Vaccinazione anti-Covid, le richieste dei sindaci dell'area metropolitana di Bari
"La pianificazione della campagna vaccinale venga comunicata in modo chiaro e trasparente"
martedì 2 marzo 2021
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Ieri mattina si è tenuto un incontro tra i 41 sindaci dell'area metropolitana di Bari in preparazione della Conferenza dei sindaci ASL Bari che si svolgerà mercoledì 3 marzo, avente ad oggetto il supporto dei comuni alla campagna vaccinale sul territorio. Tutti i sindaci hanno dato la disponibilità a sostenere la campagna di vaccinazione.
Da quando la campagna vaccinale è uscita dal settore specificamente sanitario sono andate via via emergendo alcune criticità, sulle quali è urgente attivare un coordinamento interistituzionale:
1. le strutture sanitarie in senso stretto (strutture ospedaliere e presidi di continuità assistenziale), non sembrano del tutto idonee ad affrontare una campagna di vaccinazione estesa;
2. anche laddove vi sono strutture sanitarie in numero sufficiente, potrebbe emergere una difficoltà nella disponibilità di operatori sanitari quando la dotazione dei vaccini aumenterà.
3. le comunità cittadine chiedono di essere informate circa la pianificazione delle attività di vaccinazione, sulle modalità di prenotazione e sull' effettuazione delle prestazioni su alcune categorie di cittadinu ( over 80 a domicilio, soggetti fragili, operatori scolastici, polizie locali, operatori dell' assistenza domiciliare ).
I sindaci rinnovano la totale disponibilità delle loro amministrazioni a supportare la ASL nella implementazione della rete dei punti vaccinali con strutture comunali (palestre, impianti sportivi e altro). Chiedono però che tali attività vengano coordinate dalla ASL sia sotto il profilo della individuazione della dotazione tecnica dei punti sia nella gestione diretta come presidi sanitari temporanei.
Sono disponibili anche ad anticipare i costi degli allestimenti, fermo restando che risulta indispensabile ed oltremodo urgente definire modi e tempi dei rimborsi di tali spese. In ogni caso, la pianificazione della campagna vaccinale dovrà essere comunicata in modo chiaro e trasparente ai sindaci, in modo che ciascuna amministrazione comunale possa aiutare i cittadini a comprendere l'iter di un percorso che si presenta di grande complessità, proporzionale alla enorme platea dei cittadini interessati.
Chiedono inoltre di sapere quale sarà nella campagna vaccinale il ruolo dei medici di medicina generale, il cui apporto potrebbe essere strategico per assicurare, in sinergia al dipartimento di prevenzione, una efficace servizio territoriale. In conclusione, richiamano l'importanza che siano inserite nel più breve tempo possibile nelle fasce da sottoporre a vaccinazione gli addetti ai servizi pubblici essenziali, che in questa fase di recrudescenza del contagio appaiono sempre più esposti ai rischi.
Da quando la campagna vaccinale è uscita dal settore specificamente sanitario sono andate via via emergendo alcune criticità, sulle quali è urgente attivare un coordinamento interistituzionale:
1. le strutture sanitarie in senso stretto (strutture ospedaliere e presidi di continuità assistenziale), non sembrano del tutto idonee ad affrontare una campagna di vaccinazione estesa;
2. anche laddove vi sono strutture sanitarie in numero sufficiente, potrebbe emergere una difficoltà nella disponibilità di operatori sanitari quando la dotazione dei vaccini aumenterà.
3. le comunità cittadine chiedono di essere informate circa la pianificazione delle attività di vaccinazione, sulle modalità di prenotazione e sull' effettuazione delle prestazioni su alcune categorie di cittadinu ( over 80 a domicilio, soggetti fragili, operatori scolastici, polizie locali, operatori dell' assistenza domiciliare ).
I sindaci rinnovano la totale disponibilità delle loro amministrazioni a supportare la ASL nella implementazione della rete dei punti vaccinali con strutture comunali (palestre, impianti sportivi e altro). Chiedono però che tali attività vengano coordinate dalla ASL sia sotto il profilo della individuazione della dotazione tecnica dei punti sia nella gestione diretta come presidi sanitari temporanei.
Sono disponibili anche ad anticipare i costi degli allestimenti, fermo restando che risulta indispensabile ed oltremodo urgente definire modi e tempi dei rimborsi di tali spese. In ogni caso, la pianificazione della campagna vaccinale dovrà essere comunicata in modo chiaro e trasparente ai sindaci, in modo che ciascuna amministrazione comunale possa aiutare i cittadini a comprendere l'iter di un percorso che si presenta di grande complessità, proporzionale alla enorme platea dei cittadini interessati.
Chiedono inoltre di sapere quale sarà nella campagna vaccinale il ruolo dei medici di medicina generale, il cui apporto potrebbe essere strategico per assicurare, in sinergia al dipartimento di prevenzione, una efficace servizio territoriale. In conclusione, richiamano l'importanza che siano inserite nel più breve tempo possibile nelle fasce da sottoporre a vaccinazione gli addetti ai servizi pubblici essenziali, che in questa fase di recrudescenza del contagio appaiono sempre più esposti ai rischi.