Torre Quetta, ricorso blocca il bando per l'aggiudicazione dei servizi. Decaro: "Grande amarezza"
Il ricorso impedisce così di superare i problemi del passato e riaprire lo spazio sul mare ai cittadini
venerdì 11 giugno 2021
16.59
"Su Torre Quetta si sta consumando una vicenda assurda, che vede l'atteggiamento ostruzionistico, di chi non si vuole rassegnare al fatto che la città deve andare avanti". Così il sindaco di Bari, Antonio Decaro, sulla sospensione della procedura di aggiudicazione della concessione dello spazio di Torre Quetta
"Succede così che il vecchio concessionario dell'area pubblica - spiega il primo cittadino -, dopo essere decaduto dalla concessione per provate negligenze rispetto al contratto stipulato, dopo aver perso il giudizio con sentenza passata in giudicato, dopo essere stato raggiunto da una misura di interdittiva antimafia disposta dalla Prefettura, dopo non aver prestato la minima collaborazione nell'eliminare gli arredi installati, facendo così anticipare centinaia di migliaia di euro alla collettività, propone un ennesimo ostacolo giudiziario".
Nonostante l'amministrazione abbia portato avanti tutti i provvedimenti necessari per andare aventi, rispettando i tempi della giustizia amministrativa, il ricorso impedisce di procedere all'aggiudicazione dei servizi.
"Attenderemo, con rispetto e fiducia, anche questo ennesimo giudizio su cui il Tar si esprimerà a breve nella fase cautelare. Però, devo confessare da amministratore una grande amarezza - prosegue Decaro -. Sento il dovere di consegnare ai miei cittadini la spiaggia più amata ma un privato, peraltro attinto da una misura interdittiva, ostacola, seppure con gli strumenti dell'ordinamento, questo dovere civile. In questo conflitto fatto di carte bollate, purtroppo a rimetterci sono i cittadini. Questo è un altro segno che questo Paese, senza rinunciare a tutelare i soggetti privati e le imprese anche con meccanismi risarcitori, deve con urgenza individuare un compromesso con gli opportuni strumenti legislativi, in cui a prevalere sia l'interesse pubblico.
Oggi quell'interesse è riconsegnare un spiaggia alla migliore fruizione dei cittadini pazienti (e legittimamente arrabbiati), che attendono da quasi mille giorni di tornare a vivere Torre Quetta".
"Succede così che il vecchio concessionario dell'area pubblica - spiega il primo cittadino -, dopo essere decaduto dalla concessione per provate negligenze rispetto al contratto stipulato, dopo aver perso il giudizio con sentenza passata in giudicato, dopo essere stato raggiunto da una misura di interdittiva antimafia disposta dalla Prefettura, dopo non aver prestato la minima collaborazione nell'eliminare gli arredi installati, facendo così anticipare centinaia di migliaia di euro alla collettività, propone un ennesimo ostacolo giudiziario".
Nonostante l'amministrazione abbia portato avanti tutti i provvedimenti necessari per andare aventi, rispettando i tempi della giustizia amministrativa, il ricorso impedisce di procedere all'aggiudicazione dei servizi.
"Attenderemo, con rispetto e fiducia, anche questo ennesimo giudizio su cui il Tar si esprimerà a breve nella fase cautelare. Però, devo confessare da amministratore una grande amarezza - prosegue Decaro -. Sento il dovere di consegnare ai miei cittadini la spiaggia più amata ma un privato, peraltro attinto da una misura interdittiva, ostacola, seppure con gli strumenti dell'ordinamento, questo dovere civile. In questo conflitto fatto di carte bollate, purtroppo a rimetterci sono i cittadini. Questo è un altro segno che questo Paese, senza rinunciare a tutelare i soggetti privati e le imprese anche con meccanismi risarcitori, deve con urgenza individuare un compromesso con gli opportuni strumenti legislativi, in cui a prevalere sia l'interesse pubblico.
Oggi quell'interesse è riconsegnare un spiaggia alla migliore fruizione dei cittadini pazienti (e legittimamente arrabbiati), che attendono da quasi mille giorni di tornare a vivere Torre Quetta".