Tutti pazzi per il presepe di Figaro
Inaugurata ieri sera la Natività di Sebastiano Capogna al quartiere Catino. Un "cult" natalizio per grandi e piccini
domenica 9 dicembre 2018
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Da ventinove anni si è preso la scena tra i presepisti del V Municipio barese e l'inaugurazione della sua Natività è un evento atteso non solo dai più piccoli, ma anche dai grandi. E c'è chi raggiunge la sua bottega da altre zone della città e perfino dai comuni viciniori.
Lui si chiama Sebastiano Capogna, anche se tutti lo conoscono come Nino. Nino il barbiere, perché vive grazie a colpi di spazzola e forbici, ma la sua testa ed il suo cuore aspettano il periodo natalizio per mostrare alla gente la sua opera. Un grande presepe, in pieno stile partenopeo, allestito nella sua bottega, meta di scolaresche e piccoli da ogni parte del circondario.
Perché l'inaugurazione della sera dell'Immacolata è un evento. Il lavoro, lungo un anno, finalmente può essere mostrato a tutti. I particolari sono impressionanti, con giochi di prospettive e un mix tra sacro e profano, tra tradizione ed innovazione, tra riciclaggio di materiali e nuove creazioni.
Cambia Nino, lo fa ogni anno, per non presentare a quello che è ormai il suo pubblico il medesimo prodotto finito. E lo fa con la gioia del credente, dell'uomo devoto, che da quasi un terzo di secolo allieta una comunità, dapprima quella santospiritese (di cui lui e la sua famiglia sono rappresentanti doc) e da sette anni quella di Catino, quartiere cresciuto negli '90 oltre la linea ferrata che taglia in due il V Municipio, il più settentrionale del capoluogo.
«A volte mi commuovo mentre costruisco le singole parti - ammette - perché penso al Natale tutto l'anno e immagino lo stupore negli occhi dei bimbi. È per loro che faccio tutto questo, con massima devozione per il Signore. Anche in estate - e qui sorride - mi accompagnano le musiche natalizie, ma per me funziona così: la musica mi ispira ed è il carburante per creare».
Ieri sera, 8 dicembre, gli ha reso omaggio tanta gente, non solo clienti della sua sala da barba, ma anche moltissimi appassionati del settore. Finirà ancora sui giornali, come gli capita da anni, e si schermirà come è costume del Figaro santospiritese con la passione per le bici e per il presepe. Il suo val bene un salto a Catino.
Nella nostra gallery alcuni particolari dell'opera e l'autore con moglie e figlie.
Lui si chiama Sebastiano Capogna, anche se tutti lo conoscono come Nino. Nino il barbiere, perché vive grazie a colpi di spazzola e forbici, ma la sua testa ed il suo cuore aspettano il periodo natalizio per mostrare alla gente la sua opera. Un grande presepe, in pieno stile partenopeo, allestito nella sua bottega, meta di scolaresche e piccoli da ogni parte del circondario.
Perché l'inaugurazione della sera dell'Immacolata è un evento. Il lavoro, lungo un anno, finalmente può essere mostrato a tutti. I particolari sono impressionanti, con giochi di prospettive e un mix tra sacro e profano, tra tradizione ed innovazione, tra riciclaggio di materiali e nuove creazioni.
Cambia Nino, lo fa ogni anno, per non presentare a quello che è ormai il suo pubblico il medesimo prodotto finito. E lo fa con la gioia del credente, dell'uomo devoto, che da quasi un terzo di secolo allieta una comunità, dapprima quella santospiritese (di cui lui e la sua famiglia sono rappresentanti doc) e da sette anni quella di Catino, quartiere cresciuto negli '90 oltre la linea ferrata che taglia in due il V Municipio, il più settentrionale del capoluogo.
«A volte mi commuovo mentre costruisco le singole parti - ammette - perché penso al Natale tutto l'anno e immagino lo stupore negli occhi dei bimbi. È per loro che faccio tutto questo, con massima devozione per il Signore. Anche in estate - e qui sorride - mi accompagnano le musiche natalizie, ma per me funziona così: la musica mi ispira ed è il carburante per creare».
Ieri sera, 8 dicembre, gli ha reso omaggio tanta gente, non solo clienti della sua sala da barba, ma anche moltissimi appassionati del settore. Finirà ancora sui giornali, come gli capita da anni, e si schermirà come è costume del Figaro santospiritese con la passione per le bici e per il presepe. Il suo val bene un salto a Catino.
Nella nostra gallery alcuni particolari dell'opera e l'autore con moglie e figlie.