Verso le elezioni, a Bari arriva Matteo Renzi: «Noi siamo la serietà»
Il leader di ItaliaViva presente stamattina all'AncheCinema
domenica 18 settembre 2022
15.54
Le elezioni del prossimo 25 settembre si avvicinano, e a Bari stanno facendo tappa diversi leader delle coalizioni. Dopo Giorgia Meloni, stamattina è stata la volta di Matteo Renzi, che ha incontrato gli elettori all'AncheCinema.
«Noi in questi anni siamo stati la serietà. Noi sulle questioni nazionali e locali abbiamo sempre messo al centro prima l'interesse del Paese, anche a costo di fare qualche battaglia difficile». Se «avessimo ascoltato le minacce di Michele Emiliano non avremmo mai realizzato il Tap e oggi sappiamo che quest'opera salva la Puglia e l'Italia, addirittura quelli che non lo volevano ora sono pronti a raddoppiarlo. Noi siamo la serietà gli altri sono le chiacchiere a cominciare da Salvini e Meloni da una parte, Letta, Di Maio e Conte dall'altro».
Queste le parole del leader di Italia Viva, a margine dell'incontro elettorale. «Ci sono quelli che fanno politica promettendo voto di scambio, clientelismo, come quelli che dicono 'votatemi perché vi do il Reddito di cittadinanza'. E ci sono quelli indecorosi come il presidente della vostra Regione che ha parlato di Auschwitz per parlare del cantiere del Tap, che ha parlato di deportazione per parlare di buona scuola, che ha parlato di 'sputare sangue' e Stalingrado in una campagna elettorale».
«Io credo che Michele Emiliano si debba vergognare del vocabolario che usa, che è un vocabolario di odio e di aggressione verbale - conclude Renzi -. Noi siamo diversi, noi rispondiamo alle persone che ci insultano con gli argomenti, e poi saranno i cittadini a votare. Se vi va bene votare chi sparge odio, continuate pure a votare Emiliano o Conte».
«Noi in questi anni siamo stati la serietà. Noi sulle questioni nazionali e locali abbiamo sempre messo al centro prima l'interesse del Paese, anche a costo di fare qualche battaglia difficile». Se «avessimo ascoltato le minacce di Michele Emiliano non avremmo mai realizzato il Tap e oggi sappiamo che quest'opera salva la Puglia e l'Italia, addirittura quelli che non lo volevano ora sono pronti a raddoppiarlo. Noi siamo la serietà gli altri sono le chiacchiere a cominciare da Salvini e Meloni da una parte, Letta, Di Maio e Conte dall'altro».
Queste le parole del leader di Italia Viva, a margine dell'incontro elettorale. «Ci sono quelli che fanno politica promettendo voto di scambio, clientelismo, come quelli che dicono 'votatemi perché vi do il Reddito di cittadinanza'. E ci sono quelli indecorosi come il presidente della vostra Regione che ha parlato di Auschwitz per parlare del cantiere del Tap, che ha parlato di deportazione per parlare di buona scuola, che ha parlato di 'sputare sangue' e Stalingrado in una campagna elettorale».
«Io credo che Michele Emiliano si debba vergognare del vocabolario che usa, che è un vocabolario di odio e di aggressione verbale - conclude Renzi -. Noi siamo diversi, noi rispondiamo alle persone che ci insultano con gli argomenti, e poi saranno i cittadini a votare. Se vi va bene votare chi sparge odio, continuate pure a votare Emiliano o Conte».