Tracollo del Pd alle politiche, Decaro: «Va smantellato l'intero modello del partito»
L'analisi del sindaco: «Basta con i capi corrente che fanno e disfano le liste a propria immagine e somiglianza»
lunedì 26 settembre 2022
14.38
«In queste ore sarebbe troppo facile sparare a zero sul segretario nazionale del Partito Democratico. E sarebbe inutile. È l'intero modello su cui il PD si fonda che va smantellato». Le parole sono di Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente Anci, a commento della sconfitta del Pd alle ultime elezioni politiche, a livello nazionale e ancor più a Bari e in Puglia.
«Basta con i capi corrente che fanno e disfano le liste a propria immagine e somiglianza. Basta con questo esercizio del potere per il potere. Basta con l'autoconservazione come unico scopo della politica. O saremo capaci, finalmente, di azzerare questi meccanismi perversi e di ritornare a parlare alle persone, oppure la sconfitta perpetua alle elezioni politiche sarà il nostro ineluttabile destino», prosegue Decaro.
Analizzando i dati baresi, il sindaco continua: «In questo scenario, il risultato barese potrebbe oggi farmi pronunciare la classica frase da talk show del giorno dopo: "Il PD ha retto". Ma voi mi conoscete. Non è questo il mio stile. Non è questa la mia idea di politica. Io, come sempre, quando vi incontro per strada voglio potervi guardare negli occhi. E potervi parlare in faccia. Con il rispetto, reciproco, che tra noi c'è sempre stato. E quindi non posso che riconoscere, anche qui a Bari, la nostra sconfitta. Per trarre da essa insegnamento, metabolizzarla e andare avanti».
In apertura del suo post sui social, Decaro ha scritto: «Abbiamo perso. Ha perso il Partito Democratico. Ha perso questa coalizione di centro sinistra. Ha perso l'idea di politica e di Paese che abbiamo proposto agli italiani. Abbiamo perso. E guai se l'analisi del voto, a qualsiasi livello, non partisse da queste due parole. Saremmo di fronte all'ennesimo stratagemma retorico per provare a giustificarci falsificando la realtà. Ha vinto, invece, l'idea di Paese del centrodestra. E quindi, come è giusto che sia in una democrazia, tocca a loro, adesso, governare».
Un'anomalia, a tutti gli effetti, quella che si registra tra i risultati del Pd alle amministrative e gli esiti delle campagne elettorali politiche. Decaro ha la sua ricetta: «Il Partito Democratico perde tutte le elezioni politiche nazionali dal 2008. Mentre nelle elezioni locali, non solo riesce a vincere, ma, soprattutto, riesce a tessere una relazione solida, coerente e responsabile con i cittadini. Sindaci e amministratori del PD governano il 70% dei Comuni italiani, e si dimostrano quotidianamente capaci di amministrare e di proporre un'idea politica seria. E le vittorie elettorali ne sono la conseguenza. Perché in quelle elezioni i cittadini hanno la possibilità di scegliere direttamente i propri rappresentanti e di chiedere loro conto, quotidianamente, di quello che promettono in campagna elettorale e di come lo realizzano una volta diventati amministratori».
Ancora il primo cittadino: «Questo meccanismo virtuoso di fiducia e controllo, nelle elezioni per il Parlamento salta completamente. E ci ritroviamo deputati e senatori che non sanno nemmeno trovare sulla carta geografica i paesi nei quali vengono eletti. Solo perché fedelissimi ai leader di partito, o a qualche capo-corrente. Contro questa stortura, che viola il principio base della democrazia rappresentativa, tradendo di fatto la volontà popolare, io da sindaco e da cittadino mi batterò con tutte le mie forze. Perché è uno dei sintomi più evidenti della malattia di una politica più propensa a preservare il potere dei dirigenti che a dialogare con i cittadini e a vincere le elezioni. Si torni alle preferenze e lo si faccia subito. Questa deve essere la prima battaglia che il Partito democratico deve intraprendere nei prossimi mesi».
Poi i ringraziamenti a chi ha fatto la campagna elettorale per il Pd sul territorio, e gli auguri ai vincitori. Cominciando dai ringraziamento alla «Professoressa Luisa Torsi e Michele Abbaticchio. È stato per me un onore essere al loro fianco, fino all'ultimo giorno, pur consapevole che stavamo affrontando una sfida impossibile. Ma credo che gli elettori meritassero coerenza e lealtà. Fino in fondo. Infine, i miei auguri più sinceri di buon lavoro al senatore Melchiorre, che è stato a lungo consigliere comunale di Bari e al deputato Bellomo. Spero possano rappresentare al meglio la nostra città in Parlamento. E auguri a tutti i parlamentari eletti in Puglia. Sappiate onorare questa terra. Sappiate onorare ogni giorno i suoi cittadini che hanno riposto in voi la loro fiducia. È il bene più prezioso. Non traditela mai».
«Basta con i capi corrente che fanno e disfano le liste a propria immagine e somiglianza. Basta con questo esercizio del potere per il potere. Basta con l'autoconservazione come unico scopo della politica. O saremo capaci, finalmente, di azzerare questi meccanismi perversi e di ritornare a parlare alle persone, oppure la sconfitta perpetua alle elezioni politiche sarà il nostro ineluttabile destino», prosegue Decaro.
Analizzando i dati baresi, il sindaco continua: «In questo scenario, il risultato barese potrebbe oggi farmi pronunciare la classica frase da talk show del giorno dopo: "Il PD ha retto". Ma voi mi conoscete. Non è questo il mio stile. Non è questa la mia idea di politica. Io, come sempre, quando vi incontro per strada voglio potervi guardare negli occhi. E potervi parlare in faccia. Con il rispetto, reciproco, che tra noi c'è sempre stato. E quindi non posso che riconoscere, anche qui a Bari, la nostra sconfitta. Per trarre da essa insegnamento, metabolizzarla e andare avanti».
In apertura del suo post sui social, Decaro ha scritto: «Abbiamo perso. Ha perso il Partito Democratico. Ha perso questa coalizione di centro sinistra. Ha perso l'idea di politica e di Paese che abbiamo proposto agli italiani. Abbiamo perso. E guai se l'analisi del voto, a qualsiasi livello, non partisse da queste due parole. Saremmo di fronte all'ennesimo stratagemma retorico per provare a giustificarci falsificando la realtà. Ha vinto, invece, l'idea di Paese del centrodestra. E quindi, come è giusto che sia in una democrazia, tocca a loro, adesso, governare».
Un'anomalia, a tutti gli effetti, quella che si registra tra i risultati del Pd alle amministrative e gli esiti delle campagne elettorali politiche. Decaro ha la sua ricetta: «Il Partito Democratico perde tutte le elezioni politiche nazionali dal 2008. Mentre nelle elezioni locali, non solo riesce a vincere, ma, soprattutto, riesce a tessere una relazione solida, coerente e responsabile con i cittadini. Sindaci e amministratori del PD governano il 70% dei Comuni italiani, e si dimostrano quotidianamente capaci di amministrare e di proporre un'idea politica seria. E le vittorie elettorali ne sono la conseguenza. Perché in quelle elezioni i cittadini hanno la possibilità di scegliere direttamente i propri rappresentanti e di chiedere loro conto, quotidianamente, di quello che promettono in campagna elettorale e di come lo realizzano una volta diventati amministratori».
Ancora il primo cittadino: «Questo meccanismo virtuoso di fiducia e controllo, nelle elezioni per il Parlamento salta completamente. E ci ritroviamo deputati e senatori che non sanno nemmeno trovare sulla carta geografica i paesi nei quali vengono eletti. Solo perché fedelissimi ai leader di partito, o a qualche capo-corrente. Contro questa stortura, che viola il principio base della democrazia rappresentativa, tradendo di fatto la volontà popolare, io da sindaco e da cittadino mi batterò con tutte le mie forze. Perché è uno dei sintomi più evidenti della malattia di una politica più propensa a preservare il potere dei dirigenti che a dialogare con i cittadini e a vincere le elezioni. Si torni alle preferenze e lo si faccia subito. Questa deve essere la prima battaglia che il Partito democratico deve intraprendere nei prossimi mesi».
Poi i ringraziamenti a chi ha fatto la campagna elettorale per il Pd sul territorio, e gli auguri ai vincitori. Cominciando dai ringraziamento alla «Professoressa Luisa Torsi e Michele Abbaticchio. È stato per me un onore essere al loro fianco, fino all'ultimo giorno, pur consapevole che stavamo affrontando una sfida impossibile. Ma credo che gli elettori meritassero coerenza e lealtà. Fino in fondo. Infine, i miei auguri più sinceri di buon lavoro al senatore Melchiorre, che è stato a lungo consigliere comunale di Bari e al deputato Bellomo. Spero possano rappresentare al meglio la nostra città in Parlamento. E auguri a tutti i parlamentari eletti in Puglia. Sappiate onorare questa terra. Sappiate onorare ogni giorno i suoi cittadini che hanno riposto in voi la loro fiducia. È il bene più prezioso. Non traditela mai».