Traffico di sostanze dopanti dalla Bulgaria, Bari tra le città coinvolte
L'operazione dei carabinieri ha permesso di scoprire una rete in tutta Italia con traffici fino a 500 mila euro all'anno
giovedì 30 gennaio 2020
10.21
Una rete composta da decine di soggetti italiani, che coinvolge anche Bari, è stata smantellata dai carabinieri. L'operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Ascoli Piceno e dai N.A.S. di Ancona, e coordinata dalla procura della Repubblica di Ascoli Piceno, ha consentito di disarticolare l'organizzazione e ritenere responsabili i facenti parte della stessa, a vario titolo, di ricettazione, utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti, nonché importazione illegale e vendita di medicinali al pubblico a distanza mediante i servizi della società dell'informazione senza autorizzazione.
L'indagine, iniziata nel 2018 nelle Marche, si è presto allargata a tutta Italia, compresa la provincia di Bari, consentendo di individuare decine di persone, atleti di varie discipline sportive e frequentatori di palestre, avvezzi all'acquisto e alla commercializzazione di farmaci ad effetto dopante importati da paesi dell'est Europa come la Bulgaria e la Polonia. L'impegno, sviluppato dagli investigatori dell'Arma anche con attività tecniche, ha consentito complessivamente di:
− ricostruire i ruoli e le funzioni degli indagati, residenti oltre che in provincia di Bari, in altre 29 distinte province ed impegnati, con una struttura reticolare, a proporre tramite vari social in tutto il territorio nazionale, sia a consumatori che a rivenditori al dettaglio, ingenti quantitativi di farmaci ad effetto dopante;
− accertare che i soggetti importassero illecitamente i dopanti dalla Bulgaria e dalla Polonia, per poi rivenderli in tutta Italia attraverso la fitta rete dei coindagati;
− quantificare, anche attraverso l'analisi di conti correnti, le transazioni avvenute sulle carte di pagamento e le spedizioni postali, un giro d'affari stimato in oltre 500 mila euro annui;
− riscontrare l'utilizzo di ricette mediche falsificate, da parte di alcuni indagati, al fine di approvvigionare ulteriori prodotti, provenienti dal circuito regolare nazionale;
− sequestrare, nel corso di 55 mirate perquisizioni disposte dalla Procura di Ascoli Piceno in 30 province (Ascoli Piceno, Bari, Barletta-Andria-Trani , Brescia, Cagliari, Cremona, Ferrara, Foggia, Latina, Lodi, Lucca, Massa Carrara, Messina, Milano, Padova, Parma, Perugia, Pesaro-Urbino, Reggio Calabria, Roma, Savona, Siracusa, Taranto, Terni, Torino, Trapani, Treviso, Trieste, Varese e Viterbo), migliaia di confezioni di farmaci ad effetto dopante, tra cui nandrolone, testosterone, ormone della crescita e steroidi anabolizzanti.
L'indagine, iniziata nel 2018 nelle Marche, si è presto allargata a tutta Italia, compresa la provincia di Bari, consentendo di individuare decine di persone, atleti di varie discipline sportive e frequentatori di palestre, avvezzi all'acquisto e alla commercializzazione di farmaci ad effetto dopante importati da paesi dell'est Europa come la Bulgaria e la Polonia. L'impegno, sviluppato dagli investigatori dell'Arma anche con attività tecniche, ha consentito complessivamente di:
− ricostruire i ruoli e le funzioni degli indagati, residenti oltre che in provincia di Bari, in altre 29 distinte province ed impegnati, con una struttura reticolare, a proporre tramite vari social in tutto il territorio nazionale, sia a consumatori che a rivenditori al dettaglio, ingenti quantitativi di farmaci ad effetto dopante;
− accertare che i soggetti importassero illecitamente i dopanti dalla Bulgaria e dalla Polonia, per poi rivenderli in tutta Italia attraverso la fitta rete dei coindagati;
− quantificare, anche attraverso l'analisi di conti correnti, le transazioni avvenute sulle carte di pagamento e le spedizioni postali, un giro d'affari stimato in oltre 500 mila euro annui;
− riscontrare l'utilizzo di ricette mediche falsificate, da parte di alcuni indagati, al fine di approvvigionare ulteriori prodotti, provenienti dal circuito regolare nazionale;
− sequestrare, nel corso di 55 mirate perquisizioni disposte dalla Procura di Ascoli Piceno in 30 province (Ascoli Piceno, Bari, Barletta-Andria-Trani , Brescia, Cagliari, Cremona, Ferrara, Foggia, Latina, Lodi, Lucca, Massa Carrara, Messina, Milano, Padova, Parma, Perugia, Pesaro-Urbino, Reggio Calabria, Roma, Savona, Siracusa, Taranto, Terni, Torino, Trapani, Treviso, Trieste, Varese e Viterbo), migliaia di confezioni di farmaci ad effetto dopante, tra cui nandrolone, testosterone, ormone della crescita e steroidi anabolizzanti.