Un enorme San Nicola a Bari, la street art riqualifica il San Paolo
L'opera di Mauro Roselli, realizzata in collaborazione con Misia Arte, colora un muro delle case popolari a ridosso di viale delle Regioni
venerdì 3 maggio 2019
15.43
Un enorme San Nicola che sembra vegliare su tutto il quartiere sta piano piano colorando una delle pareti delle case popolare a ridosso di viale delle Regioni al San Paolo di Bari. L'opera è stata realizzata da Mauro Roselli, artista emiliano, in collaborazione con la galleria Misia Arte di Stefano Misia, con l'autorizzazione di Arca Puglia, e per pura coincidenza viene a colorare il quartiere a ridosso della festa del santo patrono.
«È carina questa cosa perché in effetti noi avremmo voluto farlo prima - spiega l'autore - ma i permessi hanno tardato ad arrivare e la coincidenza ci ha portato a realizzarlo a ridosso della festa. Abbiamo iniziato il 2 maggio e tempo permettendo dovremmo finire domenica».
«Ho scelto San Nicola - sottolinea Roselli - perché ho già lavorato su immagini sacre ed ho chiesto di poter fare questa particolare raffigurazione del santo che è quella della statua della processione. Quando con Stefano Misia abbiamo chiesto le autorizzazioni e fatto il sopralluogo a Bari però i luoghi che ci avevano proposto erano dei sottopassi e sinceramente non avrei mai fatto un santo in un sottopasso. Quando poi ci è stata data la disponibilità di questa zona sono stata soddisfatto perché qui erano disponibili delle facciate importanti e poi si tratta di un quartiere "abbandonato"».
«Quest'opera - conclude - quindi va ad essere un'opera di riqualificazione della zona, come accade poi in tutta Europa, anche se qualcuno pensa che in realtà certe opere siano degradanti».
«È carina questa cosa perché in effetti noi avremmo voluto farlo prima - spiega l'autore - ma i permessi hanno tardato ad arrivare e la coincidenza ci ha portato a realizzarlo a ridosso della festa. Abbiamo iniziato il 2 maggio e tempo permettendo dovremmo finire domenica».
«Ho scelto San Nicola - sottolinea Roselli - perché ho già lavorato su immagini sacre ed ho chiesto di poter fare questa particolare raffigurazione del santo che è quella della statua della processione. Quando con Stefano Misia abbiamo chiesto le autorizzazioni e fatto il sopralluogo a Bari però i luoghi che ci avevano proposto erano dei sottopassi e sinceramente non avrei mai fatto un santo in un sottopasso. Quando poi ci è stata data la disponibilità di questa zona sono stata soddisfatto perché qui erano disponibili delle facciate importanti e poi si tratta di un quartiere "abbandonato"».
«Quest'opera - conclude - quindi va ad essere un'opera di riqualificazione della zona, come accade poi in tutta Europa, anche se qualcuno pensa che in realtà certe opere siano degradanti».