Un polo dell'Università di Bari al San Paolo, domani il primo tavolo tecnico
Schingaro: «Una politica potrà riqualificare piazza Europa e rigenerare l’intero quartiere»
domenica 9 luglio 2023
12.28
«Lunedì 10 luglio, alle ore 10, presso gli uffici amministrativi del Dipartimento di Scienze Politiche si terrà il primo tavolo tecnico con i cinque direttori dei dipartimenti universitari che hanno firmato con il Comune di Bari e il Municipio III il protocollo d'intesa per istituire corsi e verosimilmente costituire un polo universitario al quartiere San Paolo». Lo scrive Nicola Schingaro, presidente del Municipio III di Bari.
«Ci saranno quindi - prosegue Schingaro - i direttori e rappresentanti di Scienze Politiche, Ricerca e Innovazione Umanistica, Scienze della Formazione Psicologia e Comunicazione, DICATECh (Ingegneria Civile, Ambientale e del Territorio) e ArCoD (Architettura Costruzione e Design). Il Comune di Bari sarà rappresentato dall'assessora Paola Romano che sostituirà il sindaco Antonio Decaro impossibilitato per impegni istituzionali già assunti. Dalla mia, in qualità di presidente, rappresenterò naturalmente il Municipio 3».
Schingaro spiega: «Da quando mi sono insediato, ho provato a costruire e a lanciare la visione di 'portare' corsi universitari nel quartiere dove sono nato e cresciuto e di costituire qui un Polo Universitario in una delle sue piazze cruciali, piazza Europa. Una politica che, ne sono convinto da sempre, potrà non solo riqualificare quella piazza in senso stretto, ma potrà rigenerare l'intero quartiere da un punto di vista culturale e sociale, un quartiere che - lo sappiamo tutti - ha sofferto sempre troppo la discriminazione di essere considerato solo come un dormitorio o ancor peggio come un covo di miseria e criminalità. E invece, portare qui l'Università e il Politecnico, docenti e studenti, un pezzo di centro, un luogo dove si produce e si diffonde conoscenza e dove si preparano i giovani ad affrontare il mondo del lavoro, potrà contribuire sul serio a ri-scrivere la storia del 'mio' e del 'nostro' quartiere».
Il presidente del Municipio III conclude: «Pur nella consapevolezza che si tratta di una politica epocale per il quartiere, per l'Università e per l'intera città, ho costruito questa visione senza mai troppe pretese, un po' come fanno i bambini quando lanciano un sasso nello stagno fiduciosi che il suo cerchio si farà sempre più ampio raggiungendo tutto il mondo. E però l'ho proposta alla città nella convinzione che se vogliamo ricostruire le nostre città, dobbiamo prima rigenerare i nostri quartieri».
«Ci saranno quindi - prosegue Schingaro - i direttori e rappresentanti di Scienze Politiche, Ricerca e Innovazione Umanistica, Scienze della Formazione Psicologia e Comunicazione, DICATECh (Ingegneria Civile, Ambientale e del Territorio) e ArCoD (Architettura Costruzione e Design). Il Comune di Bari sarà rappresentato dall'assessora Paola Romano che sostituirà il sindaco Antonio Decaro impossibilitato per impegni istituzionali già assunti. Dalla mia, in qualità di presidente, rappresenterò naturalmente il Municipio 3».
Schingaro spiega: «Da quando mi sono insediato, ho provato a costruire e a lanciare la visione di 'portare' corsi universitari nel quartiere dove sono nato e cresciuto e di costituire qui un Polo Universitario in una delle sue piazze cruciali, piazza Europa. Una politica che, ne sono convinto da sempre, potrà non solo riqualificare quella piazza in senso stretto, ma potrà rigenerare l'intero quartiere da un punto di vista culturale e sociale, un quartiere che - lo sappiamo tutti - ha sofferto sempre troppo la discriminazione di essere considerato solo come un dormitorio o ancor peggio come un covo di miseria e criminalità. E invece, portare qui l'Università e il Politecnico, docenti e studenti, un pezzo di centro, un luogo dove si produce e si diffonde conoscenza e dove si preparano i giovani ad affrontare il mondo del lavoro, potrà contribuire sul serio a ri-scrivere la storia del 'mio' e del 'nostro' quartiere».
Il presidente del Municipio III conclude: «Pur nella consapevolezza che si tratta di una politica epocale per il quartiere, per l'Università e per l'intera città, ho costruito questa visione senza mai troppe pretese, un po' come fanno i bambini quando lanciano un sasso nello stagno fiduciosi che il suo cerchio si farà sempre più ampio raggiungendo tutto il mondo. E però l'ho proposta alla città nella convinzione che se vogliamo ricostruire le nostre città, dobbiamo prima rigenerare i nostri quartieri».