Ultimo consiglio comunale a Bari, Decaro: «Rammaricato di non avervi saputo difendere dalla bufera»
L'assise cittadina si è riunita ieri pomeriggio, tra le altre cose si è discusso della camionale. Seduta terminata alle 21
mercoledì 24 aprile 2024
10.33
Ultimo consiglio comunale per l'era Decaro nel pomeriggio di ieri a Bari. Cala il sipario in aula Dalfino per la consiliatura, tra ringraziamenti e polemiche, queste ultime relative soprattutto alla discussione di argomenti importanti come la camionale proprio nell'ultima seduta.
I lavori sono stati aperti dal presidente Michelangelo Cavone che nel suo discorso ha voluto ringraziare non solo i colleghi consiglieri che in questi anni lo hanno affiancato, ma anche tutti coloro che hanno lavorato "nell'ombra" come segretario e vicesegretario.
Verso la fine della seduta, il sindaco Antonio Decaro ha voluto prendere la parola per ringraziare, ricordare quanto è stato fatto e fare un plauso al lavoro di tutti, maggioranza e opposizione «per questi anni trascorsi insieme, per l'impegno, il rispetto e la dedizione».
«Sono stati cinque anni complessi in cui abbiamo amministrato una città in corsa: a cavallo tra le aspettative del primo mandato e il raggiungimento di grandi traguardi che qui in quest'aula sono maturati - ha sottolineato Decaro -. Bari da tempo è una città in crescita, che ha raggiunto traguardi ma che è di fronte a sfide complesse,. Tra queste certamente c'è il governo del territorio, una nuova alleanza cittadina per un turismo sostenibile e risposte concrete per vecchie e nuove povertà. A queste e a tante altre risposte sarà chiamato il prossimo consiglio comunale a cui già da oggi faccio i miei auguri di buon lavoro».
Non è mancato un accenno alle vicende dell'ultimo periodo: «Non mi sottrarrò dal dire due parole sulle ultime vicende politiche e giudiziarie che hanno investito la città di Bari e questo Consiglio comunale - ha sottolineato il primo cittadino -. Questo è il rammarico più grande che porterò via con me di questa esperienza e di questi anni. Non avervi saputo proteggere con più forza, né difendere abbastanza dalla bufera, anche mediatica, che ci ha travolto tutti, permettendo a chi stava fuori di sporcare il lavoro di un intero consiglio comunale che si è sempre distinto per onore, trasparenza e correttezza nei suoi atti e negli impegni presi con i cittadini. Per quello che può valere, io, da sindaco e da Barese, voglio rinnovare nei confronti di tutti voi, gratitudine e apprezzamento per l'impegno di questi anni, perché seppur su banchi differenti, abbiamo difeso sempre gli interessi della nostra comunità. Per questo oggi, voglio dirvi sinceramente che sono orgoglioso di aver lavorato insieme a ciascuno di voi, e che siete stati dei compagni di viaggio straordinari».
La seduta, con un coup de théâtre, si è chiusa a causa di un malore sia del segretario che del vicesegretario. Le luci dell'aula Dalfino si sono spente tra baci e abbracci, pronte a riaccendersi con nuovi protagonisti tra un paio di mesi.
I lavori sono stati aperti dal presidente Michelangelo Cavone che nel suo discorso ha voluto ringraziare non solo i colleghi consiglieri che in questi anni lo hanno affiancato, ma anche tutti coloro che hanno lavorato "nell'ombra" come segretario e vicesegretario.
Verso la fine della seduta, il sindaco Antonio Decaro ha voluto prendere la parola per ringraziare, ricordare quanto è stato fatto e fare un plauso al lavoro di tutti, maggioranza e opposizione «per questi anni trascorsi insieme, per l'impegno, il rispetto e la dedizione».
«Sono stati cinque anni complessi in cui abbiamo amministrato una città in corsa: a cavallo tra le aspettative del primo mandato e il raggiungimento di grandi traguardi che qui in quest'aula sono maturati - ha sottolineato Decaro -. Bari da tempo è una città in crescita, che ha raggiunto traguardi ma che è di fronte a sfide complesse,. Tra queste certamente c'è il governo del territorio, una nuova alleanza cittadina per un turismo sostenibile e risposte concrete per vecchie e nuove povertà. A queste e a tante altre risposte sarà chiamato il prossimo consiglio comunale a cui già da oggi faccio i miei auguri di buon lavoro».
Non è mancato un accenno alle vicende dell'ultimo periodo: «Non mi sottrarrò dal dire due parole sulle ultime vicende politiche e giudiziarie che hanno investito la città di Bari e questo Consiglio comunale - ha sottolineato il primo cittadino -. Questo è il rammarico più grande che porterò via con me di questa esperienza e di questi anni. Non avervi saputo proteggere con più forza, né difendere abbastanza dalla bufera, anche mediatica, che ci ha travolto tutti, permettendo a chi stava fuori di sporcare il lavoro di un intero consiglio comunale che si è sempre distinto per onore, trasparenza e correttezza nei suoi atti e negli impegni presi con i cittadini. Per quello che può valere, io, da sindaco e da Barese, voglio rinnovare nei confronti di tutti voi, gratitudine e apprezzamento per l'impegno di questi anni, perché seppur su banchi differenti, abbiamo difeso sempre gli interessi della nostra comunità. Per questo oggi, voglio dirvi sinceramente che sono orgoglioso di aver lavorato insieme a ciascuno di voi, e che siete stati dei compagni di viaggio straordinari».
La seduta, con un coup de théâtre, si è chiusa a causa di un malore sia del segretario che del vicesegretario. Le luci dell'aula Dalfino si sono spente tra baci e abbracci, pronte a riaccendersi con nuovi protagonisti tra un paio di mesi.