Videosorveglianza, a Bari 60 nuove telecamere negli spazi pubblici riqualificati
I dispositivi verranno installati su waterfront di San Girolamo, piazzetta dei Papi, parco 2 Giugno, giardino di via Tridente e pineta San Francesco
giovedì 15 ottobre 2020
14.15
Su proposta dell'assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso, la giunta comunale di Bari ha approvato oggi il progetto preliminare dei lavori di ampliamento ed estensione dell'impianto di videosorveglianza cittadina nell'ambito del "Patto per la sicurezza urbana e per la promozione e l'attuazione di un sistema di sicurezza partecipata e integrata", sottoscritto a novembre dello scorso anno dall'amministrazione comunale con la Regione Puglia e la Prefettura di Bari, per un importo di 500mila euro.
Attraverso l'approvazione di questo provvedimento sarà possibile ampliare, con 60 nuovi dispositivi, la rete di videocamere a disposizione delle forze dell'ordine nei luoghi della città ritenuti più sensibili, già oggetto di atti vandalici e fenomeni di microcriminalità: le aree che saranno interessate dagli interventi sono il waterfront di San Girolamo (con 6 telecamere in aggiunta alle 6 esistenti), piazzetta dei Papi (con 5 telecamere), parco 2 Giugno (con 15 telecamere in aggiunta alle 8 esistenti), il giardino di via Tridente (con 8 telecamere) e la pineta San Francesco (con 26 telecamere in aggiunti alle 4 esistenti).
Il progetto sarà finanziato con 300mila euro di fondi provenienti dal ministero dell'Interno, che nel decreto del 27 maggio 2020 (art. 2) stabiliva che potessero accedere all'erogazione del contributo i Comuni che, nell'ambito dei patti per la sicurezza urbana, avessero individuato l'installazione dei sistemi di videosorveglianza come obiettivo prioritario per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria. I restanti 200mila euro, invece, sono risorse del civico bilancio.
Il Comune di Bari, infatti, dal 2017 ha avviato un progetto di presidio elettronico del territorio che ha contribuito ad ottenere ottimi risultati nelle attività di indagine di fenomeni criminosi, attraverso l'utilizzo di immagini ad alta definizione catturate con un sistema capillare di unità di ripresa in tecnologia 4k. Ad oggi l'impianto di videosorveglianza comunale è costituito dal centro operativo nella sede della polizia locale e da 423 telecamere diffuse sull'intero territorio cittadino (alle quali si aggiungono le 149 telecamere della polizia di Stato).
«Con l'approvazione di questa delibera potremo continuare ad estendere la copertura dell'impianto comunale di videosorveglianza per contrastare fenomeni di microcriminalità e vandalismo - commenta Galasso. Una rete la cui efficacia è rafforzata dallo scambio di flussi di informazioni tra la polizia locale e la Questura di Bari che lavorano insieme per tutelare la sicurezza dei cittadini. Grazie a questo intervento saremo in grado di installare 60 nuove telecamere negli spazi pubblici di recente riqualificazione frequentati da moltissime persone, tra cui purtroppo figurano anche coloro i quali non mostrano alcun rispetto per il bene comune. Nel progettare questi lavori abbiamo anche tenuto conto della predisposizione, già effettuata nel corso dei vari cantieri, di cavidotti e pozzetti per l'installazione delle telecamere, massimizzando così il numero di dispositivi rispetto all'investimento economico».
Attraverso l'approvazione di questo provvedimento sarà possibile ampliare, con 60 nuovi dispositivi, la rete di videocamere a disposizione delle forze dell'ordine nei luoghi della città ritenuti più sensibili, già oggetto di atti vandalici e fenomeni di microcriminalità: le aree che saranno interessate dagli interventi sono il waterfront di San Girolamo (con 6 telecamere in aggiunta alle 6 esistenti), piazzetta dei Papi (con 5 telecamere), parco 2 Giugno (con 15 telecamere in aggiunta alle 8 esistenti), il giardino di via Tridente (con 8 telecamere) e la pineta San Francesco (con 26 telecamere in aggiunti alle 4 esistenti).
Il progetto sarà finanziato con 300mila euro di fondi provenienti dal ministero dell'Interno, che nel decreto del 27 maggio 2020 (art. 2) stabiliva che potessero accedere all'erogazione del contributo i Comuni che, nell'ambito dei patti per la sicurezza urbana, avessero individuato l'installazione dei sistemi di videosorveglianza come obiettivo prioritario per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria. I restanti 200mila euro, invece, sono risorse del civico bilancio.
Il Comune di Bari, infatti, dal 2017 ha avviato un progetto di presidio elettronico del territorio che ha contribuito ad ottenere ottimi risultati nelle attività di indagine di fenomeni criminosi, attraverso l'utilizzo di immagini ad alta definizione catturate con un sistema capillare di unità di ripresa in tecnologia 4k. Ad oggi l'impianto di videosorveglianza comunale è costituito dal centro operativo nella sede della polizia locale e da 423 telecamere diffuse sull'intero territorio cittadino (alle quali si aggiungono le 149 telecamere della polizia di Stato).
«Con l'approvazione di questa delibera potremo continuare ad estendere la copertura dell'impianto comunale di videosorveglianza per contrastare fenomeni di microcriminalità e vandalismo - commenta Galasso. Una rete la cui efficacia è rafforzata dallo scambio di flussi di informazioni tra la polizia locale e la Questura di Bari che lavorano insieme per tutelare la sicurezza dei cittadini. Grazie a questo intervento saremo in grado di installare 60 nuove telecamere negli spazi pubblici di recente riqualificazione frequentati da moltissime persone, tra cui purtroppo figurano anche coloro i quali non mostrano alcun rispetto per il bene comune. Nel progettare questi lavori abbiamo anche tenuto conto della predisposizione, già effettuata nel corso dei vari cantieri, di cavidotti e pozzetti per l'installazione delle telecamere, massimizzando così il numero di dispositivi rispetto all'investimento economico».