Trasloco nella nuova sede per la Regione Puglia mentre emerge un presunto danno erariale di 600mila euro
Chiuse le indagini da parte della guardia di finanza, i consiglieri del Movimento 5 Stelle: «Giorno di riflessione per la politica pugliese»
mercoledì 23 gennaio 2019
12.18
È in atto in questi giorni (dovrebbe concludersi entro il 31 gennaio) il trasloco del consiglio regionale nella nuova sede della Regione Puglia in via Gentile 52. Una struttura che negli ultimi tempi è finita sotto la lente della politica e degli inquirenti per delle presunte spese eccessive, a partire dalle famose plafoniere d'oro. Depositata qualche giorno fa la chiusura delle indagini da parte del nucleo di polizia economico finanziaria della finanza. L'esito di tali indagini parla di un presunto danno erariale pari a circa 600mila euro, dovuto proprio alla famose plafoniere con lampade a led che andranno a sostituire i neon non a norma.
«Rimaniamo in attesa di conoscere l'esito delle indagini anche sulle altre questioni 'poco chiare' da noi sollevate oltre che il parere definitivo della Corte dei Conti e cogliamo l'occasione per augurare buon lavoro agli inquirenti - commentano i consiglieri pentastellati, i primi ad aver presentato un esposto alla corte dei conti sulla vicenda - Allo stato attuale queste notizie ci danno ragione, ma questo non è un giorno di gioia bensì di riflessione per tutta la politica pugliese. Ci chiediamo solo come mai, in quasi 20 anni, si sia dovuto attendere l'ingresso nelle istituzioni regionali del Movimento 5 Stelle per poter effettuare dei controlli su appalti di tale entità? È questa l'attenzione con la quale sono state gestite tante altre questioni anche più delicate per i cittadini? Come mai per ottenere un minimo di attenzione dal governatore Emiliano, a cui avevamo semplicemente chiesto di fare il lavoro per cui viene pagato da 4 milioni di pugliesi, abbiamo dovuto attendere l'intervento di una trasmissione televisiva nazionale? Oggi pretendere di ricevere dei ringraziamenti per aver fatto il loro lavoro forse sarebbe troppo, basterebbero delle semplici scuse a noi e ai pugliesi che in questa storia, come al solito, ci hanno rimesso più di tutti».
«Rimaniamo in attesa di conoscere l'esito delle indagini anche sulle altre questioni 'poco chiare' da noi sollevate oltre che il parere definitivo della Corte dei Conti e cogliamo l'occasione per augurare buon lavoro agli inquirenti - commentano i consiglieri pentastellati, i primi ad aver presentato un esposto alla corte dei conti sulla vicenda - Allo stato attuale queste notizie ci danno ragione, ma questo non è un giorno di gioia bensì di riflessione per tutta la politica pugliese. Ci chiediamo solo come mai, in quasi 20 anni, si sia dovuto attendere l'ingresso nelle istituzioni regionali del Movimento 5 Stelle per poter effettuare dei controlli su appalti di tale entità? È questa l'attenzione con la quale sono state gestite tante altre questioni anche più delicate per i cittadini? Come mai per ottenere un minimo di attenzione dal governatore Emiliano, a cui avevamo semplicemente chiesto di fare il lavoro per cui viene pagato da 4 milioni di pugliesi, abbiamo dovuto attendere l'intervento di una trasmissione televisiva nazionale? Oggi pretendere di ricevere dei ringraziamenti per aver fatto il loro lavoro forse sarebbe troppo, basterebbero delle semplici scuse a noi e ai pugliesi che in questa storia, come al solito, ci hanno rimesso più di tutti».