Truffe agli anziani, parte la campagna di sensibilizzazione del Comune di Bari. Lo sport di Alessandro Piva
Al via il programma "La prudenza non ha età"di assessorato al Welfare e polizia locale, condiviso dalla Prefettura del capoluogo
mercoledì 29 luglio 2020
È partito ufficialmente il progetto "La prudenza non ha età", programma di sensibilizzazione per il contrasto alle truffe agli anziani promosso dall'assessorato al Welfare e dalla Polizia locale e condiviso con la Prefettura di Bari.
L'iniziativa è realizzata nell'ambito del protocollo d'intesa destinato alla tutela del mondo della terza età, che vede lavorare fianco a fianco il Comune e la Prefettura di Bari grazie a un finanziamento del Ministero dell'Interno.
Si tratta di una serie di azioni di formazione, sensibilizzazione territoriale, ascolto e tutela che offriranno agli anziani della città, ma anche agli operatori sociali e della Polizia locale, nozioni e informazioni utili a sensibilizzare i cittadini in merito a un fenomeno odioso e, purtroppo, sempre più diffuso.
Le modalità del progetto, della durata di un anno, sono state illustrate dall'assessora al Welfare Francesca Bottalico, dal comandante della Polizia Locale Michele Palumbo e dal prefetto di Bari Antonella Bellomo. All'incontro con la stampa hanno partecipato anche l'avvocato Antonio Maria La Scala, che curerà la formazione degli agenti impegnati nel progetto, e il regista Alessandro Piva.
Sarà attivo da lunedì 3 agosto il numero di telefono 080 5491073 dedicato a tutti gli anziani vittime di truffa o che sospettano di essere stati truffati. Al numero, attivo tutti i giorni dal lunedì al sabato, dalle ore 9 alle 12, risponderanno direttamente gli agenti della Polizia Locale che prenderanno in carico le segnalazioni e le denunce, risponderanno a dubbi e domande e offriranno assistenza alle vittime, dopo aver seguito un percorso di formazione di dieci lezioni che verteranno sia sugli aspetti giuridici delle diverse tipologie di truffa sia su quelli più legati alla dimensione psicologica di coloro i quali la subiscono.
Le truffe, infatti, stanno diventando sempre più sofisticate, poiché vengono architettate da veri e propri criminali in grado di raggirare le persone anziane nei modi più vari: dalle truffe consumate in casa con finti tecnici o falsi funzionari a quelle portate a termine per strada, da quelle online a quelle telefoniche, quest'ultime forse le più terrificanti in quanto toccano le sensibilità più spiccate attraverso il racconto di finti pericoli o di storie drammatiche con falsi prestiti a parenti in grave difficoltà.
«Le truffe sono diventate davvero molto sofisticate e ormai colpiscono tutti, senza distinzione di fascia sociale o di età - ha dichiarato Michele Palumbo -. Per questo al nuovo servizio saranno dedicati 28 agenti opportunamente formati per la presa in carico delle denunce, con l'obiettivo di rispondere efficacemente alle richieste delle vittime tanto sul piano concreto quanto su quello psicologico, arginando così il fenomeno e le criticità che ne derivano sul nascere».
«Tra le priorità sociali che in questi mesi stiamo portando avanti, anche alla luce dell'emergenza sanitaria - ha spiegato Francesca Bottalico -, vi è la tutela di una larga parte della cittadinanza rappresentata dagli anziani, che vivono una serie di fragilità e che perciò rischiano di ritrovarsi protagonisti di episodi di cronaca particolarmente dolorosi. Accanto alla programmazione di eventi rivolti al tempo libero e al sostegno domiciliare, sociale ed economico, partiamo ora con questo programma antitruffa consapevoli del fatto che spesso le vittime scelgono di non rivolgersi alle Forze dell'ordine perché si vergognano, sentendosi addirittura responsabili dell'accaduto. Una situazione insopportabile, che intendiamo evitare con tutti i mezzi a nostra disposizione. Auspico che anche grazie a questo progetto gli stessi anziani possano a loro volta, come accaduto in altre occasioni, essere di sostegno ad altri anziani e alle generazioni più giovani, al fianco dell'assessorato, nella costruzione di un sistema di tutela e difesa delle persone più fragili. In un'ottica di ripresa di tutte le attività lavoreremo anche attraverso momenti informativi nei luoghi di incontro e a domicilio, nei casi di anziani già seguiti e non autosufficienti».
«Vorrei sottolineare la sensibilità del Comune di Bari che, con questo progetto, ha voluto mettere al centro, ancora una volta, le persone più vulnerabili - ha sottolineato Antonella Bellomo. La truffa agli anziani è un reato odioso i cui autori spesso studiano il profilo delle vittime per colpirle nelle loro fragilità. E il più delle volte accade che proprio il senso di vergogna di chi è stato raggirato spinga gli anziani a non voler denunciare l'accaduto. Pertanto è molto importante che passi una comunicazione corretta e che queste persone sappiano di poter contare su questi angeli custodi, persone competenti e qualificate che sanno come aiutarle. Mi auguro che questo progetto possa diventare un esempio per tutte le città dell'Area metropolitana di Bari».
Per dare massima diffusione al numero di telefono e al servizio, è stato realizzato uno spot televisivo che mostra in maniera cruda la delusione, il senso di sconfitta e la rabbia delle vittime. Il video, ideato dall'agenzia di comunicazione Developing per la regia di Alessandro Piva, vede la partecipazione straordinaria di Antonio Stornaiolo. Oltre allo spot, che sarà trasmesso nei mesi di agosto e settembre sulle principali reti televisive locali, la campagna si avvale di materiali di approfondimento con consigli utili che saranno distribuiti presso la rete territoriale del welfare, i Segretariati sociali e il camper on the road dell'assessorato al Welfare, nonché a domicilio per i casi già seguiti. Saranno consegnati anche ai destinatari dei kit alimentari del progetto "Non più soli". In caso di emergenze il progetto lavorerà in rete con il P.I.S. - Pronto Intervento Sociale, dell'assessorato al Welfare e il Segretariato sociale presente in ogni Municipio della città.
L'iniziativa è realizzata nell'ambito del protocollo d'intesa destinato alla tutela del mondo della terza età, che vede lavorare fianco a fianco il Comune e la Prefettura di Bari grazie a un finanziamento del Ministero dell'Interno.
Si tratta di una serie di azioni di formazione, sensibilizzazione territoriale, ascolto e tutela che offriranno agli anziani della città, ma anche agli operatori sociali e della Polizia locale, nozioni e informazioni utili a sensibilizzare i cittadini in merito a un fenomeno odioso e, purtroppo, sempre più diffuso.
Le modalità del progetto, della durata di un anno, sono state illustrate dall'assessora al Welfare Francesca Bottalico, dal comandante della Polizia Locale Michele Palumbo e dal prefetto di Bari Antonella Bellomo. All'incontro con la stampa hanno partecipato anche l'avvocato Antonio Maria La Scala, che curerà la formazione degli agenti impegnati nel progetto, e il regista Alessandro Piva.
Sarà attivo da lunedì 3 agosto il numero di telefono 080 5491073 dedicato a tutti gli anziani vittime di truffa o che sospettano di essere stati truffati. Al numero, attivo tutti i giorni dal lunedì al sabato, dalle ore 9 alle 12, risponderanno direttamente gli agenti della Polizia Locale che prenderanno in carico le segnalazioni e le denunce, risponderanno a dubbi e domande e offriranno assistenza alle vittime, dopo aver seguito un percorso di formazione di dieci lezioni che verteranno sia sugli aspetti giuridici delle diverse tipologie di truffa sia su quelli più legati alla dimensione psicologica di coloro i quali la subiscono.
Le truffe, infatti, stanno diventando sempre più sofisticate, poiché vengono architettate da veri e propri criminali in grado di raggirare le persone anziane nei modi più vari: dalle truffe consumate in casa con finti tecnici o falsi funzionari a quelle portate a termine per strada, da quelle online a quelle telefoniche, quest'ultime forse le più terrificanti in quanto toccano le sensibilità più spiccate attraverso il racconto di finti pericoli o di storie drammatiche con falsi prestiti a parenti in grave difficoltà.
«Le truffe sono diventate davvero molto sofisticate e ormai colpiscono tutti, senza distinzione di fascia sociale o di età - ha dichiarato Michele Palumbo -. Per questo al nuovo servizio saranno dedicati 28 agenti opportunamente formati per la presa in carico delle denunce, con l'obiettivo di rispondere efficacemente alle richieste delle vittime tanto sul piano concreto quanto su quello psicologico, arginando così il fenomeno e le criticità che ne derivano sul nascere».
«Tra le priorità sociali che in questi mesi stiamo portando avanti, anche alla luce dell'emergenza sanitaria - ha spiegato Francesca Bottalico -, vi è la tutela di una larga parte della cittadinanza rappresentata dagli anziani, che vivono una serie di fragilità e che perciò rischiano di ritrovarsi protagonisti di episodi di cronaca particolarmente dolorosi. Accanto alla programmazione di eventi rivolti al tempo libero e al sostegno domiciliare, sociale ed economico, partiamo ora con questo programma antitruffa consapevoli del fatto che spesso le vittime scelgono di non rivolgersi alle Forze dell'ordine perché si vergognano, sentendosi addirittura responsabili dell'accaduto. Una situazione insopportabile, che intendiamo evitare con tutti i mezzi a nostra disposizione. Auspico che anche grazie a questo progetto gli stessi anziani possano a loro volta, come accaduto in altre occasioni, essere di sostegno ad altri anziani e alle generazioni più giovani, al fianco dell'assessorato, nella costruzione di un sistema di tutela e difesa delle persone più fragili. In un'ottica di ripresa di tutte le attività lavoreremo anche attraverso momenti informativi nei luoghi di incontro e a domicilio, nei casi di anziani già seguiti e non autosufficienti».
«Vorrei sottolineare la sensibilità del Comune di Bari che, con questo progetto, ha voluto mettere al centro, ancora una volta, le persone più vulnerabili - ha sottolineato Antonella Bellomo. La truffa agli anziani è un reato odioso i cui autori spesso studiano il profilo delle vittime per colpirle nelle loro fragilità. E il più delle volte accade che proprio il senso di vergogna di chi è stato raggirato spinga gli anziani a non voler denunciare l'accaduto. Pertanto è molto importante che passi una comunicazione corretta e che queste persone sappiano di poter contare su questi angeli custodi, persone competenti e qualificate che sanno come aiutarle. Mi auguro che questo progetto possa diventare un esempio per tutte le città dell'Area metropolitana di Bari».
Per dare massima diffusione al numero di telefono e al servizio, è stato realizzato uno spot televisivo che mostra in maniera cruda la delusione, il senso di sconfitta e la rabbia delle vittime. Il video, ideato dall'agenzia di comunicazione Developing per la regia di Alessandro Piva, vede la partecipazione straordinaria di Antonio Stornaiolo. Oltre allo spot, che sarà trasmesso nei mesi di agosto e settembre sulle principali reti televisive locali, la campagna si avvale di materiali di approfondimento con consigli utili che saranno distribuiti presso la rete territoriale del welfare, i Segretariati sociali e il camper on the road dell'assessorato al Welfare, nonché a domicilio per i casi già seguiti. Saranno consegnati anche ai destinatari dei kit alimentari del progetto "Non più soli". In caso di emergenze il progetto lavorerà in rete con il P.I.S. - Pronto Intervento Sociale, dell'assessorato al Welfare e il Segretariato sociale presente in ogni Municipio della città.