Una corona di fiori per le vittime di Cutro, l'iniziativa della Cgil Bari: «Diritti siano di tutti»
Bottalico: «La nostra voce urli contro le responsabilità, la mancanza di politiche strutturate per l'accoglienza»
lunedì 6 marzo 2023
17.55
Una corona di fiori depositata nel mare Adriatico, "gemello" del mare Ionio dove domenica 26 febbraio, al largo di Cutro nei pressi di Crotone, è affondata l'ennesima imbarcazione carica di migranti, alla ricerca di una vita degna in Europa, lontano da guerre, dittature, fame e morte. Un disastro che ha provocato - finora - 60 morti, ma il numero di vittime è in continuo aggiornamento con il procedere delle ricerche.
La Cgil Bari ha voluto ricordare le vittime innocenti dell'ennesima strage del mare, depositando questa mattina una corona di fiori nello specchio di Adriatico che bagna il molo San Nicola. Un gesto semplice, ma al tempo stesso carico di simbolismo. «"Perdonateci": è il messaggio delle mamme di Cutro. Ci uniamo a questo grido nella consapevolezza che sia necessario immaginare un Paese in cui i diritti sono di tutti o non sono di nessuno. In caso contrario si chiamano privilegi. Non permetteremo che si volga lo sguardo altrove. Il fascismo si nutre dell'indifferenza. Lo combatteremo sempre», è il commento del sindacato.
«Non permetteremo a nessuno di trasformare le vittime in colpevoli: riteniamo inaccettabili le dichiarazioni di un ministro che scarica le responsabilità sui più deboli. Le persone che arrivano sulle nostre spiagge fuggono da disperazione, povertà e torture. Da tutto ciò che nel nostro benessere è difficile immaginare - continuano da Cgil Bari. Riportiamo l'attenzione su ciò che possiamo fare tutti noi, lo Stato, l'Europa. È inaccettabile che qualcuno debba scegliere tra i rischi della guerra e quelli di un viaggio pericoloso alla ricerca della sperata salvezza».
Francesca Bottalico, assessora al Welfare del Comune di Bari, commenta: «I confini, i muri, l'indifferenza, la rassegnazione e il fascismo non ci appartengono. Nel silenzio e nel rispetto per le vittime di Cutro la nostra voce urli contro le responsabilità, la mancanza di politiche strutturate per l'accoglienza, di canali sicuri di viaggio, di condanna degli scafisti e di sostegno a quanti quotidianamente, in ogni ruolo, promuovono il diritto al futuro e alla vita per tutti e tutte».
Lorenzo Leonetti, presidente del Municipio I di Bari, aggiunge: «Questa mattina, al fianco della Cgil Bari, abbiamo ricordato il drammatico naufragio di Cutro e le tante vittime che scappano da condizioni di guerra e povertà e finiscono morte in mare a poche centinaia di metri dalla nostra costa. Uomini, donne e bambini disperati che sperano in un futuro senza persecuzioni, violenze e ingiustizie. Uomini e donne che non cercano nulla di speciale, ma solo un po' di normalità per i loro figli, per le loro famiglie e per loro stessi. Oggi al molo San Nicola il nostro pensiero era solo per loro».
La Cgil Bari ha voluto ricordare le vittime innocenti dell'ennesima strage del mare, depositando questa mattina una corona di fiori nello specchio di Adriatico che bagna il molo San Nicola. Un gesto semplice, ma al tempo stesso carico di simbolismo. «"Perdonateci": è il messaggio delle mamme di Cutro. Ci uniamo a questo grido nella consapevolezza che sia necessario immaginare un Paese in cui i diritti sono di tutti o non sono di nessuno. In caso contrario si chiamano privilegi. Non permetteremo che si volga lo sguardo altrove. Il fascismo si nutre dell'indifferenza. Lo combatteremo sempre», è il commento del sindacato.
«Non permetteremo a nessuno di trasformare le vittime in colpevoli: riteniamo inaccettabili le dichiarazioni di un ministro che scarica le responsabilità sui più deboli. Le persone che arrivano sulle nostre spiagge fuggono da disperazione, povertà e torture. Da tutto ciò che nel nostro benessere è difficile immaginare - continuano da Cgil Bari. Riportiamo l'attenzione su ciò che possiamo fare tutti noi, lo Stato, l'Europa. È inaccettabile che qualcuno debba scegliere tra i rischi della guerra e quelli di un viaggio pericoloso alla ricerca della sperata salvezza».
Francesca Bottalico, assessora al Welfare del Comune di Bari, commenta: «I confini, i muri, l'indifferenza, la rassegnazione e il fascismo non ci appartengono. Nel silenzio e nel rispetto per le vittime di Cutro la nostra voce urli contro le responsabilità, la mancanza di politiche strutturate per l'accoglienza, di canali sicuri di viaggio, di condanna degli scafisti e di sostegno a quanti quotidianamente, in ogni ruolo, promuovono il diritto al futuro e alla vita per tutti e tutte».
Lorenzo Leonetti, presidente del Municipio I di Bari, aggiunge: «Questa mattina, al fianco della Cgil Bari, abbiamo ricordato il drammatico naufragio di Cutro e le tante vittime che scappano da condizioni di guerra e povertà e finiscono morte in mare a poche centinaia di metri dalla nostra costa. Uomini, donne e bambini disperati che sperano in un futuro senza persecuzioni, violenze e ingiustizie. Uomini e donne che non cercano nulla di speciale, ma solo un po' di normalità per i loro figli, per le loro famiglie e per loro stessi. Oggi al molo San Nicola il nostro pensiero era solo per loro».