Uniba compie 100 anni nel 2025, iniziati i festeggiamenti a Bari
Si è partiti riaprendo il cancello su piazza Umberto e l'ex Biblioteca Nazionale chiusa da 20 anni
mercoledì 17 gennaio 2024
12.04
L'università degli studi di Bari si appresta a festeggiare i suoi primi 100 anni di vita. Nel 2025 saranno infatti 100 anni dalla sua istituzione, prevista dal regio decreto 30 settembre 1923 n. 2102 ed istituita con Decreto 9 ottobre 1924 sulle fondamenta delle antiche Scuole Universitarie di Farmacia e di Notariato attivate subito dopo l'Unità d'Italia in sostituzione dell'antico "Reale Liceo delle Puglie".
A gennaio del 1925 viene quindi istituita la Facoltà di Medicina e Chirurgia che incorpora la preesistente Scuola per Ostetriche e viene trasformata in Facoltà la Scuola di Farmacia e a gennaio 2025 culmineranno gli eventi di questo anno di festeggiamenti iniziato un paio di giorni fa con la riapertura dopo anni (era chiuso dal 2018 a causa di lavori) del cancello principale che si affaccia su piazza Umberto, e con la riapertura al pubblico come biblioteca di comunità della ex Biblioteca Nazionale, chiusa invece da circa 20 anni.
«Festeggiamo un traguardo che appartiene a tutto il territorio perché senza Università non si cresce. La presenza dell'Ateneo ha garantito crescita, innovazione ed evoluzione verso la modernità. Vogliamo dare un'idea di territorialità e per questo iniziamo aprendo una biblioteca chiusa, un cancello chiuso e svelando un logo che ci parla di futuro», sottolinea il rettore Stefano Bronzini. Un futuro che, aggiunge il magnifico rettore, passa dai «47 milioni messi in bilancio per risolvere il problema degli spazi, e con i quali si prevede la realizzazione di un'aula magna multidisciplinare al Campus, ma anche la modernizzazione delle aule di medicina, un intervento a Valenzano con ampliamento e perfezionamento di alcuni spazi, ed interventi a Taranto dove vorremmo portare nuovi corsi di studio». E anche dalla ricerca, per la quale l'Uniba è stata "premiata" dal Pnrr con 300 milioni di fondi da utilizzare per «investire sul territorio» in quanto «l'università non può essere solo dell'offerta formativa (che comunque prevede l'istituzione di tre nuovi corsi di laurea il prossimo anno e una revisione totale dell'offerta nel 2025/2026) ma deve essere soprattutto luogo di innovazione»
A gennaio del 1925 viene quindi istituita la Facoltà di Medicina e Chirurgia che incorpora la preesistente Scuola per Ostetriche e viene trasformata in Facoltà la Scuola di Farmacia e a gennaio 2025 culmineranno gli eventi di questo anno di festeggiamenti iniziato un paio di giorni fa con la riapertura dopo anni (era chiuso dal 2018 a causa di lavori) del cancello principale che si affaccia su piazza Umberto, e con la riapertura al pubblico come biblioteca di comunità della ex Biblioteca Nazionale, chiusa invece da circa 20 anni.
«Festeggiamo un traguardo che appartiene a tutto il territorio perché senza Università non si cresce. La presenza dell'Ateneo ha garantito crescita, innovazione ed evoluzione verso la modernità. Vogliamo dare un'idea di territorialità e per questo iniziamo aprendo una biblioteca chiusa, un cancello chiuso e svelando un logo che ci parla di futuro», sottolinea il rettore Stefano Bronzini. Un futuro che, aggiunge il magnifico rettore, passa dai «47 milioni messi in bilancio per risolvere il problema degli spazi, e con i quali si prevede la realizzazione di un'aula magna multidisciplinare al Campus, ma anche la modernizzazione delle aule di medicina, un intervento a Valenzano con ampliamento e perfezionamento di alcuni spazi, ed interventi a Taranto dove vorremmo portare nuovi corsi di studio». E anche dalla ricerca, per la quale l'Uniba è stata "premiata" dal Pnrr con 300 milioni di fondi da utilizzare per «investire sul territorio» in quanto «l'università non può essere solo dell'offerta formativa (che comunque prevede l'istituzione di tre nuovi corsi di laurea il prossimo anno e una revisione totale dell'offerta nel 2025/2026) ma deve essere soprattutto luogo di innovazione»