Università LUM, inaugurato l'anno accademico: presente la ministra Gelmini
Il rettore Antonello Garzoni: "Il futuro che ci attende si scrive ora".
venerdì 26 novembre 2021
15.33
"Il futuro che ci attende si scrive ora". Lo ha detto il Rettore della Lum Prof. Antonello Garzoni al termine del suo intervento con cui ha aperto questa mattina ufficialmente l'Anno Accademico della Lum.
"Non può esserci vero sviluppo territoriale senza un efficace sistema di alta formazione e ricerca – ha affermato il prof. Garzoni – ma è altrettanto vero che il sistema universitario non può crescere senza un territorio che, nelle sue forze imprenditoriali e nelle sue componenti pubbliche, non investa in esso. Oggi grazie ai fondi del Next Generation Europe, l'Italia è di fronte ad una grande occasione di riscatto e crescita: quella di riequilibrare il divario tra Nord e sud del nostro Paese, il divario di genere e il divario dell'occupazione giovanile. In questo – ha proseguito il Rettore - i tre assi del PNNR sono solo gli strumenti con cui si può lavorare consentire un riequilibrio dei divari del nostro Paese e favorire la crescita, anche per avere un Sud moderno e competitivo, un Sud che vuole giocare un ruolo centrale nella crescita dell'Italia e credo fermamente che le università giochino un ruolo chiave per raggiungere questi obiettivi".
"Quello che si apre oggi – ha dichiarato l'On. Mariastella Gelmini, Ministra per gli Affari regionali e le Autonomie - con questa Cerimonia è un anno accademico che, sia per l'Ateneo che per gli studenti, non sarà come tutti gli altri: dopo le pagine più buie della pandemia, che aveva fagocitato le luci del presente e le speranze del futuro, il nuovo anno, pur con tutte le incognite e le cautele che il Covid continua ad imporci in termini di restrizioni e vaccinazioni, si apre sotto l'auspicio di un cauto ottimismo: molte stelle devono guidarci con fiducia nel costruire con le nostre mani un domani migliore. E non ho alcun dubbio - ha proseguito l'On Gelmini - nell'affermare che le pietre angolari su cui costruire il nostro domani sono lo studio, la ricerca, la scienza, la tecnologia, la competenza e l'eccellenza, che trovano nelle istituzioni universitarie il loro terreno di coltura, il loro laboratorio, il crocevia essenziale per l'incontro e il confronto fra sensibilità, saperi ed esperienze diverse che arricchiscono ciascuno e tutti, e forniscono ai nostri giovani gli strumenti per correre più avanti e più lontano. Esiste un detto, molto diffuso nelle università americane e ricordato anche a suo tempo dal Presidente Kennedy, che dice che se vuoi costruire una grande città, crea una grande università e aspetta 200 anni. Certo nei tempi in cui viviamo, segnati da una continua e rapidissima evoluzione della conoscenza, i 200 anni dell'adagio potrebbero essere anche 20. Il concetto di base, però, è chiaro e pacifico – ha sottolineato il Ministro - non c'è crescita economica né sviluppo o benessere senza investimenti seri nello studio e nella ricerca; le università, come fucine delle competenze e del sapere, sono un centro nevralgico del territorio, attorno al quale si irradiano istituzioni, attività imprenditoriali, iniziative della società civile: l'università è un'oasi attorno alla quale, anche nel terreno più impervio, possono nascere splendidi giardini umani".
"Il valore di questa università si sta rafforzando nel tempo - ha detto il Governatore della Puglia, Michele Emiliano - la Lum è una delle realtà universitarie italiane più interessanti e più dinamiche, che ha consentito alla Regione Puglia di aprire una facoltà di Medicina collegata al Miulli di Acquaviva e sta sostenendo studi e approfondimenti sul management sanitario. Dal punto di vista degli studi economici e del diritto è una delle università che insegue la modernità, e rappresenta uno stimolo anche per le università pubbliche. Quindi è un valore molto rilevante per la Regione Puglia, anche perché ha una strategia molto simile, se non sovrapponibile, a quella di una università pubblica, perché fa gioco di squadra. Insieme alle facoltà pubbliche – ha sottolineato Emiliano - la Lum ha organizzato i corsi per i direttori generali e per i direttori amministrativi. Siamo dentro un sistema universitario, quello pugliese, che può essere anche ulteriormente rafforzato e la Regione Puglia è a disposizione soprattutto delle scuole di specializzazione in medicina e delle facoltà di medicina. Questo per ovvi motivi, perché abbiamo bisogno che i medici si laureino qui, facciano qui le specializzazioni e rimangano qui a lavorare. La Regione è a disposizione per rafforzare questa visione, per incrementare il capitale umano pugliese e offrirgli una prospettiva, anche perché studiare in Puglia significa lavorare più facilmente in Puglia".
Alla cerimonia, cui sono seguiti gli interventi di Emanuele Degennaro, Presidente del Consiglio di Amministrazione della Lum, di S.E. Monsignor Giovanni Ricchiuti, Arcivescovo e Governatore dell'Ospedale "F. Miulli", di Antonella Rago, Direttrice Generale della Lum e di Ilenia Fraccalvieri, Presidente del Consiglio degli Studenti, era presente, tra le numerose autorità, il Presidente della FIGC Gabriele Gravina.
"Non può esserci vero sviluppo territoriale senza un efficace sistema di alta formazione e ricerca – ha affermato il prof. Garzoni – ma è altrettanto vero che il sistema universitario non può crescere senza un territorio che, nelle sue forze imprenditoriali e nelle sue componenti pubbliche, non investa in esso. Oggi grazie ai fondi del Next Generation Europe, l'Italia è di fronte ad una grande occasione di riscatto e crescita: quella di riequilibrare il divario tra Nord e sud del nostro Paese, il divario di genere e il divario dell'occupazione giovanile. In questo – ha proseguito il Rettore - i tre assi del PNNR sono solo gli strumenti con cui si può lavorare consentire un riequilibrio dei divari del nostro Paese e favorire la crescita, anche per avere un Sud moderno e competitivo, un Sud che vuole giocare un ruolo centrale nella crescita dell'Italia e credo fermamente che le università giochino un ruolo chiave per raggiungere questi obiettivi".
"Quello che si apre oggi – ha dichiarato l'On. Mariastella Gelmini, Ministra per gli Affari regionali e le Autonomie - con questa Cerimonia è un anno accademico che, sia per l'Ateneo che per gli studenti, non sarà come tutti gli altri: dopo le pagine più buie della pandemia, che aveva fagocitato le luci del presente e le speranze del futuro, il nuovo anno, pur con tutte le incognite e le cautele che il Covid continua ad imporci in termini di restrizioni e vaccinazioni, si apre sotto l'auspicio di un cauto ottimismo: molte stelle devono guidarci con fiducia nel costruire con le nostre mani un domani migliore. E non ho alcun dubbio - ha proseguito l'On Gelmini - nell'affermare che le pietre angolari su cui costruire il nostro domani sono lo studio, la ricerca, la scienza, la tecnologia, la competenza e l'eccellenza, che trovano nelle istituzioni universitarie il loro terreno di coltura, il loro laboratorio, il crocevia essenziale per l'incontro e il confronto fra sensibilità, saperi ed esperienze diverse che arricchiscono ciascuno e tutti, e forniscono ai nostri giovani gli strumenti per correre più avanti e più lontano. Esiste un detto, molto diffuso nelle università americane e ricordato anche a suo tempo dal Presidente Kennedy, che dice che se vuoi costruire una grande città, crea una grande università e aspetta 200 anni. Certo nei tempi in cui viviamo, segnati da una continua e rapidissima evoluzione della conoscenza, i 200 anni dell'adagio potrebbero essere anche 20. Il concetto di base, però, è chiaro e pacifico – ha sottolineato il Ministro - non c'è crescita economica né sviluppo o benessere senza investimenti seri nello studio e nella ricerca; le università, come fucine delle competenze e del sapere, sono un centro nevralgico del territorio, attorno al quale si irradiano istituzioni, attività imprenditoriali, iniziative della società civile: l'università è un'oasi attorno alla quale, anche nel terreno più impervio, possono nascere splendidi giardini umani".
"Il valore di questa università si sta rafforzando nel tempo - ha detto il Governatore della Puglia, Michele Emiliano - la Lum è una delle realtà universitarie italiane più interessanti e più dinamiche, che ha consentito alla Regione Puglia di aprire una facoltà di Medicina collegata al Miulli di Acquaviva e sta sostenendo studi e approfondimenti sul management sanitario. Dal punto di vista degli studi economici e del diritto è una delle università che insegue la modernità, e rappresenta uno stimolo anche per le università pubbliche. Quindi è un valore molto rilevante per la Regione Puglia, anche perché ha una strategia molto simile, se non sovrapponibile, a quella di una università pubblica, perché fa gioco di squadra. Insieme alle facoltà pubbliche – ha sottolineato Emiliano - la Lum ha organizzato i corsi per i direttori generali e per i direttori amministrativi. Siamo dentro un sistema universitario, quello pugliese, che può essere anche ulteriormente rafforzato e la Regione Puglia è a disposizione soprattutto delle scuole di specializzazione in medicina e delle facoltà di medicina. Questo per ovvi motivi, perché abbiamo bisogno che i medici si laureino qui, facciano qui le specializzazioni e rimangano qui a lavorare. La Regione è a disposizione per rafforzare questa visione, per incrementare il capitale umano pugliese e offrirgli una prospettiva, anche perché studiare in Puglia significa lavorare più facilmente in Puglia".
Alla cerimonia, cui sono seguiti gli interventi di Emanuele Degennaro, Presidente del Consiglio di Amministrazione della Lum, di S.E. Monsignor Giovanni Ricchiuti, Arcivescovo e Governatore dell'Ospedale "F. Miulli", di Antonella Rago, Direttrice Generale della Lum e di Ilenia Fraccalvieri, Presidente del Consiglio degli Studenti, era presente, tra le numerose autorità, il Presidente della FIGC Gabriele Gravina.