Vaccino, Lopalco annuncia: "Anche in Puglia la Befana porterà le prime dosi"
Il 21 dicembre l'Ema, l'Agenzia europea per i medicinali, si esprimerà sull'autorizzazione per la somministrazione di Pfizer
giovedì 17 dicembre 2020
11.08
Il 21 dicembre l'EMA L'Agenzia europea per la valutazione dei medicinali, si esprimerà sull'autorizzazione all'utilizzo del vaccino anti-COVID19 di Pfizer.
"Visto che l'autorità britannica e l'FDA si sono espresse favorevolmente - spiega l'assessore alla Sanità della Puglia Luigi Lopalco - dubito che EMA abbia un parere diverso sugli stessi dati. Quindi già a fine anno avremo qualche dose di vaccino, ma nei primi giorni di gennaio arriveranno i quantitativi per vaccinare le categorie della cosiddetta fase 1: operatori sanitari e anziani ospiti delle strutture residenziali. Una fase importante. Si metteranno subito in sicurezza le fasce più esposte e le più fragili della società. Di seguito, appena nuovi lotti di vaccino saranno disponibili, si vaccineranno gli altri gruppi a rischio".
IL VACCINO
"Di questo vaccino sappiamo già tanto - spiega Lopalco - è estremamente efficace ed ha un profilo di sicurezza molto alto. Non sappiamo ancora quanto durerà la protezione, ma le proiezioni preliminari sono molto incoraggianti. Gli anticorpi indotti dal vaccino diminuiscono nel tempo lentamente.
Non sappiamo ancora se il vaccino previene anche lo stato di portatore asintomatico, in caso di infezione da parte del virus. Ma anche qui ci sono le prime osservazioni positive. Insomma, gli elementi per confidare nel fatto che la vaccinazione possa mettere la parola fine alla pandemia ci sono tutti. Importante ora non sbagliare. Serve una strategia comunicativa che unisca efficacia a trasparenza".
"Visto che l'autorità britannica e l'FDA si sono espresse favorevolmente - spiega l'assessore alla Sanità della Puglia Luigi Lopalco - dubito che EMA abbia un parere diverso sugli stessi dati. Quindi già a fine anno avremo qualche dose di vaccino, ma nei primi giorni di gennaio arriveranno i quantitativi per vaccinare le categorie della cosiddetta fase 1: operatori sanitari e anziani ospiti delle strutture residenziali. Una fase importante. Si metteranno subito in sicurezza le fasce più esposte e le più fragili della società. Di seguito, appena nuovi lotti di vaccino saranno disponibili, si vaccineranno gli altri gruppi a rischio".
IL VACCINO
"Di questo vaccino sappiamo già tanto - spiega Lopalco - è estremamente efficace ed ha un profilo di sicurezza molto alto. Non sappiamo ancora quanto durerà la protezione, ma le proiezioni preliminari sono molto incoraggianti. Gli anticorpi indotti dal vaccino diminuiscono nel tempo lentamente.
Non sappiamo ancora se il vaccino previene anche lo stato di portatore asintomatico, in caso di infezione da parte del virus. Ma anche qui ci sono le prime osservazioni positive. Insomma, gli elementi per confidare nel fatto che la vaccinazione possa mettere la parola fine alla pandemia ci sono tutti. Importante ora non sbagliare. Serve una strategia comunicativa che unisca efficacia a trasparenza".