Variante SS 16, Noicattaro e Triggiano confermano il no al progetto

Chiesto un congelamento dei 250 milioni di fondi per poter effettuare un sopralluogo in attesa della conferenza dei servizi

mercoledì 25 settembre 2019 20.01
A cura di Elga Montani
Nessun accordo in merito alla variante della SS 16, il cui progetto nasce per decongestionare il traffico nel tratto che va da Mola a Bari. Si è tenuta oggi a Roma una riunione tecnica al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in cui i diversi sindaci coinvolti, Antonio Decaro per Bari, Giuseppe Colonna per Mola di Bari, Raimondo Innamorato per Noicattaro e Antonio Donatelli per Triggiano alla presenza dell'assessore regionale Giovanni Giannini hanno esposto le loro posizioni e fatto le loro richieste. Obiettivo della riunione era «definire e, per quanto possibile, superare le problematiche relative all'intervento», ma si può dire che ad oggi siamo ancora di fronte ad un nulla di fatto e al rischio che i 250 milioni di finanziamento possano essere persi.

I sindaci di Bari e Mola hanno ribadito la loro posizione favorevole al progetto di variante, mentre i sindaci di Noicattaro e Triggiano hanno ribadito la loro forte contrarietà a quello che ritengono un progetto eccessivamente impattante per il loro territorio.

«Abbiamo chiesto ufficialmente al Ministero un congelamento dei termini del finanziamento - dichiara il sindaco di Noicattaro Raimondo Innamorato - perché vogliamo cogliere l'opportunità di poter utilizzare i 250 milioni di euro per risolvere il problema della congestione della viabilità sul tratto da Mola a Bari. Riteniamo necessario, però, effettuare dei sopralluoghi in loco per determinare l'impatto effettivo di entrambi i progetti in ballo, piuttosto che valutare solo sulla sovrapposizione della planimetrie».

«Da parte nostra riteniamo fattibile l'ipotesi di un ampliamento in sede - prosegue - da un sopralluogo che abbiamo effettuato risultano esserci 30 punti critici, ma è possibile risolvere tali problemi mediante un disassamento della sede stradale, andando ad ampliare più su lato monte che su lato mare. Vogliamo verificare questo in loco e lo abbiamo chiesto oggi.Vogliamo verificare questo in loco e lo abbiamo chiesto oggi.Vogliamo verificare questo in loco e lo abbiamo chiesto oggi. I due chilometri necessari possono essere spostati, evitando di realizzare curve pericolose, cosa che Anas deve garantire in fare progettuale, e ampliare in maniera marginale sul lato Torre a Mare».

«Fino alla fine - conclude Innamorato - proveremo a tutelare e difendere il nostro territorio. I nostri agricoltori meritano rispetto».