Un anno di guerra in Ucraina, sono 295 le persone aiutare dal servizio Welfare a Bari
Ben 46 gli ucraini beneficiari dei servizi di accoglienza e integrazione previsti dal SAI (ex Sprar)
venerdì 24 febbraio 2023
13.59
A un anno dall'invasione russa dell'Ucraina, l'assessorato al Welfare rende noti i dati relativi all'accoglienza e all'accesso ai servizi territoriali di cittadini ucraini rifugiati nel capoluogo pugliese.
Sono 295 le persone di nazionalità ucraina, di cui 185 adulti e 110 minori, che nel corso di quest'anno si sono rivolte agli sportelli territoriali del Welfare e al centro polifunzionale comunale Casa delle Culture per richieste di varia natura, che spaziano dall'inserimento scolastico al supporto economico, dai farmaci all'orientamento socio-sanitario, dai beni di prima necessità all'accesso nelle strutture di accoglienza, dall'accoglienza in famiglia alla partecipazione dei minori ad attività sportive e ai programmi dei centri estivi.
Inoltre, 46 sono le persone ucraine beneficiarie dei servizi di accoglienza e integrazione previsti dal SAI (ex Sprar) condivisi con gestione ministeriale, mentre altre 30, di cui 19 adulti e 11 minori, sono state accolte in famiglia grazie al progetto promosso dall'assessorato al Welfare in collaborazione con Refugees Welcome.
Con riferimento all'inclusione e al dialogo interculturale, si è proceduto contestualmente al potenziamento dello sportello sociale, di orientamento e accompagnamento ai servizi del territorio già attivo presso Casa delle Culture. In particolare, per effetto dell'aggravarsi della crisi umanitaria, si è scelto di ubicare presso Casa delle Culture un hub (centro unico di orientamento e sostegno) destinato ai rifugiati ucraini provvedendo a tal fine a:
· attivare un servizio navetta ogni mercoledì e venerdì;
· attivare uno sportello di orientamento dedicato, tre volte a settimana per quattro ore, con la presenza di un assistente sociale e di un mediatore culturale ucraino;
· supportare l'apprendimento della lingua italiana attraverso l'avvio di un corso dedicato alle persone ucraine che si tiene quattro volte a settimana in orario pomeridiano
· promuovere spazi di incontro, condivisione e aggregazione per rifugiati in arrivo, in rete anche con associazione italo-ucraina e i mediatori culturali.
Infine, presso gli uffici del Servizio sociale di largo Chiurlia, sono state incrementate le attività dello sportello legale per un monte ore complessivo settimanale di 10 ore.
Parallelamente è stata attivata una short list per la creazione di un elenco di mediatori culturali per facilitare le progettazioni interistituzionali.
"Fin dal primo giorno del conflitto in Ucraina - commenta l'assessora al Welfare Francesca Bottalico - il Comune di Bari si è mobilitato per potenziare la rete dei Servizi sociali dedicati all'accoglienza, l'orientamento e il sostegno dei profughi in arrivo in città, anche attraverso l'attivazione di spazi di ascolto psicologico e sociale utili per aiutare a rielaborare i traumi vissuti.
Al fine di favorire opportunità di incontro con la comunità locale, inoltre, abbiamo promosso esperienze di accoglienza in famiglie grazie al progetto Famiglie senza confini e al progetto Ponti di pace, pensato per i più piccoli.
Molti dei rifugiati, in poco tempo, hanno superato il momento critico ritrovando un po' di serenità e alcuni di loro sono stati coinvolti in progettazioni sociali che oggi gli consentono di lavorare al fianco di operatori sociali baresi a sostegno di altri ucraini.
Quello messo in campo dall'assessorato al Welfare è un impegno sociale di accoglienza ma anche un impegno culturale, sociale e politico nell'auspicio che venga finalmente avviato un percorso di dialogo e mediazione per fermare questo conflitto assurdo e crudele, al quale rischiamo di assuefarci, che continua a portare con sé dolore, morte e distruzione".
Di seguito, nel dettaglio, gli accessi al Segretariato sociale registrati presso la sede della ripartizione Servizi alla persona, i 5 Municipi e il centro polifunzionale Casa delle Culture:
Ripartizione Servizi alla persona:
(103 adulti e 63 minori)
· 34 segnalazioni al Servizio sociale professionale per richiesta di accoglienza in famiglia
· 41 richieste di valutazione per inserimento in progetto SAI
· 3 richieste di accoglienza
· 1 richiesta di accesso al centro di accoglienza notturna
· 35 segnalazioni al Servizio sociale professionale per richieste quali supporto economico, beni alimentari, inserimento dei minori a scuola, farmaci, beni di prima necessità per minori
· 1 richiesta di accesso a Case di comunità
Municipio I
(10 adulti e 8 minori)
· 6 segnalazioni al Servizio sociale professionale per richieste quali supporto economico, buoni spesa, beni alimentari, buoni farmaceutici
Municipio II
(34 adulti e 21 minori)
· 15 richieste di presa in carico al Servizio sociale professionale
· 4 istanze di accesso all'Emporio e Boutique sociale di Casa delle bambine e dei bambini
· 6 richieste di misure di sostegno all'autonomia
· 1 housing lab
· 3 richieste di contributo economico straordinario
· 2 richieste di accesso a Case di comunità
· 4 richieste di accesso al centro estivo del Centro servizi per le famiglie
· 1 richiesta di partecipazione ai corsi di nuoto per minori
Municipio III
(4 adulti)
· 1 richiesta di contributo economico straordinario
· 1 richiesta di misure di sostegno all'autonomia
Municipio IV
(4 adulti e 1 minore)
· 3 richieste di misure di sostegno all'autonomia;
· 1 istanza di contributo economico straordinario
· 1 invio servizio sociale segnalazione per attivazione servizio affido adulti in difficoltà
· 1 invio servizio sociale segnalazione per accesso in deroga alla graduatoria per il centro polifunzionale casa delle bambine/i
Municipio V
(4 adulti e 2 minori)
· 2 istanze di segnalazione al servizio sociale professionale per erogazione di buoni spesa, accesso all'Emporio della salute e generi di prima necessità
Casa delle Culture /Sportello socio-sanitario per Ucraini
(26 adulti e 15 minori)
· 18 segnalazioni per emergenza ucraina di cui 9 inviate al Servizio sociale professionale della ripartizione Servizi alla persona e 9 inviate al Servizio sociale professionale dei Municipi.