Un trapianto gli salva la vita: «Grazie ai miei "eroi"»
Il messaggio per l'unità operativa di Urologia e Centro Trapianti del Policlinico. Dopo quello al donatore
venerdì 15 marzo 2024
15.58
Nella notte tra il 29 febbraio e il primo di marzo, il 52enne barlettano Savino Pistillo ha ricevuto, al policlinico di Bari, la donazione di rene da un defunto. E dopo aver voluto pubblicamente ringraziare il grande dono ricevuto da uno sconosciuto, con una lettera molto toccante da noi pubblicata su BarlettaViva, ora il suo messaggio di ringraziamento è per i suoi "eroi", ovvero tutto lo staff che si è occupato di lui al Policlinico.
Di seguito la lettera di ringraziamento scritta da Savino, che pubblichiamo integralmente.
«Oggi ho la fortuna di poter raccontare quest'esperienza con il sorriso.
Sono stato operato nella notte tra il 29 febbraio e l'1 marzo all'ospedale Policlinico di Bari per ricevere il trapianto di un rene, dopo anni in dialisi in attesa di questo meraviglioso dono.
Se oggi sono qui a scrivere è grazie al donatore ma anche a tutta L'Unità operativa di Urologia e Centro Trapianti diretta dal professor Di Tonno.
Un ringraziamento al professor Lucarelli e al professor Spilotros; ai dottori: dottor Matera, dottor Vavallo, dottoressa Labate, dottor Miacola e dottor Pelilla.
Agli infermieri: Giuseppe, Rino, Annamaria, Gennaro, Vito, Luigi, Saverio, Luigi, Emanuele, Francesco. Loro non vogliono essere chiamati "eroi" ma per me lo sono, tutti.
Grazie ancora
Savio Pistillo»
Di seguito la lettera di ringraziamento scritta da Savino, che pubblichiamo integralmente.
«Oggi ho la fortuna di poter raccontare quest'esperienza con il sorriso.
Sono stato operato nella notte tra il 29 febbraio e l'1 marzo all'ospedale Policlinico di Bari per ricevere il trapianto di un rene, dopo anni in dialisi in attesa di questo meraviglioso dono.
Se oggi sono qui a scrivere è grazie al donatore ma anche a tutta L'Unità operativa di Urologia e Centro Trapianti diretta dal professor Di Tonno.
Un ringraziamento al professor Lucarelli e al professor Spilotros; ai dottori: dottor Matera, dottor Vavallo, dottoressa Labate, dottor Miacola e dottor Pelilla.
Agli infermieri: Giuseppe, Rino, Annamaria, Gennaro, Vito, Luigi, Saverio, Luigi, Emanuele, Francesco. Loro non vogliono essere chiamati "eroi" ma per me lo sono, tutti.
Grazie ancora
Savio Pistillo»