Timori per la Bosch di Bari: «Nuove produzioni o si chiude»
Riunione in Regione Puglia questa mattina, preso incontro al ministero
giovedì 28 marzo 2024
19.44
C'è timore per il futuro dello stabilimento Bosch di Bari. E questa mattina in Regione Puglia si è tenuto un incontro in task force per discutere della vertenza. Nonostante l'azienda abbia dato rassicurazioni sulla volontà di tenere aperto il sito, sono tante le preoccupazioni legate alla mancanza di una produzione adeguata e capace di far lavorare tutta la forza lavoro.
Al momento gli esuberi annunciati sono 650, ma il rischio con gli attuali prodotti è che a maggio si arrivi ad utilizzare un 50% di ammortizzatori sociali in media.
Il futuro è nebuloso e i sindacati hanno chiamato in causa la casa madre per avere certezze. «Il timore è che l'azienda ci accompagni in questa fase di agonia, per poi darci il benservito nel 2027, quando scadrà il piano industriale in essere che ad oggi scongiura la chiusura dello stabilimento», dichiara Riccardo Falcetta di Uilm.
«L'azienda al momento non ha alcun prodotto da portare a Bari e questo è un grosso problema - aggiunge Falcetta - Apprezziamo gli sforzi del management locale, ma vogliamo che la Bosch tedesca ci dica che cosa vuole fare del sito di Bari».
Al momento gli esuberi annunciati sono 650, ma il rischio con gli attuali prodotti è che a maggio si arrivi ad utilizzare un 50% di ammortizzatori sociali in media.
Il futuro è nebuloso e i sindacati hanno chiamato in causa la casa madre per avere certezze. «Il timore è che l'azienda ci accompagni in questa fase di agonia, per poi darci il benservito nel 2027, quando scadrà il piano industriale in essere che ad oggi scongiura la chiusura dello stabilimento», dichiara Riccardo Falcetta di Uilm.
«L'azienda al momento non ha alcun prodotto da portare a Bari e questo è un grosso problema - aggiunge Falcetta - Apprezziamo gli sforzi del management locale, ma vogliamo che la Bosch tedesca ci dica che cosa vuole fare del sito di Bari».