Università di Bari, firmato il protocollo con Italian Blue Growth verso l'ottava edizione di "Seafuture"

Tutto pronto per il ritorno dell'hub dedicato alle eccellenze industriali del settore del Mare, alla blue economy e alla sostenibilità

martedì 17 gennaio 2023
Firmato il protocollo d'intesa tra l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e la Società Italian Blue Growth srl in vista della ottava edizione di SEAFUTURE, il primo hub dedicato alle eccellenze industriali del settore del Mare, alla Blue Economy, all'innovazione tecnologica e alla sostenibilità in ambiente marino con un altissimo profilo internazionale.

L'accordo è finalizzato a promuovere la collaborazione per attività di ricerca, trasferimento tecnologico, innovazione, formazione e progettazione condivisa nell'ambito dei programmi di finanziamento nazionali e internazionali.

Punto centrale dell'accordo è quello di favorire studenti e laureati nel campo del placement e della formazione aziendale attraverso gli strumenti del tirocinio curriculare e l'apprendistato di alta formazione e ricerca.

L'Ateneo di Bari, tra le più grandi Università del Mezzogiorno, ha una grande tradizione in campo giuridico, economico e tecnico-scientifico e rappresenta uno degli interlocutori più qualificati per lo sviluppo e la valorizzazione dell'Economia Blue in Italia. Tra le sue priorità, un programma di sviluppo delle competenze trasversali e la promozione di scambi con altri Enti di ricerca e organizzazioni pubbliche e private, nazionali ed internazionali che possano rendere veloci ed efficaci le transizione Università/lavoro dei propri giovani laureati. Da qui l'interesse a rafforzare i rapporti con IBG srl che, oltre a organizzare SEAFUTURE, partecipata al Consorzio Tecnomar, al Distretto Ligure Tecnologie Marine e da EIEAD, e opera per orientare lo sviluppo industriale delle aziende MPMI e grandi imprese italiane del comparto delle tecnologie del mare.

"Per quanto riguarda la Blue Economy abbiamo programmato più investimenti su ricerca e formazione che significa più dottorati di ricerca, più corsi di laurea legati alla sostenibilità, all'ecologia, alla tutela de mare. In questo percorso – ha dichiarato il Rettore dell'Università di Bari Stefano Bronzini - la collaborazione con IBG rappresenta una ulteriore spinta alla crescita di un modello culturale ed economico che grazie alla ricerca e all'innovazione sia più sostenibile e rispettoso dell'ambiente."

"La firma di questo protocollo d'intesa con l'Ateneo di Bari – spiega la Dottoressa Pagni -rappresenta per IBG e in particolare per SEAFUTURE un tassello importante per il raggiungimento del nostro principale obiettivo: essere piattaforma di confronto e favorire occasioni di crescita, promuovendo e consolidando relazioni e scambi fra i big player nazionali e internazionali, PMI, esponenti del mondo accademico e della ricerca, cluster tecnologici marini e marittimi. Il passo in più che vogliamo fare è quello di offrire sempre maggiore spazio ai giovani e alle idee innovative. Un Paese che non investe sui giovani – continua la Pagni - è un Paese senza futuro perché il capitale umano è uno dei fattori di crescita maggiore di una società. Riconoscere alle giovani generazioni un ruolo importante è per noi un motivo di orgoglio. Per questo abbiamo rilanciato i SEAFUTURE AWARDS, che stanno riscuotendo un forte interesse. I premi, infatti, intendono valorizzare concretamente il concetto del trasferimento tecnologico quale elemento strategico per accrescere la competitività delle nostre imprese, ma anche dei giovani. Riteniamo che questo sia il modo più utile e concreto per concorrere insieme al crescita della Blue Economy del nostro Paese. In più l'ottava edizione di SEAFUTURE che si svolgerà dal 5 all'8 giugno all'interno della Base Militare della Spezia, avrà uno grande spazio espositivo dedicato alle Start-up. A loro, inoltre, dedicheremo un'attenzione particolare offrendo visibilità attraverso il sito e i social dell'evento e realizzando una specifica sessione pitching in cui presentare la propria attività a imprese del target di riferimento. Per questo ringrazio il Magnifico Rettore e con lui tutta l'Università di Bari e il mondo accademico che rappresenta".