Traffico di droga dall'Albania alla Puglia, arrestato l'ultimo latitante
Si tratta di un albanese 36enne che si era sottratto alla cattura nell'operazione Kulmi. In manette due connazionali per favoreggiamento
sabato 4 luglio 2020
10.25
La Dia di Bari e i carabinieri della compagnia di Policoro (MT), coadiuvati dallo squadrone eliportato carabinieri cacciatori "Puglia", alle prime luci dell'alba hanno catturato il cittadino albanese A.B., 36enne, sottrattosi all'esecuzione del provvedimento di custodia cautelare nel corso dell'operazione Kulmi, condotta il 30 giugno scorso, nell'ambito della quale sono stati eseguiti 37 arresti e misure patrimoniali per un valore di 4 milioni di euro, tra Albania e Puglia, per traffico internazionale di stupefacenti.
Il cittadino albanese si era reso irreperibile allontanandosi dalla propria abitazione di Policoro e aveva trovato riparo all'interno di un rifugio di fortuna lungo l'argine del fiume Agri, nascosto nella vegetazione, in una zona molto impervia dell'entroterra lucano. Qui i carabinieri dello squadrone cacciatori "Puglia", indirizzati e supportati dagli investigatori della Dia di Bari e dai carabinieri di Policoro, lo hanno scovato e arrestato.
Nello stesso contesto sono stati tratti in arresto in flagranza del reato di favoreggiamento personale altri due cittadini abanesi, S.S e S.D., 30enne e 23enne, entrambi incensurati, da tempo regolarmente residenti in provincia di Matera, responsabili di aver agevolato il connazionale fornendogli viveri di conforto e supporto logistico.
L'esecuzione dell'importante operazione internazionale della Dia in Albania e in Italia era stata possibile anche grazie alla squadra investigativa comune, organismo di cooperazione giudiziaria, istituita tra la Direzione distrettuale antimafia di Bari, la Procura speciale anticorruzione e criminalità organizzata di Tirana, Interpol ed Eurojust (Agenzia dell'UE - con sede all'Aja - che sostiene la cooperazione giudiziaria nella lotta contro le forme gravi di criminalità transnazionale).
Al termine delle odierne operazioni, A.B. è stato trasferito nella casa circondariale di Matera a disposizione dell'autorità giudiziaria barese, mentre S.S. e S.D. sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari come disposto dalla Procura della Repubblica di Matera.
Il cittadino albanese si era reso irreperibile allontanandosi dalla propria abitazione di Policoro e aveva trovato riparo all'interno di un rifugio di fortuna lungo l'argine del fiume Agri, nascosto nella vegetazione, in una zona molto impervia dell'entroterra lucano. Qui i carabinieri dello squadrone cacciatori "Puglia", indirizzati e supportati dagli investigatori della Dia di Bari e dai carabinieri di Policoro, lo hanno scovato e arrestato.
Nello stesso contesto sono stati tratti in arresto in flagranza del reato di favoreggiamento personale altri due cittadini abanesi, S.S e S.D., 30enne e 23enne, entrambi incensurati, da tempo regolarmente residenti in provincia di Matera, responsabili di aver agevolato il connazionale fornendogli viveri di conforto e supporto logistico.
L'esecuzione dell'importante operazione internazionale della Dia in Albania e in Italia era stata possibile anche grazie alla squadra investigativa comune, organismo di cooperazione giudiziaria, istituita tra la Direzione distrettuale antimafia di Bari, la Procura speciale anticorruzione e criminalità organizzata di Tirana, Interpol ed Eurojust (Agenzia dell'UE - con sede all'Aja - che sostiene la cooperazione giudiziaria nella lotta contro le forme gravi di criminalità transnazionale).
Al termine delle odierne operazioni, A.B. è stato trasferito nella casa circondariale di Matera a disposizione dell'autorità giudiziaria barese, mentre S.S. e S.D. sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari come disposto dalla Procura della Repubblica di Matera.