di Città, dove è intervenuto anche l'assessore alle Culture Silvio Maselli per illustrare un cartellone denso di appuntamenti, che si dipaneranno dal 13 ottobre al 20 novembre tra Bari e provincia, con costanti incursioni non solo nella musica ma anche nel cinema, nella letteratura e nella cultura digitale.
«Time Zones è uno degli appuntamenti più importanti dell'offerta culturale della città - commenta Maselli - non solo per il suo valore e la sua storia ma anche per il posizionamento indiscutibile che ha assunto in questi tre decenni. La scelta fatta da Gianluigi Trevisi trentadue anni fa è stata una scelta pionieristica, con gli onori e gli oneri che accompagnano tutte le scelte che aprono mondi nuovi. D'altronde le grandi città, le città vive e intelligenti, sono quelle che possono annoverare tra i propri concittadini personalità come quella di Gianluigi Trevisi: pionieri visionari, capaci di posizionare un'intera città grazie alla spinta propulsiva di cui sono portatori. Una spinta che arriva dal basso, da un operatore culturale e non da una struttura istituzionale o una fondazione che dona alla città il proprio talento e il proprio impegno in regime di sussidiarietà. Una condizione complessa e non sempre facile, che per la città ha significato un posizionamento strategico chiaro: Bari è la città di Time Zones, gli ha dato i natali e continua ad ospitare questo esempio di innovazione musicale e di ricerca delle tendenze e delle musiche possibili grazie a una direzione artistica non accecata da ossessioni personali o visioni del mondo precostituite ma aperta alla scoperta, alla contemporaneità e alla contaminazione dei linguaggi. Per questo siamo particolarmente orgogliosi non solo di ospitare questa trentaduesima edizione di Time Zones ma anche di assistervi come spettatori, per scoprire cosa ci riserverà il futuro».
Il Programma Completo
Per la trentaduesima edizione del festival Time Zones il programma è stato rinnovato e arricchito con ulteriori spunti provenienti dalla nicchia musicale a livello internazionale, senza dimenticare lo spirito con cui la rassegna è nata, cioè scoprire nuovi codici e nuovi linguaggi attraverso la musica, e le arti performative e figurative in generale.
Come ogni anno, Time Zones inizierà con un gradito prologo, e palcoscenico dell'ormai consueto "giro di riscaldamento" sarà ancora il Pellicano Pub di Bari che ospiterà, per Time Zones Off, dal 13 al 15 ottobre, in ordine, il visionario mix di rock, classica e rap dei Turukù, i suoni sospesi del post-rock e math-rock strumentale dell'ensemble Rumori di Scena e la sperimentazione sonora estrema del duo Peekaboom, contrabbasso, live looping Ableton e voce per un cocktail musicale innovativo e affascinante.
Lo start ufficiale della rassegna vera e propria si avrà il 20 ottobre, nella location dell'Anche Cinema Royal, ormai diventato punto di riferimento della cultura "alternative" barese. Protagoniste della serata inaugurale saranno due formazioni di altissimo interesse e di ottimo livello: i primi a esibirsi saranno i Saroos, provenienti da Berlino e Monaco, side-project tra elettronica e post-rock nato dopo l'esperienza in gruppi storici della scena "underground" tedesca come Notwist e Lali Puna. A seguire, sul palco salirà uno degli esponenti di punta del minimalismo, il sassofonista e compositore Jon Gibson, originario della West Coast e trapiantato a New York, dove diventa partner storico di Philip Glass. Assieme a lui sul palco ci sarà Britton Powell, compositore e performer di base a Brooklyn, i cui lavori sono stati commissionati per performance in tutto il pianeta. Il finale di serata è invece affidato al progetto di suoni e immagini "Visitations", a cura di Luigi Morleo e Niccolò Mastrolonardo.
Sabato 21 il grosso della manifestazione si sposterà all'Eremo Club di Molfetta per il concerto di Alexander Hacke e Danielle De Picciotto. Entrato come chitarrista e produttore nei mitici Einstürzende Neubauten nel 1980, nel 2005 Hacke pubblica l'album solista "Sanctuary". Nel 2006 sposa la De Picciotto, artista multimediale americana trapiantata a Berlino e cantante degli Space Cowboys, famosa anche per aver dato vita alla Love Parade. A Time Zones presenteranno l'album "Perseverantia", uscito a maggio del 2016. Nella stessa serata si esibirà anche Claudia Ferrari, in arte Missy Jay, artista di techno, minimal, tribale e funky. L'artista gira il mondo proponendo set estremamente coinvolgenti ed è residente a Ibiza ormai da anni.
Il 27 ottobre, nell'Auditorium Showville, altro grande evento con il noto Jeff Mills, innovatore, profeta e autentica leggenda della techno. La sua è una produzione sterminata, con alcuni dischi davvero epocali ed incalcolabili dj-set in giro per il mondo. Ha realizzato decine di progetti trasversali tra le arti, passando dalla fantascienza allo spazio, dall'afrofuturismo all'elettronica e alla vera contaminazione. Quella che verrà presentata in esclusiva nazionale a Time Zones è l'ultima versione di "The Trip".
Sabato 28 ottobre si torna all'Eremo Club di Molfetta con quattro esibizioni: alle 21,30 si parte con Mary Ocher, cantautrice di origine russa trapiantata in Israele, la cui cifra stilistica è composta da chitarra, synth e vocalizzi eterei. Alle 22,30 arriva Bebawinigi, cantante, compositrice, polistrumentista ed attrice, alle prese con rock, industrial e new wave. A seguire è la volta di Sun Yufka con un progetto che si muove da mercati metropolitani a montagne tropicali, mentre la chiusura della serata è per la console di DJLag, riconosciuto come il principale pioniere della Gqom, il suono che unisce Durban, Londra e Roma.
Il primo novembre ad Anche Cinema Royal si passa a Resina, alias di Karolina Rec, violoncellista e compositrice che vive a Varsavia. Laureatasi all'Accademia Musicale di Danzica e all'Università di Danzica, è da sempre attiva nella scena musicale indipendente e co-fondatrice di alcuni dei più influenti gruppi alternativepolacchi. Il suo album di debutto, molto autobiografico e uscito nel 2016, è il risultato di esperimenti con violoncello e semplici strumenti elettronici. Nella stessa serata ci sarà Sarathy Korwar, nato negli Stati Uniti, cresciuto in India ed attualmente residente a Londra; nel suo percorso è diventato un abile suonatore di tabla classica e drum-kit, ponendosi al fianco di grosse firme del panorama jazz internazionale. Ora, grazie anche alla prestigiosa Ninja Tune, la sua opera è diventata un successo anche oltre oceano.
Venerdì 3 novembre Time Zones sarà nuovamente ad Anche Cinema Royal, dove arriva Maarja Nuut, violinista e cantante dell'Estonia settentrionale. La sua musica combina brani tradizionali con l'elettronica, creando un intricato suono dove il minimalismo e la musica sperimentale incontrano le tradizioni musicali di un villaggio nordico dell'Europa pre-guerra. A seguire saliranno sul palco Las Hermanas Caronni, due sorelle gemelle argentine che mettono al centro della loro musica l'eleganza e l'intimismo, ma con un suono intenso che proviene da arrangiamenti minimalisti e inventivi.
Altro grande evento è quello del 10 novembre all'Auditorium Vallisa con Rayon, il progetto solista di Markus Acher, cantante e chitarrista dei Notwist, ex-membro dei Lali Puna e fondatore dell'etichetta Alien Transistor. L'ossimorico accostamento tra battito e silenzio identifica la sua seconda esplorazione in un universo di microsuoni elettro-acustici, condensato in una sequenza di brevi bozzetti strumentali. Lounge, tropicalismo e post-modernariato vintage si fondono nella sua ricerca sonora, sospesa in una onirica dimensione a mezz'aria. La chiusura della manifestazione si terrà invece sabato 11 novembre con Panji & Feldmanghosts all'Auditorium Vallisa, ensemble con danzatore tradizionale di Giava che combina scrittura, improvvisazione e materiali elettroacustici.
Continua anche per l'edizione trentadue la collaborazione fra Time Zones e la Compagnia Diaghilev con il trittico di Literature & Le Direzioni Del Racconto, una rassegna nella rassegna che si svolgerà dal 7 al 9 novembre con la guida creativa di Paolo Panaro. Al centro degli appuntamenti – tutti programmati negli spazi dell'Auditorium Vallisa – assieme a lui ci saranno Christian Lavernier con un lavoro sulla poesia italiana dal 200 al 500 (7 novembre),Paki Zennaro e Paolo Panaro con Bacco in Toscana (di Francesco Redi, 9 novembre), Piero Romano Matarrese con Les Maudits (10 novembre).