Un solo pediatra e 5 ore di attesa al Giovanni XXIII, lo sfogo social diventa virale
Il direttore generale Migliore replica: «Da oggi verrà effettuata una sorveglianza attiva perché episodi come questi non si ripetano»
sabato 1 febbraio 2020
15.35
Un solo pediatra al pronto soccorso del Giovanni XXIII e subito via social corre l'indignazione. La denuncia di una mamma ha fatto presto a girare nella giornata di ieri. La donna racconta di essere andata al pronto soccorso alle 19.30 con la bambina con febbre a 40 e dolore all'orecchio e dopo un'attesa di oltre 5 ore essersene andata con un nulla di fatto.
«Rispetto massimo per l'unico pediatra e tutti gli infermieri e i vigilanti - denuncia la donna attraverso Facebook - ma possibile che in un ospedale come questo succeda tutto ciò? Mancano perfino le basi igieniche. In quella stanza (priva di aspiratori per il ricambio d'aria previste dalle normative nazionali) centinaia e centinaia di virus hanno fatto festa ballando e cantando alla faccia nostra. Ed è normale che dopo 5 ore e mezza una mamma debba ritornarsene a casa con la bambina in queste condizioni?».
«Dai primi riscontri - sottolinea il direttore generale Migliore - ottenuti grazie ad un'indagine interna dalla direzione sanitaria, il responsabile del reparto, disattendendo alle chiare disposizioni della direzione aziendale, ha ritenuto opportuno distaccare una delle unità pediatriche in servizio presso il pronto soccorso ad altre attività del reparto di degenza. Questo ha causato un rallentamento del flusso assistenziale dei bambini pervenuti in pronto soccorso, rappresentato quasi esclusivamente da codici verdi e bianchi, cioè a bassa intensità. È stata emanata una disposizione affinché sin da oggi venga effettuata una sorveglianza attiva della direzione sanitaria perché episodi come questi non si ripetano e qualora i risultati dell'indagine dovessero configurare responsabilità sanzionabili l'Azienda interverrà con determinazione».
«Rispetto massimo per l'unico pediatra e tutti gli infermieri e i vigilanti - denuncia la donna attraverso Facebook - ma possibile che in un ospedale come questo succeda tutto ciò? Mancano perfino le basi igieniche. In quella stanza (priva di aspiratori per il ricambio d'aria previste dalle normative nazionali) centinaia e centinaia di virus hanno fatto festa ballando e cantando alla faccia nostra. Ed è normale che dopo 5 ore e mezza una mamma debba ritornarsene a casa con la bambina in queste condizioni?».
«Dai primi riscontri - sottolinea il direttore generale Migliore - ottenuti grazie ad un'indagine interna dalla direzione sanitaria, il responsabile del reparto, disattendendo alle chiare disposizioni della direzione aziendale, ha ritenuto opportuno distaccare una delle unità pediatriche in servizio presso il pronto soccorso ad altre attività del reparto di degenza. Questo ha causato un rallentamento del flusso assistenziale dei bambini pervenuti in pronto soccorso, rappresentato quasi esclusivamente da codici verdi e bianchi, cioè a bassa intensità. È stata emanata una disposizione affinché sin da oggi venga effettuata una sorveglianza attiva della direzione sanitaria perché episodi come questi non si ripetano e qualora i risultati dell'indagine dovessero configurare responsabilità sanzionabili l'Azienda interverrà con determinazione».