Decentramento amministrativo, in consiglio a Bari è "guerra"
La seduta era stata richiesta dai consiglieri di opposizione per discutere delle mancate deleghe e autonomie dei municipi
lunedì 21 gennaio 2019
19.35
Consiglio comunale di fuoco a Bari. Al centro della discussione avrebbe dovuto esserci il decentramento amministrativo, attuato solo in parte dall'amministrazione comunale. In aula presenti gran parte dei consiglieri di opposizione, il sindaco Decaro ma nessuno dei presidenti dei municipi cittadini. Durante la seduta non è stata data la parola al presidente della commissione consiliare sul decentramento, Muolo, che in segno di protesta ha abbandonato l'aula. A relazionare su quanto fatto finora sul tema l'assessore Tomasicchio che ha iniziato a leggere una relazione di 30 pagine. E qui sono iniziati i malumori, in aula si è piano piano creato il caos con i consiglieri di opposizione contrari alla lettura del documento, in quanto disponibile da tempo, e i cittadini che in segno di protesta hanno dato le spalle al sindaco e ai rappresentanti del consiglio comunale, Dopo una prima sospensione per tumulti, l'assessore Tomasicchio ha ripreso a relazionare ma dopo pochi minuti, interrotto dai consiglieri di opposizione, si è vista necessaria una ulteriore sospensione conclusasi con la chiusura della seduta per la sopravvenuta mancanza del numero legale.
«Decentramento amministrativo? Un altro costo inutile grazie a questa Amministrazione- dichiara la consigliera Irma Melini - La Giunta Decaro ne discute solo oggi in consiglio comunale, quando il regolamento comunale lo imponeva ad un anno dalla istituzione dei municipi ovvero nel 2015, con quattro anni di ritardo e senza neanche tutti i consiglieri di maggioranza in Aula. D'altronde il decentramento amministrativo è uno degli esempi del fallimento dell'amministrazione Decaro che in tutti questi anni non ha mai delegato le funzioni ai municipi, rendendole praticamente inutili. Un dato è certo: i consiglieri e i presidenti dei cinque municipi costano quasi un milione di euro ai baresi, senza però aver ricevuto le deleghe necessarie a riconoscere i servizi alla persona, tra cui minori e anziani, le attività culturali, sportive e di controllo del territorio, inclusa la sua manutenzione. La verità è che il decentramento va completamente rivisto, perché non ha senso eleggere i consigli municipali se non si riconoscono loro i poteri».
«Di nuovo tutti con le spalle al sindaco e all'assessore Tomasicchio - sottolinea Giuseppe Carrieri - La protesta è esplosa dopo che l'assessore Tomasicchio ha protratto il suo intervento per oltre 40 minuti, affrontando temi per nulla pertinenti con l'oggetto del dibattito. Anche io ho abbandonato l'aula in segno di protesta nei confronti di un assessore assolutamente incapace di far funzionare al meglio la macchina amministrativa dei Municipi e preoccupato solo di esporre le (minime) riduzioni dei costi della politica conseguenti alla diminuzione del numero dei consiglieri municipali. Le criticità dei Municipi di Bari attengono invece essenzialmente la carenza di personale e le ridotte risorse economiche che la giunta Decaro ha deciso, in questi anni, di destinare ai vari territori cittadini».
«Decentramento amministrativo? Un altro costo inutile grazie a questa Amministrazione- dichiara la consigliera Irma Melini - La Giunta Decaro ne discute solo oggi in consiglio comunale, quando il regolamento comunale lo imponeva ad un anno dalla istituzione dei municipi ovvero nel 2015, con quattro anni di ritardo e senza neanche tutti i consiglieri di maggioranza in Aula. D'altronde il decentramento amministrativo è uno degli esempi del fallimento dell'amministrazione Decaro che in tutti questi anni non ha mai delegato le funzioni ai municipi, rendendole praticamente inutili. Un dato è certo: i consiglieri e i presidenti dei cinque municipi costano quasi un milione di euro ai baresi, senza però aver ricevuto le deleghe necessarie a riconoscere i servizi alla persona, tra cui minori e anziani, le attività culturali, sportive e di controllo del territorio, inclusa la sua manutenzione. La verità è che il decentramento va completamente rivisto, perché non ha senso eleggere i consigli municipali se non si riconoscono loro i poteri».
«Di nuovo tutti con le spalle al sindaco e all'assessore Tomasicchio - sottolinea Giuseppe Carrieri - La protesta è esplosa dopo che l'assessore Tomasicchio ha protratto il suo intervento per oltre 40 minuti, affrontando temi per nulla pertinenti con l'oggetto del dibattito. Anche io ho abbandonato l'aula in segno di protesta nei confronti di un assessore assolutamente incapace di far funzionare al meglio la macchina amministrativa dei Municipi e preoccupato solo di esporre le (minime) riduzioni dei costi della politica conseguenti alla diminuzione del numero dei consiglieri municipali. Le criticità dei Municipi di Bari attengono invece essenzialmente la carenza di personale e le ridotte risorse economiche che la giunta Decaro ha deciso, in questi anni, di destinare ai vari territori cittadini».