Vaccinazione anti-Covid, c'è l'accordo. Si potrà farlo in farmacia
Stabiliti gli aspetti tecnico-organizzativi per la somministrazione delle dosi da parte dei farmacisti
martedì 30 marzo 2021
17.39
È stato siglato l'accordo quadro tra Federfarma, Assofarm, Governo, Regioni e Province Autonome, per la somministrazione dei vaccini anti-Covid in farmacia da parte del farmacista, in attuazione di quanto previsto dalla legge Bilancio e dal decreto Sostegni.
Lo schema dell'accordo definisce gli aspetti tecnico-organizzativi per la somministrazione dei vaccini anti-Covid da parte dei farmacisti in farmacia, tenendo conto del ruolo svolto dalle farmacie durante la pandemia, in particolare per quanto riguarda la somministrazione di test sierologici e tamponi. Tale ruolo è stato riconosciuto ufficialmente dal governo nel dl Sostegni che fa esplicitamente riferimento al "nuovo modello di farmacia come luogo dove la popolazione può trovare una prima risposta alle proprie domande di salute, un'azienda erogatrice di servizi da mettere a disposizione del pubblico". Il documento definisce le regole del percorso formativo che abilita il farmacista alla vaccinazione, le misure logistiche necessarie per garantire la massima sicurezza ai cittadini e ai farmacisti, definendo le modalità operative della seduta vaccinale dalla fase di prenotazione e accoglienza fino a quella di osservazione e gestione delle eventuali reazioni avverse post-somministrazione.
"Siamo sicuri che l'Accordo quadro, a carattere nazionale, verrà velocemente recepito dalle regioni - dichiara il presidente di Federfarma nazionale Marco Cossolo - Ringraziamo il Governo, e in particolare il Ministro della salute Roberto Speranza, per questo importante riconoscimento all'impegno costante delle farmacie, che fin dall'inizio dell'emergenza sanitaria sono rimaste sempre a disposizione dei cittadini, ampliando anche gli orari di apertura e potenziando la propria attività con nuovi servizi. Le farmacie aderiranno numerose anche a questa iniziativa, animate da quello spirito di servizio che da sempre le connota e che durante la pandemia è emerso con forza. Daranno così un contributo significativo al raggiungimento dell'obiettivo di ottenere al più presto una copertura vaccinale adeguata."
"Quello che stiamo vivendo in questi giorni è il coronamento di un impegno avviato ben tre anni fa - ricorda il Presidente di Assofarm Venanzio Gizzi - è infatti dal 2018 che nelle Assemblee della nostra Federazione si parla del Farmacista Vaccinatore. Una figura che quindi oggi non vediamo solo come un importante contributo contro la crisi sanitaria di quest'ultimo anno, ma anche come il segno di una rinnovata considerazione della farmacia all'interno del SSN. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza la collaborazione delle Istituzioni che nel corso di questi mesi così difficili hanno sempre dimostrato apertura e interesse per le proposte presentate dalla farmacia italiana".
Le farmacie che aderiranno dovranno comunicarlo e la somministrazione verrà effettuata da farmacisti abilitati. Il cittadino dovrà compilare i moduli di consenso informato e la scheda anamnestica. Alle farmacie verrà riconosciuto un compenso di 6 euro a vaccinazione.
Lo schema dell'accordo definisce gli aspetti tecnico-organizzativi per la somministrazione dei vaccini anti-Covid da parte dei farmacisti in farmacia, tenendo conto del ruolo svolto dalle farmacie durante la pandemia, in particolare per quanto riguarda la somministrazione di test sierologici e tamponi. Tale ruolo è stato riconosciuto ufficialmente dal governo nel dl Sostegni che fa esplicitamente riferimento al "nuovo modello di farmacia come luogo dove la popolazione può trovare una prima risposta alle proprie domande di salute, un'azienda erogatrice di servizi da mettere a disposizione del pubblico". Il documento definisce le regole del percorso formativo che abilita il farmacista alla vaccinazione, le misure logistiche necessarie per garantire la massima sicurezza ai cittadini e ai farmacisti, definendo le modalità operative della seduta vaccinale dalla fase di prenotazione e accoglienza fino a quella di osservazione e gestione delle eventuali reazioni avverse post-somministrazione.
"Siamo sicuri che l'Accordo quadro, a carattere nazionale, verrà velocemente recepito dalle regioni - dichiara il presidente di Federfarma nazionale Marco Cossolo - Ringraziamo il Governo, e in particolare il Ministro della salute Roberto Speranza, per questo importante riconoscimento all'impegno costante delle farmacie, che fin dall'inizio dell'emergenza sanitaria sono rimaste sempre a disposizione dei cittadini, ampliando anche gli orari di apertura e potenziando la propria attività con nuovi servizi. Le farmacie aderiranno numerose anche a questa iniziativa, animate da quello spirito di servizio che da sempre le connota e che durante la pandemia è emerso con forza. Daranno così un contributo significativo al raggiungimento dell'obiettivo di ottenere al più presto una copertura vaccinale adeguata."
"Quello che stiamo vivendo in questi giorni è il coronamento di un impegno avviato ben tre anni fa - ricorda il Presidente di Assofarm Venanzio Gizzi - è infatti dal 2018 che nelle Assemblee della nostra Federazione si parla del Farmacista Vaccinatore. Una figura che quindi oggi non vediamo solo come un importante contributo contro la crisi sanitaria di quest'ultimo anno, ma anche come il segno di una rinnovata considerazione della farmacia all'interno del SSN. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza la collaborazione delle Istituzioni che nel corso di questi mesi così difficili hanno sempre dimostrato apertura e interesse per le proposte presentate dalla farmacia italiana".
Le farmacie che aderiranno dovranno comunicarlo e la somministrazione verrà effettuata da farmacisti abilitati. Il cittadino dovrà compilare i moduli di consenso informato e la scheda anamnestica. Alle farmacie verrà riconosciuto un compenso di 6 euro a vaccinazione.