Una app per monitorare gli insetti impollinatori, test al parco dell'Alta Murgia
Obiettivo la messa a punto di un sistema innovativo per la raccolta dati e unico per tutte le aree protette nazionali e regionali
mercoledì 6 aprile 2022
12.23
È in corso in queste ore nel Parco dell'Alta Murgia "Gli impollinatori contano, contiamoli", una speciale due giorni con la partecipazione dei 24 parchi nazionali italiani, Ministero della Transizione Ecologica e ISPRA per testare in via ufficiale la prima app realizzata in Italia che monitora gli insetti impollinatori. L'evento è ospitato dall'Agriturismo Murà (Cassano delle Murge) e si inserisce nel progetto "Alta Murgia: un Parco per api e farfalle", avviato dall'ente per una migliore tutela e conoscenza degli impollinatori selvatici, in linea con le indicazioni di ISPRA e Università di Torino inquadrate nelle Direttive ministeriali 2019, 2020 e 2021.
Con il collaudo dell'app si concretizza uno dei principali obiettivi di progetto: la messa a punto di un sistema innovativo per la raccolta dati e unico per tutte le aree protette nazionali e regionali. AppBio-PoMS-ITALIA 1.0 è la prima applicazione sviluppata in Italia per integrare i dati provenienti dai vari parchi e metterli a sistema in un unico database, ottenendo informazioni omogenee e confrontabili sulla distribuzione di api e farfalle nei diversi territori, per valutarne lo stato di conservazione e adottare buone pratiche nell'ambito dei programmi di monitoraggio. Il sistema ha il compito di acquisire, tracciare ed elaborare i dati raccolti in campo secondo i protocolli ISPRA, creare archivi fotografici delle specie rilevate, mettere a sistema i dati geografici con quelli alfanumerici, evitare possibili errori di trascrizione dei dati raccolti, infine, realizzare una banca dati comune per tutti i parchi d'Italia mirata alla tutela degli insetti impollinatori. L'obiettivo è l'analisi statistica dei dati attraverso indicatori per consentire elaborazioni su scala nazionale.
«È un contributo concreto e innovativo che migliora la tutela degli impollinatori – dichiara Francesco Tarantini, PNAM – Un'app mai realizzata in Italia farà da collante tra tutti i parchi nazionali e regionali, permettendo ai ricercatori di costruire una mappatura costantemente aggiornata delle specie presenti nei territori, in modo più agevole rispetto al passato. È un risultato che inorgoglisce il Parco dell'Alta Murgia, promotore e coordinatore del progetto».
Lo sviluppo dell'applicazione è stato coordinato dal Parco dell'Alta Murgia con il supporto di ISPRA, nell'ambito di un progetto pilota che coinvolge l'area Tirrenico-Adriatica con i parchi dell'Appennino Lucano, Aspromonte, Gargano, Pollino, Sila e Vesuvio. È il risultato di un intenso lavoro di scambio tra i software developer e i ricercatori del progetto, che hanno fornito indicazioni e suggerimenti per la creazione dei contenuti e svolto diversi test in campo.
La fase di testing si svolge nella Foresta Mercadante con la realizzazione di transetti in linea con lo schema di monitoraggio europeo (Pollinator Monitoring Scheme). I dati raccolti in campo verranno sincronizzati, validati e condivisi nel Network Nazionale della Biodiversità.
Nel frattempo il Parco dell'Alta Murgia è stato convocato in audizione in Commissione Ambiente e Agricoltura del Senato per esprimere un suo parere sul disegno di legge n. 1254 in materia di protezione degli insetti a livello nazionale. Un'ulteriore gratifica per il lavoro svolto in questi anni a tutela degli impollinatori, che si affianca al recente riconoscimento come Parco virtuoso giunto dal Ministero della Transizione Ecologica.
Con il collaudo dell'app si concretizza uno dei principali obiettivi di progetto: la messa a punto di un sistema innovativo per la raccolta dati e unico per tutte le aree protette nazionali e regionali. AppBio-PoMS-ITALIA 1.0 è la prima applicazione sviluppata in Italia per integrare i dati provenienti dai vari parchi e metterli a sistema in un unico database, ottenendo informazioni omogenee e confrontabili sulla distribuzione di api e farfalle nei diversi territori, per valutarne lo stato di conservazione e adottare buone pratiche nell'ambito dei programmi di monitoraggio. Il sistema ha il compito di acquisire, tracciare ed elaborare i dati raccolti in campo secondo i protocolli ISPRA, creare archivi fotografici delle specie rilevate, mettere a sistema i dati geografici con quelli alfanumerici, evitare possibili errori di trascrizione dei dati raccolti, infine, realizzare una banca dati comune per tutti i parchi d'Italia mirata alla tutela degli insetti impollinatori. L'obiettivo è l'analisi statistica dei dati attraverso indicatori per consentire elaborazioni su scala nazionale.
«È un contributo concreto e innovativo che migliora la tutela degli impollinatori – dichiara Francesco Tarantini, PNAM – Un'app mai realizzata in Italia farà da collante tra tutti i parchi nazionali e regionali, permettendo ai ricercatori di costruire una mappatura costantemente aggiornata delle specie presenti nei territori, in modo più agevole rispetto al passato. È un risultato che inorgoglisce il Parco dell'Alta Murgia, promotore e coordinatore del progetto».
Lo sviluppo dell'applicazione è stato coordinato dal Parco dell'Alta Murgia con il supporto di ISPRA, nell'ambito di un progetto pilota che coinvolge l'area Tirrenico-Adriatica con i parchi dell'Appennino Lucano, Aspromonte, Gargano, Pollino, Sila e Vesuvio. È il risultato di un intenso lavoro di scambio tra i software developer e i ricercatori del progetto, che hanno fornito indicazioni e suggerimenti per la creazione dei contenuti e svolto diversi test in campo.
La fase di testing si svolge nella Foresta Mercadante con la realizzazione di transetti in linea con lo schema di monitoraggio europeo (Pollinator Monitoring Scheme). I dati raccolti in campo verranno sincronizzati, validati e condivisi nel Network Nazionale della Biodiversità.
Nel frattempo il Parco dell'Alta Murgia è stato convocato in audizione in Commissione Ambiente e Agricoltura del Senato per esprimere un suo parere sul disegno di legge n. 1254 in materia di protezione degli insetti a livello nazionale. Un'ulteriore gratifica per il lavoro svolto in questi anni a tutela degli impollinatori, che si affianca al recente riconoscimento come Parco virtuoso giunto dal Ministero della Transizione Ecologica.