Trapianti di cuore, Policlinico di Bari primo in Italia: 35 da gennaio 2023
Già superati i trapianti eseguiti in totale lo scorso anno. In Puglia pazienti anche da altre regioni
martedì 22 agosto 2023
9.53
L'ultimo trapianto di cuore è stato eseguito con un organo proveniente da Roma. Quando non ci sono riceventi compatibili nella stessa regione il Centro Nazionale Trapianti avvia una procedura di ricerca rapida di riceventi in altre macroaree, a quest'ultima ha risposto il Policlinico di Bari. Il cardiochirurgo del Policlinico di Bari è andato nella Capitale ha prelevato il cuore ed è tornato a Bari per eseguire il trapianto e salvare la vita a un paziente in lista d'attesa in Puglia.
Ma l'elenco delle trasferte quest'anno è stato lungo. L'organo cuore è stato prelevato anche a Bergamo, Cesena, Como, Bologna, Lecco e perfino a inizio anno dalla Grecia, attraverso una rete europea.
«Siamo già a 35 trapianti eseguiti al Policlinico di Bari nel corso dell'anno – spiega il prof. Aldo Milano, direttore dell'unità operativa di cardiochirurgia del Policlinico di Bari. Abbiamo superato il numero totale dei trapianti di cuore effettuati nel 2022. Significa che abbiamo restituito una vita diversa a 35 pazienti in attesa di trapianto. Il contributo di tutta l'equipe è stato fondamentale per la crescita del programma trapianto di cuore qui al Policlinico».
«Questo risultato al momento ci pone come primo centro in Italia per trapianti di cuore nel 2023. Ringrazio il prof. Milano e la grande disponibilità e professionalità mostrata dal prof. Bottio che in questi primi mesi ha percorso migliaia di km in tutta Italia per recuperare organi in eccedenza presso altri centri, permettendo di colmare il gap sul numero di donatori che purtroppo scontiamo con le aree del nord Italia», aggiunge il prof. Loreto Gesualdo, coordinatore del Centro Regionale Trapianti della Puglia.
«È una grande soddisfazione essere oggi il primo centro italiano per trapianto di cuore. Il Policlinico di Bari costituisce un punto di riferimento non solo per la Puglia ma anche per altre regioni. Sono quattro i pazienti non pugliesi che hanno eseguito un trapianto cardiaco d'urgenza nel nostro Policlinico nel 2023 e sei nel 2022», spiega il direttore generale dell'azienda ospedaliero universitaria barese, Giovanni Migliore.
«L'attività trapiantologica è altamente specialistica. È un indicatore di elevata competenza professionale e di una struttura organizzativa che può esprimersi al meglio in contesti in cui l'intera struttura sanitaria opera in modo ottimale», conclude Migliore.
Ma l'elenco delle trasferte quest'anno è stato lungo. L'organo cuore è stato prelevato anche a Bergamo, Cesena, Como, Bologna, Lecco e perfino a inizio anno dalla Grecia, attraverso una rete europea.
«Siamo già a 35 trapianti eseguiti al Policlinico di Bari nel corso dell'anno – spiega il prof. Aldo Milano, direttore dell'unità operativa di cardiochirurgia del Policlinico di Bari. Abbiamo superato il numero totale dei trapianti di cuore effettuati nel 2022. Significa che abbiamo restituito una vita diversa a 35 pazienti in attesa di trapianto. Il contributo di tutta l'equipe è stato fondamentale per la crescita del programma trapianto di cuore qui al Policlinico».
«Questo risultato al momento ci pone come primo centro in Italia per trapianti di cuore nel 2023. Ringrazio il prof. Milano e la grande disponibilità e professionalità mostrata dal prof. Bottio che in questi primi mesi ha percorso migliaia di km in tutta Italia per recuperare organi in eccedenza presso altri centri, permettendo di colmare il gap sul numero di donatori che purtroppo scontiamo con le aree del nord Italia», aggiunge il prof. Loreto Gesualdo, coordinatore del Centro Regionale Trapianti della Puglia.
«È una grande soddisfazione essere oggi il primo centro italiano per trapianto di cuore. Il Policlinico di Bari costituisce un punto di riferimento non solo per la Puglia ma anche per altre regioni. Sono quattro i pazienti non pugliesi che hanno eseguito un trapianto cardiaco d'urgenza nel nostro Policlinico nel 2023 e sei nel 2022», spiega il direttore generale dell'azienda ospedaliero universitaria barese, Giovanni Migliore.
«L'attività trapiantologica è altamente specialistica. È un indicatore di elevata competenza professionale e di una struttura organizzativa che può esprimersi al meglio in contesti in cui l'intera struttura sanitaria opera in modo ottimale», conclude Migliore.