Usura a Bari, condanne per la famiglia Capodiferro di San Girolamo
Il giudice ha emesso pene fino a 6 anni per tutti quelli coinvolti giudicati con il rito abbreviato
venerdì 26 luglio 2019
12.21
Sono stati tutti condannati i membri della famiglia Capodiferro di San Girolamo, arrestati in seguito all'operazione "Ragnatela" nell'ottobre 2018.
Il giudice, condividendo l'impianto accusatorio portato avanti dalla locale Procura, al termine del rito abbreviato, ha condannato Domenico Capodiferro a 6 anni di reclusione e Giuseppe Farella e Ugo Montelli, rispettivamente genero e braccio destro, a 4 anni e 8 mesi. La moglie Lucia Mininni e la figlia Ivana Capodiferro sono state altresì condannate a 4 anni.
Le investigazioni finanziarie, condotte dai militari del G.I.C.O., anche mediante intercettazioni telefoniche ed ambientali avevano documentato l'attività usuraria posta in essere dal pluripregiudicato barese Domenico Capodiferro, operante principalmente nei quartieri di San Girolamo e San Paolo, il quale, già detenuto per altri reati, si avvaleva della concreta collaborazione dei familiari e di un proprio fiduciario.
Sempre in occasione degli arresti dello scorso ottobre, è stato notificato, inoltre, un fecreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca avente ad oggetto beni riconducibili direttamente ed indirettamente ai nuclei familiari di Domenico Capodiferro e Andrea Montani, per un valore complessivo stimato di oltre 1,3 milioni di euro, espressione dell'illecito accumulo di ricchezza perpetrato nel tempo, frutto dell'attività criminale accertata.
Il giudice, condividendo l'impianto accusatorio portato avanti dalla locale Procura, al termine del rito abbreviato, ha condannato Domenico Capodiferro a 6 anni di reclusione e Giuseppe Farella e Ugo Montelli, rispettivamente genero e braccio destro, a 4 anni e 8 mesi. La moglie Lucia Mininni e la figlia Ivana Capodiferro sono state altresì condannate a 4 anni.
Le investigazioni finanziarie, condotte dai militari del G.I.C.O., anche mediante intercettazioni telefoniche ed ambientali avevano documentato l'attività usuraria posta in essere dal pluripregiudicato barese Domenico Capodiferro, operante principalmente nei quartieri di San Girolamo e San Paolo, il quale, già detenuto per altri reati, si avvaleva della concreta collaborazione dei familiari e di un proprio fiduciario.
Sempre in occasione degli arresti dello scorso ottobre, è stato notificato, inoltre, un fecreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca avente ad oggetto beni riconducibili direttamente ed indirettamente ai nuclei familiari di Domenico Capodiferro e Andrea Montani, per un valore complessivo stimato di oltre 1,3 milioni di euro, espressione dell'illecito accumulo di ricchezza perpetrato nel tempo, frutto dell'attività criminale accertata.