Vertenza ex Om, Ugl contro la Regione Puglia

Antonio Caprio: «Ci si sta approfittando della bontà dei lavoratori millantando l'attivazione della CiGo»

venerdì 19 ottobre 2018
Ugl torna alla carica sulla vicenda della vertenza ex Om, ma stavolta a prendere la parola è il segretario generale UTL di Bari, Antonio Caprio. E stavolta attacca apertamente la Regione Puglia e il suo modo di gestire la vicenda, attraverso una denuncia mirata e circostanziata basata su alcuni aspetti di quanto sta accadendo. Riceviamo e pubblichiamo la loro nota.

«È nostra intenzione denunciare alcune incongruità relativamente alla gestione della vertenza Ex OM da parte della Task Force regionale per l'Occupazione - scrive in una nota Caprio - e nello specifico in merito alla arbitraria decisione di assegnare il progetto di reindustrializzazione alla società Selektica. Come primo punto ci preme sottolineare l'illegittimità dell'eventuale assegnazione del compendio immobiliare, ceduto gratuitamente da OM al Comune di Modugno a garanzia dell'occupazione dell'intera platea dei lavoratori, ad una società che di fatto non assumerebbe tutti i lavoratori (ovvero 128 lavoratori su 165 di questi solo 64 a tempo indeterminato) tra l'atro orientativamente dal 01 gennaio 2020 come riportato nel verbale di riunione del 7 settembre 2018 stilato presso la Regione Puglia. Ancora ci preme denunciare le 4 diverse tipologie contrattuali che la società vorrebbe adoperare ovvero 64 tempi indeterminati, 64 tempi determinati di cui 60 full time e 68 part time, senza avere la benché minima idea di quali sarebbero i requisiti di selezione e di decisione e, soprattutto senza neanche sapere quali saranno i requisiti con cui saranno identificati i circa 40 lavoratori che non saranno per nulla assorbiti. Ma ancor ben più grave è un piano industriale privo di garanzie occupazionali e di dettagli tecnici relativi all'impatto ambientale. Lo stesso piano industriale che viene menzionato in tutti i verbali risulta essere una collezione di 54 slide, tant'è vero che pure la Commissione Ambiente del Comune di Modugno non ha potuto peritare l'impatto ambientale dell'eventuale impianto poiché il piano industriale è privo di dettagli sufficienti per una attenta valutazione ambientale. La ciliegina sulla torta però è la millanteria dell'attivazione della CiGo che sarebbe sbloccata dal versamento di un contributo all'istituto previdenziale da parte di Selektica, condizione questa addirittura inserita nella bozza del Protocollo di Intesa. Ma come è possibile continuare a prendere in giro i lavoratori con queste menzogne? Lo sanno anche i bambini che non è possibile che una società faccia un versamento, anche volontario, per gli accantonamenti TFR di dipendenti non suoi e per conto di un'altra società, per di più fallita. In ultima istanza vogliamo denunciare una grave mancanza della Task Force: nel verbale del 7 settembre la Task Force dichiara di dover inviare lo stesso verbale ai Ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro al fine di richiedere un incontro urgente per il completamento della procedura L. 223/91. Ad oggi non risulta sia stato inviato alcun verbale, alcun segnale al Ministero, per cui lo stesso non è ancora stato interpellato. È evidente che qualcuno in questa vicenda si sta approfittando della bontà di lavoratori esausti di 7 anni di vertenza e disperati per 10 mesi di assenza di sostegni economici. La UGL a gran voce denuncia questi atteggiamenti che rasentano veramente l'offesa alla dignità umana, ancor più grave che questi atteggiamenti provengano dall'Ente che dovrebbe tutelare i lavoratori e i cittadini in generale. La vertenza Ex OM è nata come una vertenza ministeriale ed è sempre stata gestita dal Ministero dello Sviluppo Economico, non è mai stata di competenza della Regione Puglia. Ricordiamo a chi lo avesse inavvertitamente rimosso, che la Regione Puglia ha solo avuto la responsabilità di monitorare l'investimento della Newco TUA Industries, e tutti sappiamo che è finito con un fallimento peraltro già annunciato da diversi mesi prima che si verificasse. Per tutti questi motivi pretendiamo che il tavolo vertenziale venga spostato al Ministero, l'unico Ente che allo stato attuale possa garantire un provvedimento per far ottenere un sussidio ai lavoratori e identificare una soluzione imprenditoriale che possa inglobare tutti i lavoratori».