Verso le Primarie, la Convenzione per Bari ribadisce: «Polemiche pretestuose»
In una nota elencano le semplice regole che vorrebbero fossero applicate per evitare "brogli"
mercoledì 6 marzo 2024
12.54
«In queste ore si stanno alzando polemiche più pretestuose del solito sulle regole che dovranno favorire la partecipazione delle elettrici e degli elettori baresi chiamati alla scelta del candidato sindaco per Bari», inizia così una lunga nota della Convenzione Bari 2024, che appoggia dall'inizio il candidato sindaco Michele Laforgia.
«Come Convenzione Bari 2024 - aggiungono - abbiamo discusso a lungo per individuare le regole e le modalità adatte a garantire: legalità, democratica partecipazione, libera espressione del voto. La politica non ha dato grande prova di sé nella sua incapacità di attivare percorsi di mediazione, alta, e arrivare ad una sintesi sull'individuazione di una candidatura unitaria a sindaco, ma tant'è; per questo ci siamo messi a lavorare e individuato i mezzi tecnici, le modalità, e le regole, per poter coinvolgere una platea più vasta ed arrivare ad una scelta».
Proseguendo elencano quelle che dovrebbero essere le regole di queste primarie, o "unitarie", ovvero:
«Che c'è che non va in queste modalità? - aggiungono - Sono semplici, sono democratiche, favoriscono e facilitano l'espressione del voto, annullano i tentativi di inquinamento e manipolazione. Vogliamo guardare all'oggi e al futuro con l'ottimismo della volontà che ci anima: con quattro semplici modalità e regole la politica può riprendersi il proprio ruolo, e riportare al centro la passione e la volontà di agire per il bene comune. E sarà compito di Michele Laforgia e Vito Leccese in primis, attraverso le iniziative comuni che vorranno e dovranno fare (pensiamo ad almeno cinque pur nei tempi strettissimi rimasti) metterle al centro del loro confronto. È per questo che siamo in attesa di conoscere la definitiva posizione del Partito Democratico per l'approvazione di queste semplici regole per salvaguardare ciò che noi intendiamo come prioritaria: l'unità del centrosinistra».
«Come Convenzione Bari 2024 - aggiungono - abbiamo discusso a lungo per individuare le regole e le modalità adatte a garantire: legalità, democratica partecipazione, libera espressione del voto. La politica non ha dato grande prova di sé nella sua incapacità di attivare percorsi di mediazione, alta, e arrivare ad una sintesi sull'individuazione di una candidatura unitaria a sindaco, ma tant'è; per questo ci siamo messi a lavorare e individuato i mezzi tecnici, le modalità, e le regole, per poter coinvolgere una platea più vasta ed arrivare ad una scelta».
Proseguendo elencano quelle che dovrebbero essere le regole di queste primarie, o "unitarie", ovvero:
- La costruzione di un albo delle elettrici ed elettori baresi che manifestano la volontà di esprimersi, preregistrandosi, attraverso un portale e una procedura facile e immediata
- Chiusura delle preregistrazioni all'ultimo minuto utile, e cioè il giorno prima dell'inizio delle operazione di voto.
- Voto elettronico, semplice e immediato: un tablet in cui inserire il codice individuale generato dal sistema e poi la scelta, l'uno o altro
- Un numero di sedi, cinque abbiamo proposto, quanti sono i Municipi della città.
«Che c'è che non va in queste modalità? - aggiungono - Sono semplici, sono democratiche, favoriscono e facilitano l'espressione del voto, annullano i tentativi di inquinamento e manipolazione. Vogliamo guardare all'oggi e al futuro con l'ottimismo della volontà che ci anima: con quattro semplici modalità e regole la politica può riprendersi il proprio ruolo, e riportare al centro la passione e la volontà di agire per il bene comune. E sarà compito di Michele Laforgia e Vito Leccese in primis, attraverso le iniziative comuni che vorranno e dovranno fare (pensiamo ad almeno cinque pur nei tempi strettissimi rimasti) metterle al centro del loro confronto. È per questo che siamo in attesa di conoscere la definitiva posizione del Partito Democratico per l'approvazione di queste semplici regole per salvaguardare ciò che noi intendiamo come prioritaria: l'unità del centrosinistra».