Vaccini nelle scuole, il Ministro Bianchi premia la Puglia. Boom di adesioni per gli open day notturni

Emiliano: «Siamo felici come pugliesi di poter essere un modello virtuoso per il Paese»

martedì 11 gennaio 2022 20.07
A cura di Gaia Paolillo
Un segnale di speranza viene dalla Puglia che continua a registrare numeri sempre più alti in termini di vaccinazioni. I dati parlano chiaro e la regione si conferma la prima per somministrazioni vaccinali ai più piccoli, raggiungendo oggi il 31,8% su una media nazionale del 17,5%.
Grande entusiasmo anche per l'iniziativa "La notte è giovane" che a poche ore dall'apertura ha registrato 2.200 pugliesi prenotati tra i 12 e 19 anni. I giovani scelgono consapevolmente di sottoporsi al vaccino durante le sessioni notturne che si terranno il 14, 15 e 16 gennaio.
«Un bel segnale che arriva dai giovani e dalle loro famiglie di adesione alla campagna vaccinale» dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano mentre comunica i primi dati.


Riprendere poi, la dichiarazione del Ministro Bianchi che ha incitato il Paese a seguire il modello pugliese.
«Le parole del Ministro Bianchi sono un riconoscimento importante per la Puglia, che vorrei condividere con tutti gli operatori sanitari, della protezione civile, della scuola, con tutte le famiglie e i loro bambini. Siamo felici come pugliesi di poter essere un modello virtuoso per il Paese.

Quando abbiamo deciso di vaccinare i bambini tra i 5 e gli 11 anni a scuola, in sinergia con le Asl e i pediatri, lo abbiamo fatto con convinzione, perché quello era l'ambiente più sicuro e familiare per i piccoli e le loro famiglie. I pugliesi hanno risposto benissimo, la squadra della sanità e della scuola ha lavorato in maniera eccellente e oggi i numeri parlano da soli. Andiamo avanti così, perché il vaccino è la principale protezione che abbiamo contro il covid».

A tal proposito il Ministro ha detto: «In Puglia sono stati fatti. Il settore Commissariale sta lavorando. Occorre distinguere la situazione dei ragazzi tra i 12 e i 19 anni dove si tratta di completare i cicli vaccinali e quella dei bimbi più piccoli dove stiamo ragionando di portare il più vicino possibile le strutture per la vaccinazione sulla base dell'esperienza pugliese».