Trapianto multiorgano al Policlinico di Bari, 34enne salva 4 vite
A dare l'ok all'espianto la moglie dell'uomo, donati cuore, fegato, reni e pancreas
lunedì 8 marzo 2021
9.42
Donazione multiorgano nella notte al Policlinico di Bari. Un uomo di 34 anni ha donato cuore, fegato, reni e pancreas. A dare l'ok alla donazione degli organi è stata la moglie dell'uomo.
Nella unità operativa di Rianimazione II diretta dal professor Salvatore Grasso si sono succedute diverse equipe chirurgiche per procedere al prelievo degli organi. Il cuore è stato trapiantato a Verona, il fegato è stato trapiantato con successo a Bari dall'equipe del Prof. Luigi Lupo, pancreas e un rene sono stati trapiantati a Parma e l'altro rene è stato trapiantato a Foggia.
A coordinare le attività è stato il dottor Vincenzo Malcangi, responsabile del coordinamento donazioni e trapianti del Policlinico di Bari. «Le attività di trapianto vanno avanti grazie al grande lavoro che fanno medici e infermieri della Rianimazione impegnati su un doppio fronte: quello del Covid e quello no Covid – spiega Malcangi - Il nostro ringraziamento va alla famiglia dell'uomo che ha voluto fortemente la donazione per poter aiutare altre persone: è stata la moglie a dare il consenso per onorare, ci ha detto, il grande spirito di generosità che aveva il marito. Il dolore si è trasformato in amore e grazie a questo gesto sono state salvate quattro vite».
Nella unità operativa di Rianimazione II diretta dal professor Salvatore Grasso si sono succedute diverse equipe chirurgiche per procedere al prelievo degli organi. Il cuore è stato trapiantato a Verona, il fegato è stato trapiantato con successo a Bari dall'equipe del Prof. Luigi Lupo, pancreas e un rene sono stati trapiantati a Parma e l'altro rene è stato trapiantato a Foggia.
A coordinare le attività è stato il dottor Vincenzo Malcangi, responsabile del coordinamento donazioni e trapianti del Policlinico di Bari. «Le attività di trapianto vanno avanti grazie al grande lavoro che fanno medici e infermieri della Rianimazione impegnati su un doppio fronte: quello del Covid e quello no Covid – spiega Malcangi - Il nostro ringraziamento va alla famiglia dell'uomo che ha voluto fortemente la donazione per poter aiutare altre persone: è stata la moglie a dare il consenso per onorare, ci ha detto, il grande spirito di generosità che aveva il marito. Il dolore si è trasformato in amore e grazie a questo gesto sono state salvate quattro vite».