Tommy Parisi condannato, Decaro: «Vittoria del coraggio di chi denuncia»
Il primo cittadino: «Ognuno di noi può fare la propria parte, con umiltà, senza eroismi, nella quotidianità»
giovedì 1 dicembre 2022
20.21
«Le condanne inflitte oggi agli esponenti del clan Parisi che, negli anni scorsi, avevano portato avanti un'intensa attività estorsiva ai danni di alcuni imprenditori edili impegnati nella nostra città rappresentano la vittoria del coraggio di tutte quelle persone che scelgono di denunciare».
Così il sindaco di Bari, Antonio Decaro, commenta le condanne inflitte in primo grado al processo "Do Ut Des". «Denunciare - prosegue Decaro - significa compiere una scelta di parte, amare la nostra città e sperare di poter contribuire a smentire quell'asfissiante luogo comune del "tanto non cambia niente". Ognuno di noi può fare la propria parte, con umiltà, senza eroismi, nella quotidianità. Si possono compiere scelte radicali nelle decisioni semplici, come quella di non far cantare il figlio di un boss in una pubblica piazza, e in quelle difficili, quelle fatte dagli imprenditori che hanno denunciato le estorsioni ai danni delle loro imprese edili o i tanti commercianti che in questi anni si sono rivolti al sottoscritto o alle autorità giudiziarie per denunciare episodi di illegalità da cui sono partite indagini importanti contro la criminalità organizzata di questa città».
«Voglio ringraziare ancora una volta le forze dell'ordine e la magistratura - conclude il primo cittadino - che sono alleati preziosi per la città di Bari nel lungo e difficile percorso di affrancamento dal malaffare e dall'illegalità».
Così il sindaco di Bari, Antonio Decaro, commenta le condanne inflitte in primo grado al processo "Do Ut Des". «Denunciare - prosegue Decaro - significa compiere una scelta di parte, amare la nostra città e sperare di poter contribuire a smentire quell'asfissiante luogo comune del "tanto non cambia niente". Ognuno di noi può fare la propria parte, con umiltà, senza eroismi, nella quotidianità. Si possono compiere scelte radicali nelle decisioni semplici, come quella di non far cantare il figlio di un boss in una pubblica piazza, e in quelle difficili, quelle fatte dagli imprenditori che hanno denunciato le estorsioni ai danni delle loro imprese edili o i tanti commercianti che in questi anni si sono rivolti al sottoscritto o alle autorità giudiziarie per denunciare episodi di illegalità da cui sono partite indagini importanti contro la criminalità organizzata di questa città».
«Voglio ringraziare ancora una volta le forze dell'ordine e la magistratura - conclude il primo cittadino - che sono alleati preziosi per la città di Bari nel lungo e difficile percorso di affrancamento dal malaffare e dall'illegalità».