Va dove ti porta il Polpo: dall'idea alla realizzazione
La visione degli studenti del Santarella per la riqualificazione del centro storico di Bari
mercoledì 11 ottobre 2017
Per la prima volta a Bari, e contemporaneamente a Taranto, si è svolto, dal 2 al 7 ottobre, l'International and Multidisciplinary Workshop PHI 2017 "PROGRESS: Theories and Practices". Un circuito internazionale che mira a costruire una comunità di ricerca che unisce discipline umanistiche e scientifiche attraverso l'operato di liberi professionisti, studenti universitari e studenti di liceo. Proportion Harmonies Identities sono i tre elementi fondamentali su cui si è sviluppato il workshop, per individuare le potenzialità dello spazio contemporaneo ed i valori della storia e della identità di Piazza Ferrarese e Piazza Mercantile a Bari, e dell'antica ipogea nel centro storico di Taranto.
Architetti, ingegneri, designer, professori del Politecnico e dell'Università di Bari, in questa terza edizione presso lo Spazio Murat, si sono chiesti come applicare, per i casi esaminati, il concetto di modernità, futuro e trasformazione, credendo nelle tradizioni e nella capacità di produrre valore, risorse, socialità ed economia, utile allo sviluppo. Dalle analisi tecniche è emersa una reale debolezza nelle connessioni tra le risorse presenti, non più capaci di accogliere in maniera opportuna le persone che devono abitare uno spazio.
È stato sviluppato un piano per riuscire a legare diversamente la società, creando una comunità più ampia e più radicata che punta ad ordinare lo spazio urbano creando dei flussi, necessari a scoprire il valore del nostro territorio. Il contributo scientifico è stato fondamentale ed ha stimolato gli esperti nella fase di progettazione, però le loro convinzioni sono crollate nel momento in cui è avvenuto il coinvolgimento ed il confronto con le studentesse e gli studenti dell'Istituto Tecnico "Luigi Santarella" che si sono dimostrati in grado di guardare il sistema da un altro punto di vista, quello che non ha comportamenti tecnici o progettuali, senza preconcetti, senza schemi o modelli.
Sorprendenti sono state le idee, suggerite con semplicità. E tra queste spicca una visione futura e divertente su come si dovrebbe visitare il centro storico e su cui si è sviluppata la riqualificazione sperimentale di Piazza del Ferrarese e Piazza Mercantile. È stata immaginata una casa con una porta un salotto ed altre stanze da visitare, connesse tra loro, con un senso logico e con una guida che ti indica esattamente dove andare: Va dove ti porta il Polpo!
«Perché Bari è una città marittima ed il Polpo, per la citta, è un simbolo – ci racconta AnnaElena, studentessa al quarto anno del Santarella – un collegamento che unisce tutta la famiglia».
Un'idea che potrebbe farci scoprire una nuova Bari. Il Polpo come fosse il padrone di casa che con i suoi tentacoli ti indica la direzione giusta per scoprire le bellezze della nostra città, Bari. Un idea concretizzata progettata e assimilata in strutture mobili che riprendono la struttura tentacolare del ''Polpo'' e quindi la possibilità di creare delle sedute, un sistema di illuminazione per la sera e delle zone d'ombra per il giorno, facendo diventare la piazza un salotto per i baresi ed i turisti, progettati in modo tale da indicare il verso giusto secondo cui dovrebbero essere viste le due piazze nelle diverse zone del centro storico da valorizzare. Ripensato anche lo sfruttamento delle aree verdi frontali rispetto al mare. Tutti interventi poco invasivi che offrono una identità.
Il workshop è stato molto interessante e si è basato su una progettazione partecipata grazie anche alla collaborazione del gruppo Naps Lab, un'azienda innovativa guidata da giovani professionisti con esperienza e competenze internazionali in diversi settori che hanno supportato l'iniziativa considerando modelli scientifici e teorici su cui si è realizzata la sperimentazione. Sono stati usati cinque modelli sotto un'unica idea del modello generico «open hour message strategy acog» con cui si è compreso che attaccando fogliettini di carta e seguendo delle logiche, è possibile arrivare ad un risultato che definisce il più alto grado di connessioni, di risposte possibili alla soluzione delle problematiche sui flussi urbani.
Architetti, ingegneri, designer, professori del Politecnico e dell'Università di Bari, in questa terza edizione presso lo Spazio Murat, si sono chiesti come applicare, per i casi esaminati, il concetto di modernità, futuro e trasformazione, credendo nelle tradizioni e nella capacità di produrre valore, risorse, socialità ed economia, utile allo sviluppo. Dalle analisi tecniche è emersa una reale debolezza nelle connessioni tra le risorse presenti, non più capaci di accogliere in maniera opportuna le persone che devono abitare uno spazio.
È stato sviluppato un piano per riuscire a legare diversamente la società, creando una comunità più ampia e più radicata che punta ad ordinare lo spazio urbano creando dei flussi, necessari a scoprire il valore del nostro territorio. Il contributo scientifico è stato fondamentale ed ha stimolato gli esperti nella fase di progettazione, però le loro convinzioni sono crollate nel momento in cui è avvenuto il coinvolgimento ed il confronto con le studentesse e gli studenti dell'Istituto Tecnico "Luigi Santarella" che si sono dimostrati in grado di guardare il sistema da un altro punto di vista, quello che non ha comportamenti tecnici o progettuali, senza preconcetti, senza schemi o modelli.
Sorprendenti sono state le idee, suggerite con semplicità. E tra queste spicca una visione futura e divertente su come si dovrebbe visitare il centro storico e su cui si è sviluppata la riqualificazione sperimentale di Piazza del Ferrarese e Piazza Mercantile. È stata immaginata una casa con una porta un salotto ed altre stanze da visitare, connesse tra loro, con un senso logico e con una guida che ti indica esattamente dove andare: Va dove ti porta il Polpo!
«Perché Bari è una città marittima ed il Polpo, per la citta, è un simbolo – ci racconta AnnaElena, studentessa al quarto anno del Santarella – un collegamento che unisce tutta la famiglia».
Un'idea che potrebbe farci scoprire una nuova Bari. Il Polpo come fosse il padrone di casa che con i suoi tentacoli ti indica la direzione giusta per scoprire le bellezze della nostra città, Bari. Un idea concretizzata progettata e assimilata in strutture mobili che riprendono la struttura tentacolare del ''Polpo'' e quindi la possibilità di creare delle sedute, un sistema di illuminazione per la sera e delle zone d'ombra per il giorno, facendo diventare la piazza un salotto per i baresi ed i turisti, progettati in modo tale da indicare il verso giusto secondo cui dovrebbero essere viste le due piazze nelle diverse zone del centro storico da valorizzare. Ripensato anche lo sfruttamento delle aree verdi frontali rispetto al mare. Tutti interventi poco invasivi che offrono una identità.
Il workshop è stato molto interessante e si è basato su una progettazione partecipata grazie anche alla collaborazione del gruppo Naps Lab, un'azienda innovativa guidata da giovani professionisti con esperienza e competenze internazionali in diversi settori che hanno supportato l'iniziativa considerando modelli scientifici e teorici su cui si è realizzata la sperimentazione. Sono stati usati cinque modelli sotto un'unica idea del modello generico «open hour message strategy acog» con cui si è compreso che attaccando fogliettini di carta e seguendo delle logiche, è possibile arrivare ad un risultato che definisce il più alto grado di connessioni, di risposte possibili alla soluzione delle problematiche sui flussi urbani.