Università di Bari, al Piccinni inaugurazione dell'anno accademico

Presente il botanico e saggista Stefano Mancuso. Il rettore annuncia: "il congelamento di collaborazioni con Paesi, Fondazioni e aziende che non rispettano i diritti civili e le libertà"

martedì 6 febbraio 2024 12.21
A cura di Elga Montani
Cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2023/2024 di Uniba questa mattina a Bari al teatro Piccini.

L'evento è stato aperto da Gaia Gentile che ha intonato la canzone "We don't need another hero" e da alcune immagini tratte da "L'era glaciale".

Parlando dei numeri di quest'anno, il rettore Stefano Bronzini, a margine della cerimonia, ha dichiarato che sono positivi: per gli iscritti è stata "superata la soglia dei 40mila, ma sottolineo anche gli oltre 300 dottorati di ricerca, i 2500 posti per specializzazioni e di tutte le attività che l'Università convoglia nelle proprie sedi di tutta la Puglia".

E durante il suo discorso, Bronzini ha annunciato "il congelamento di collaborazioni con Paesi, Fondazioni e aziende che non rispettano i diritti civili e le libertà"

Oltre ai rettori di diversi atenei italiani, ospite il professor Stefano Mancuso, botanico e saggista italiano che insegna arboricoltura generale e etologia vegetale all'Università di Firenze.

Tema della giornata il senso del limite. "Il limite è un concetto straordinario che abbiamo perso – ha dichiarato Mancuso -. L'umanità è incapace di comprendere che fa parte di un sistema più ampio, di relazioni complesse, che ogni sua azione ha delle ricadute le cui conseguenze, spesso, avvengono in posti e in luoghi molto lontani da dove è iniziata l'azione. Non aver compreso questo, ci ha portato oggi in una situazione che per quanto riguarda il problema che vagamente viene chiamato 'ambientale' è molto grave. L'unica soluzione è educare".


Limiti che anche gli studenti, come sottolineato da Serena Tangorra di Next Generation, devono far in modo di modificare soprattutto in relazione alle generazioni precedenti. "La nostra è una generazione che deve decidere in base alle proprie categorie. Dobbiamo porci il nostro limite, con una accezione non negativa, ma figlia dello spirito del nostro tempo. Dobbiamo scegliere i nostri limiti, e tramite la conoscenza capire a quali obiettivi vogliamo ambire ".