Vertenza ex Om, accordo firmato ora la palla passa al Ministero
Falcetta (Uilm): «Prevalso il senso di responsabilità, prossimo step garantire a tutti gli operai il sostegno economico»
giovedì 25 ottobre 2018
Si è svolta ieri una tappa fondamentale per la vertenza ex Om, che da quasi 8 anni tiene sul filo del rasoio circa 160 operai rimasti. Le parti in causa dopo una lunga maratona, iniziata ieri mattina alle 11.30 e finita in serata, sono giunte ad un accordo firmando un protocollo d'intesa. Il sindaco di Modugno, uno dei più critici, alla fine ha deciso di firmare, supportato forse dalla volontà manifestata negli ultimi giorni da parte di alcune aziende di assorbire gli operai che dovessero restare fuori dal progetto Selektica, una su tutte Carmosino. Fuori dal protocollo Ugl, fermo sulla propria posizione di contrarietà.
Ora la palla passa al Ministero dello Sviluppo Economico, già allertato in merito. Quanto prima si porterà a Roma la vertenza, con in mano un progetto solido, con un'azienda reale disposta ad investire 26,5 milioni di euro sul territorio. Prima richiesta delle parti la possibilità di sbloccare la cassa integrazione, garantendo così un reddito agli operai in attesa che il piano industriale diventi concreto.
«Credo che oggi abbia prevalso il senso di responsabilità - dichiara Riccardo Falcetta di Uilm - Abbiamo superato la parte più critica della vertenza e ora abbiamo tutte le carte in regola per andare al Mise e chiedere il sostegno al reddito per tutti gli operai».
Ora la palla passa al Ministero dello Sviluppo Economico, già allertato in merito. Quanto prima si porterà a Roma la vertenza, con in mano un progetto solido, con un'azienda reale disposta ad investire 26,5 milioni di euro sul territorio. Prima richiesta delle parti la possibilità di sbloccare la cassa integrazione, garantendo così un reddito agli operai in attesa che il piano industriale diventi concreto.
«Credo che oggi abbia prevalso il senso di responsabilità - dichiara Riccardo Falcetta di Uilm - Abbiamo superato la parte più critica della vertenza e ora abbiamo tutte le carte in regola per andare al Mise e chiedere il sostegno al reddito per tutti gli operai».