Vetro dell'auto rotto in piazza Umberto e molestie: «È terra di nessuno»
Il racconto shock, su Facebook, dell'avvocatessa Mariella Leone oggetto anche di gesti violenti: «È diventato pericooso»
mercoledì 7 febbraio 2024
Non è il primo caso spiacevole che capita alla 54enne, avvocata civilista di Bari, Mariella Leone, che esercita la sua professione da 27 anni e che vive al quartiere Umbertino. Venerdì sera, intorno alle ore 19.30, rientrando a casa, aveva parcheggiato la sua vettura, una Seat, in piazza Umberto, nei paraggi dell'ufficio postale.
Lunedì pomeriggio, alle ore 15.30, quando è tornata per riprenderla, l'amara sorpresa. Il vetro posteriore sinistro era stato distrutto, forse nel tentativo di cercare nell'auto qualcosa da rubare o, semplicemente, per cercare un riparo notturno da qualche senza fissa dimora. «Ormai, in quella zona, nonostante sia un quartiere centralissimo della città viviamo in una sorta di terra di mezzo», ha detto sul suo profilo Facebook per descrivere quello che l'è successo solo negli ultimi tempi.
«Non è, questo, il primo episodio che si registra in quella zona: che sia di giorno oppure di notte è diventato pericoloso solo lambirla - ha scritto ancora Leone -. Io qualche mese fa, poco prima dell'estate, nel primo pomeriggio, ho anche avuto una pacca sul sedere da un cittadino straniero, credo d'origine magrebina, mentre a mio figlio è stata strappato dalla testa un berretto, a mezzogiorno di un giorno qualunque e altro ancora nonostante debba essere il salotto buono della città».
L'appello di Leone, rilanciato su Facebook, è «ad una maggiore protezione perché ormai credo che siamo lasciati allo sbando e alla mercé di questi episodi che si ripetono sempre più spesso», ha detto. «Sarebbe bello - ha concluso - far tornare quella zona a quello che era un tempo frequentato da bambini in tranquillità».
Lunedì pomeriggio, alle ore 15.30, quando è tornata per riprenderla, l'amara sorpresa. Il vetro posteriore sinistro era stato distrutto, forse nel tentativo di cercare nell'auto qualcosa da rubare o, semplicemente, per cercare un riparo notturno da qualche senza fissa dimora. «Ormai, in quella zona, nonostante sia un quartiere centralissimo della città viviamo in una sorta di terra di mezzo», ha detto sul suo profilo Facebook per descrivere quello che l'è successo solo negli ultimi tempi.
«Non è, questo, il primo episodio che si registra in quella zona: che sia di giorno oppure di notte è diventato pericoloso solo lambirla - ha scritto ancora Leone -. Io qualche mese fa, poco prima dell'estate, nel primo pomeriggio, ho anche avuto una pacca sul sedere da un cittadino straniero, credo d'origine magrebina, mentre a mio figlio è stata strappato dalla testa un berretto, a mezzogiorno di un giorno qualunque e altro ancora nonostante debba essere il salotto buono della città».
L'appello di Leone, rilanciato su Facebook, è «ad una maggiore protezione perché ormai credo che siamo lasciati allo sbando e alla mercé di questi episodi che si ripetono sempre più spesso», ha detto. «Sarebbe bello - ha concluso - far tornare quella zona a quello che era un tempo frequentato da bambini in tranquillità».