Verso obbligo del green pass. Gimbe: «In questa fase può giocare ruolo cruciale»

Il Governo nelle prossime ore potrebbe emanare un decreto rendendolo necessario per accedere a locali, ristoranti e per viaggiare

giovedì 22 luglio 2021 12.31
In questi giorni si sta discutendo della necessità di rendere obbligatorio il green pass, in Italia, sulla scorta di quanto fatto in altri paesi come la Francia.

Il Governo nelle prossime ore potrebbe emanare in decreto che rende obbligatorio esibire il pass per accedere a ristoranti e locali, e per viaggiare. Un modo in cui si spera di dare anche una spinta alla campagna vaccinale.

«In questa fase della pandemia il green pass può giocare un ruolo cruciale - sottolineano dalla Fondazione Gimbe - è efficace nel limitare la circolazione del virus, permette il rilascio in sicurezza di alcuni settori, può prevenire il rischio eventuali restrizioni».

«A breve termine - sottolineano - l'utilizzo del green pass si scontra con alcuni ostacoli che devono essere rimossi: l'attuale indisponibilità di vaccini discrimina chi è in attesa della vaccinazione, anche per la mancata gratuità dei tamponi in diverse Regioni; servono strumenti e risorse per verificare sistematicamente le certificazioni nei luoghi dove sono richieste; manca una legge sull'obbligo vaccinale per chi lavora in locali e esercizi dove viene richiesto il green pass».

«Il green pass - concludono - può avere un'applicazione immediata per i grandi eventi (sportivi, musicali, fieristici, congressuali) e mezzi di trasporto (aerei, navi e treni a lunga percorrenza), eventualmente anche per cinema e teatri; ma a breve termine il suo utilizzo per ristoranti e soprattutto bar è più complesso. Risulta invece più ardua una sua implementazione per il trasporto locale ed altri servizi essenziali (es. supermercati, farmacie, etc.). La ventilata ipotesi di modulare il green pass in relazione allo status vaccinale (prima dose o ciclo completo) e/o ai colori delle Regioni introduce ulteriori elementi di complessità difficili da gestire nella pratica».