Via Manzoni, i commercianti dicono no alla pedonalizzazione a Natale
L'ipotesi prospettata qualche giorno fa dal sindaco, partita una raccolta firme contro la chiusura al traffico
venerdì 22 novembre 2019
Via Manzoni pedonale per le feste di Natale? La proposta lanciata qualche giorno fa dal sindaco divude le opinioni.
Ci sono residenti, commercianti e numerosi altri cittadini che si oppongono alla pedonalizzazione sperimentale di via Manzoni, da via Calefati a via Principe Amedeo, mentre alcuni commercianti e qualche abitante della zona a ridosso di piazza Risorgimento, ascoltari dal sindaco si dicono a favore. I contrari sottolineano che non è staro sentito il parere della maggior parte delle persone che vivono e lavorano in quell'area. Ma nonostante dicembre sia ormai prossimo, la promessa di incontrare tutti c'è.
Nel frattempo è partita una raccolta di firme contro la chiusura al traffico. Al momento i commercianti interessati dalla sperimentazione che hanno firmato contro la sperimentazione sono 13, su un totale di 22 attività commerciali presenti nel tratti di strada coinvolti nella chiusura. Anche le strutture ricettive, che Decaro ha personalmente indicato come le attività che potranno trarne più vantaggio, hanno aderito alla raccolta firme.
Pensare a migliorare la zona, rendendola più vivibile è un bel segnale che il Comune lancia. Peròm come evidenziano i commercianti della zona, purtroppo non viene concretizzato. Le luci di piazza Risorgimento sarebbero dovute essere sostituite da oltre un anno. Invece sono circa 18 mesi che la piazza resta buia. A metà agosto scorso la ditta LFM impianti di Modugno si è aggiudicata la gara per l'integrazione dell'impianto di illuminazione di piazza Risorgimento, per un importo di 150mila euro e una durata dei lavori stimata in circa 90 giorni. L'assessore Galasso, in compagnia del sindaco per confrontarsi coi cittadini sulla chiusura al traffico di via Manzoni, ha affermato che la nuova illuminazione avrebbe dato una nuova percezione di sicurezza alla zona. L'avvio dei lavori era previsto per metà settembre, ne sono passati oltre 95 e si pensa a chiudere il traffico piuttosto che far partire questi interventi utili alla vivibilità del quartiere, che è afflitto da numerosi problemi come il parcheggio, per i residenti.
L'idea di chiudere via Manzoni, nei tratti da via Calefati a via Principe Amedeo, estenderebbe la chiusura anche a via Barletta, via Altamura e al primo isolato di via Putignani. Sebbene il sindaco e la sua giunta, in previsione di questo, abbiano pensato ad aree di parcheggio per il commercio come quella della Manifattura, per i residenti il problema non viene risolto dall'amministrazione comunale. Inoltre i commercianti stessi, compresa l'associazione di commercianti "Manzoni e dintorni", si lamentano di non vedere una prospettiva di attrattiva per il passeggio nelle zone interessate. Proprio per le poche attività commerciali attive. Le serrande chiuse sono in numero maggiore. Così le poche luci, i pochi negozi e il traffico chiuso potrebbero portare anche pochi guadagni, in un periodo, che come si sa, è un polmone per il commercio.
Ci sono residenti, commercianti e numerosi altri cittadini che si oppongono alla pedonalizzazione sperimentale di via Manzoni, da via Calefati a via Principe Amedeo, mentre alcuni commercianti e qualche abitante della zona a ridosso di piazza Risorgimento, ascoltari dal sindaco si dicono a favore. I contrari sottolineano che non è staro sentito il parere della maggior parte delle persone che vivono e lavorano in quell'area. Ma nonostante dicembre sia ormai prossimo, la promessa di incontrare tutti c'è.
Nel frattempo è partita una raccolta di firme contro la chiusura al traffico. Al momento i commercianti interessati dalla sperimentazione che hanno firmato contro la sperimentazione sono 13, su un totale di 22 attività commerciali presenti nel tratti di strada coinvolti nella chiusura. Anche le strutture ricettive, che Decaro ha personalmente indicato come le attività che potranno trarne più vantaggio, hanno aderito alla raccolta firme.
Pensare a migliorare la zona, rendendola più vivibile è un bel segnale che il Comune lancia. Peròm come evidenziano i commercianti della zona, purtroppo non viene concretizzato. Le luci di piazza Risorgimento sarebbero dovute essere sostituite da oltre un anno. Invece sono circa 18 mesi che la piazza resta buia. A metà agosto scorso la ditta LFM impianti di Modugno si è aggiudicata la gara per l'integrazione dell'impianto di illuminazione di piazza Risorgimento, per un importo di 150mila euro e una durata dei lavori stimata in circa 90 giorni. L'assessore Galasso, in compagnia del sindaco per confrontarsi coi cittadini sulla chiusura al traffico di via Manzoni, ha affermato che la nuova illuminazione avrebbe dato una nuova percezione di sicurezza alla zona. L'avvio dei lavori era previsto per metà settembre, ne sono passati oltre 95 e si pensa a chiudere il traffico piuttosto che far partire questi interventi utili alla vivibilità del quartiere, che è afflitto da numerosi problemi come il parcheggio, per i residenti.
L'idea di chiudere via Manzoni, nei tratti da via Calefati a via Principe Amedeo, estenderebbe la chiusura anche a via Barletta, via Altamura e al primo isolato di via Putignani. Sebbene il sindaco e la sua giunta, in previsione di questo, abbiano pensato ad aree di parcheggio per il commercio come quella della Manifattura, per i residenti il problema non viene risolto dall'amministrazione comunale. Inoltre i commercianti stessi, compresa l'associazione di commercianti "Manzoni e dintorni", si lamentano di non vedere una prospettiva di attrattiva per il passeggio nelle zone interessate. Proprio per le poche attività commerciali attive. Le serrande chiuse sono in numero maggiore. Così le poche luci, i pochi negozi e il traffico chiuso potrebbero portare anche pochi guadagni, in un periodo, che come si sa, è un polmone per il commercio.