Una "centrale del riciclaggio" scoperta a Canosa. Ritrovati mezzi rubati nelle province di Bari, Rimini e Pescara
Le manette dei Carabinieri sono scattate ai polsi di 4 persone, beccate in flagranza di reato. Gestivano affari illeciti per 250.000 Euro
sabato 15 settembre 2018
16.05
Una vera e propria centrale del riciclaggio delle auto rubate è quella scoperta a Canosa di Puglia in località via Corsica dai Carabinieri della Compagnia di Barletta unitamente a quelli della locale Stazione CC. Quattro le persone arrestate in flagranza, delle quali due di Cerignola (FG), uno di nazionalità ucraina e l'altro marocchina, tutte ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata ai reati di ricettazione e riciclaggio di veicoli industriali e commerciali di provento di furti commessi nelle province di Bari, Rimini e Pescara.
La situazione era già da qualche tempo attenzionata dai militari, le cui indagini avevano fatto nascere dei sospetti sul fatto che a Canosa di Puglia, all'interno di un capannone, ci potessero essere movimenti poco chiari, motivo per il quale avevano già posto la zona sotto una più attenta osservazione.
Alle prime ore dell'alba di ieri, decisi ad intervenire, i Carabinieri hanno fatto irruzione nel capannone, circoscritto da una recinzione in muratura, da cui provenivano rumori metallici . All'interno della struttura i militari dell'Arma hanno sorprendeso 4 persone intente a effettuare le operazioni di smontaggio di un autocarro di recente costruzione. Alla vista dei Carabinieri i quattro malfattori si sono dati a una frettolosa fuga, cercando scavalcare le mura di recinzione. Inseguiti a piedi, i malviventi sono stati bloccati dai Carabinieri.
Dalla susseguente perquisizione dei locali sono stati rinvenuti venti veicoli industriali di recentissima costruzione, alcuni dei quali in parte già cannibalizzati, tutti oggetto di furti perpetrati nelle province di Bari, Rimini e Pescara. Insieme ai mezzi rubati sono stati ritrovati anche altri veicoli di dubbia provenienza sprovvisti di targhe e con la parte della lamiera dov'è punzonato il numero di telaio tagliata.
Nel corso dell'attività sono stati inoltre rinvenuti e sottoposti a sequestro anche numerosi motori, tappezzerie, ruote ed altre componenti per veicoli commerciali. Tutto il materiale rinvenuto, del valore di circa 250.000 Euro, è stato sottoposto a sequestro, per consentire i successivi accertamenti finalizzati a risalire ai legittimi proprietari.
I quattro arrestati, su disposizione della competente A.G., sono stati associati presso la Casa Circondariale di Trani, in attesa di giudizio.
La situazione era già da qualche tempo attenzionata dai militari, le cui indagini avevano fatto nascere dei sospetti sul fatto che a Canosa di Puglia, all'interno di un capannone, ci potessero essere movimenti poco chiari, motivo per il quale avevano già posto la zona sotto una più attenta osservazione.
Alle prime ore dell'alba di ieri, decisi ad intervenire, i Carabinieri hanno fatto irruzione nel capannone, circoscritto da una recinzione in muratura, da cui provenivano rumori metallici . All'interno della struttura i militari dell'Arma hanno sorprendeso 4 persone intente a effettuare le operazioni di smontaggio di un autocarro di recente costruzione. Alla vista dei Carabinieri i quattro malfattori si sono dati a una frettolosa fuga, cercando scavalcare le mura di recinzione. Inseguiti a piedi, i malviventi sono stati bloccati dai Carabinieri.
Dalla susseguente perquisizione dei locali sono stati rinvenuti venti veicoli industriali di recentissima costruzione, alcuni dei quali in parte già cannibalizzati, tutti oggetto di furti perpetrati nelle province di Bari, Rimini e Pescara. Insieme ai mezzi rubati sono stati ritrovati anche altri veicoli di dubbia provenienza sprovvisti di targhe e con la parte della lamiera dov'è punzonato il numero di telaio tagliata.
Nel corso dell'attività sono stati inoltre rinvenuti e sottoposti a sequestro anche numerosi motori, tappezzerie, ruote ed altre componenti per veicoli commerciali. Tutto il materiale rinvenuto, del valore di circa 250.000 Euro, è stato sottoposto a sequestro, per consentire i successivi accertamenti finalizzati a risalire ai legittimi proprietari.
I quattro arrestati, su disposizione della competente A.G., sono stati associati presso la Casa Circondariale di Trani, in attesa di giudizio.