Un drive-in per chiudere la campagna, Emiliano: «Lavorato per il bene della Puglia»
Evento conclusivo questa sera prima del silenzio elettorale, sul palco Antonio Decaro e Stornaiolo
venerdì 18 settembre 2020
19.47
Un drive-in nell'antistadio a Bari, con uno spettacolo condotto da Antonio Stornaiolo. Questa la chiusura elettorale di Michele Emiliano in vista delle votazioni di domenica e lunedì. Molti i partecipanti, ovviamente tutti in auto, anche per far sì che si potessero rispettare le distanze Covid.
«Oggi è l'ultimo giorno della campagna elettorale, ma mi sembra di tornare a 16 anni fa, al primo giorno in cui ho iniziato a lavorare con Emiliano - sottolinea Antonio Decaro dal palco - dato che eravamo io, Michele e le macchine. Davanti avevamo una sfida, quella di far uscire i baresi dalle auto e utilizzare i park&ride. Gli ho anche fatto prendere la bicicletta, ad ogni inaugurazione della Fiera. Ci siamo riusciti, ma non è stato facile. Michele mi ha detto sempre che niente è impossibile, è una persona che ha difeso una comunità di pugliesi che avevano un sogno che sembrava impossibile, ma non lo era. Vi ricordate la Puglia 20 anni fa? Era un'altra cosa, oggi è al centro del mondo. Dove prima c'erano le sigarette di contrabbando oggi ci sono i turisti che postano le foto scrivendo #weareinPuglia».
«Voglio ringraziare Michele anche per una cosa di attualità - aggiunge il primo cittadino di Bari - perché mi ha chiesto di stare con lui a fare la campagna e stare in giro con lui a fare i comizi. Mi ha chiesto di stare oggi insieme a lui come me lo ha chiesto 16 anni fa. Ho conosciuto tanti luoghi, altri ne ho riscoperti. Se oggi sono il sindaco, ed Emiliano il presidente della Regione, lo siamo perché siamo convinti che ogni giorno va portata una pietra al parete, per costruire non solo strade e case, ma una comunità che sta insieme. Unire e non dividere, avere una speranza e non avere paura».
«Quando abbiamo iniziato - dichiara Emiliano - ci guardavano come se fossimo pazzi. Abbiamo cominciato in ogni luogo a cambiare le cose, con un lavoro faticoso. Abbiamo finito ogni giornata sudati e pieni di tensione, consapevoli che il giorno dopo bisognava ricominciare. Domenica e lunedì saranno giornate lunghe e faticose, in cui dovrete scusare anche i miei errori. Se ho sbagliato la colpa è stata mia ma noi siamo in grado di imparare dagli errori e di andare avanti. Noi non abbiamo un uomo solo al comando, ma una squadra con la voglia di far crescere la nostra terra. In questi 15 anni ci siamo abituati a pretendere l'impossibile, prima eravamo rassegnati».
«Ci siamo fatti conoscere da una intera economia, e siamo una regione che cresce - sottolinea il governatore uscente - siamo poeti ma siamo concreti, e la nostra poesia cambia il mondo. Alle chiacchiere elettorali preferisco i fatti, Fitto ci attacca sulla gestione del Covid, ma non sa di che cosa parla. Hanno fatto danni enormi, se non fosse stato per il presidente Vendola saremmo falliti a causa di Raffaele Fitto. Ancora oggi abbiamo migliaia di dipendenti in meno perché lui ha bloccato le assunzioni».
«Abbiamo certamente fatto errori, oltre a tante cose straordinarie - aggiunge Emiliano - e anche noi siamo migliorati diventando più umili, sapendo di dover giocare insieme. Siamo solo maggiordomi e servitori della più bella padrona del mondo, la Puglia. Abbiamo messo la faccia su molte battaglie, alcune le abbiamo vinte, altre le vinceremo. Ma tutto lo abbiamo fatto per il bene di questa terra».
«La Puglia ora è padrona del suo destino, non siamo protesi di nessuno e non ci facciamo comandare da nessuno con la testa in Lombardia, in Piemonte o in Veneto. Non rinunciamo alla nostra storia, al nostro futuro. La Puglia cammina sulle sue gambe con la schiena dritta e non torneremo indietro», chiude Emiliano.
«Oggi è l'ultimo giorno della campagna elettorale, ma mi sembra di tornare a 16 anni fa, al primo giorno in cui ho iniziato a lavorare con Emiliano - sottolinea Antonio Decaro dal palco - dato che eravamo io, Michele e le macchine. Davanti avevamo una sfida, quella di far uscire i baresi dalle auto e utilizzare i park&ride. Gli ho anche fatto prendere la bicicletta, ad ogni inaugurazione della Fiera. Ci siamo riusciti, ma non è stato facile. Michele mi ha detto sempre che niente è impossibile, è una persona che ha difeso una comunità di pugliesi che avevano un sogno che sembrava impossibile, ma non lo era. Vi ricordate la Puglia 20 anni fa? Era un'altra cosa, oggi è al centro del mondo. Dove prima c'erano le sigarette di contrabbando oggi ci sono i turisti che postano le foto scrivendo #weareinPuglia».
«Voglio ringraziare Michele anche per una cosa di attualità - aggiunge il primo cittadino di Bari - perché mi ha chiesto di stare con lui a fare la campagna e stare in giro con lui a fare i comizi. Mi ha chiesto di stare oggi insieme a lui come me lo ha chiesto 16 anni fa. Ho conosciuto tanti luoghi, altri ne ho riscoperti. Se oggi sono il sindaco, ed Emiliano il presidente della Regione, lo siamo perché siamo convinti che ogni giorno va portata una pietra al parete, per costruire non solo strade e case, ma una comunità che sta insieme. Unire e non dividere, avere una speranza e non avere paura».
«Quando abbiamo iniziato - dichiara Emiliano - ci guardavano come se fossimo pazzi. Abbiamo cominciato in ogni luogo a cambiare le cose, con un lavoro faticoso. Abbiamo finito ogni giornata sudati e pieni di tensione, consapevoli che il giorno dopo bisognava ricominciare. Domenica e lunedì saranno giornate lunghe e faticose, in cui dovrete scusare anche i miei errori. Se ho sbagliato la colpa è stata mia ma noi siamo in grado di imparare dagli errori e di andare avanti. Noi non abbiamo un uomo solo al comando, ma una squadra con la voglia di far crescere la nostra terra. In questi 15 anni ci siamo abituati a pretendere l'impossibile, prima eravamo rassegnati».
«Ci siamo fatti conoscere da una intera economia, e siamo una regione che cresce - sottolinea il governatore uscente - siamo poeti ma siamo concreti, e la nostra poesia cambia il mondo. Alle chiacchiere elettorali preferisco i fatti, Fitto ci attacca sulla gestione del Covid, ma non sa di che cosa parla. Hanno fatto danni enormi, se non fosse stato per il presidente Vendola saremmo falliti a causa di Raffaele Fitto. Ancora oggi abbiamo migliaia di dipendenti in meno perché lui ha bloccato le assunzioni».
«Abbiamo certamente fatto errori, oltre a tante cose straordinarie - aggiunge Emiliano - e anche noi siamo migliorati diventando più umili, sapendo di dover giocare insieme. Siamo solo maggiordomi e servitori della più bella padrona del mondo, la Puglia. Abbiamo messo la faccia su molte battaglie, alcune le abbiamo vinte, altre le vinceremo. Ma tutto lo abbiamo fatto per il bene di questa terra».
«La Puglia ora è padrona del suo destino, non siamo protesi di nessuno e non ci facciamo comandare da nessuno con la testa in Lombardia, in Piemonte o in Veneto. Non rinunciamo alla nostra storia, al nostro futuro. La Puglia cammina sulle sue gambe con la schiena dritta e non torneremo indietro», chiude Emiliano.